Che il mondo della SEO fosse in fase evolutiva, lo avevamo capito da un po’ e se mi segui su questo blog, su Instagram e nel mio podcast, sei stata ben preparata a tutti i cambiamenti in arrivo.
[mai troppo tardi per recuperare 😉 ]
Tutto l’universo del content, in particolare il long form, cioè i contenuti lunghi e dettagliati come gli articoli del tuo blog, è stato il più impattato dall’avvento dell’Intelligenza artificiale generativa, che in parte prende il posto del Motore di Ricerca, ma in larga (anzi larghissima) parte vede i motori di ricerca diventare, a loro volta, più simili alle IA generative.
E questa è la prima e non trascurabile buona notizia!
La seconda buona notizia che ti do oggi, è che le regole principali di scrittura ottimizzata (SEO) per entrare nelle conversazioni tra utenti e Google, non sono cambiate di molto rispetto agli ultimi due anni, ma è importante d’ora in poi mettere in pratica altre piccole accortezze di nuova SEO per SGE.
Terza buona notizia: queste regole te le spiego adesso in modo facile.
Se ti serve, fai un ripasso su cosa è e come funziona la SGE, search generative experience.

Io sono Sabrina Barbante,
blogger di professione, SEO strategist e divulgatrice dei meccanismi della creator economy.
Se vuoi capire meglio cosa faccio di preciso,
qui ti spiego meglio.
Entriamo dunque nel dettaglio e capiamo cosa dobbiamo fare, in termini SEO, per continuare a posizionare i nostri articoli nella nuova ricerca sui motori di ricerca.
Prima di tutto, è bene specificare che il nostro obiettivo come blogger, per quel che riguarda la SEO, non è più solo finire nelle prime posizioni della SERP, ma entrare nelle conversazioni che gli utenti fanno con Google nel suo nuovo formato AI Overview.
In pratica, se riusciamo in questo intento, non solo il motore di ricerca inserirà nelle sue risposte all’utente un concetto/un’informazione da noi espressa sul blog (come farebbe ChatGPT, ad esempio), ma mostrerà il nostro blog come risorsa e approfondimento, continuando così a farci arrivare traffico.

Come far entrare i nostri articoli nella SGE? Come far arrivare traffico al nostro sito e blog ora che il motore di ricerca integrerà l’IA generativa a sua volta?
Pensati utente
Se sei un blogger navigato nel mondo dello studio dell’intento di ricerca, non dovrebbe essere per te un problema metterti nei panni del potenziale lettore di ogni tuo singolo articolo.
La domanda da porti al momento della scelta della tua parola chiave principale è sempre la stessa: se fossi un lettore contento e soddisfatto da questo articolo, che cosa avrei cercato su Google/che cosa avrei chiesto all’IA?
La risposta è la tua main keyword ma, ora a differenza del passato, via libera alla scelta di più query.
Non scegliere una sola query per i tuoi articoli
La ricerca semantica e il passage ranking hanno cambiamo il mondo della ricerca su Google ben prima che lo facesse la SGE.
Per ricerca semantica si intende la capacità dei motori di ricerca di capire cosa stiamo chiedendo anche senza essere precisi nella nostra query e, allo stesso tempo, di capire a quale intento di ricerca risponde ogni nostro singolo articolo, indipendentemente dalla nostra main kw.
Per cui io posso scrivere un articolo la cui main kw è “Cosa vedere a Lecce in 5 giorni” ma i motori di ricerca, tramite i cluster semantici, capiscono che il mio articolo è anche di aiuto a chi ha bisogno di sapere “cosa vedere a Lecce fuori dal centro storico”, perché nell’articolo c’è, ad esempio, un H2 che titola “Cosa vedere a Lecce in periferia”.
Ma quindi, cosa dobbiamo fare noi?
Noi dobbiamo pensare a quanti più possibili intenti di ricerca possono essere soddisfatti dal nostro singolo articolo, scegliere più di una parola chiave e inserire le parole chiave (tutte) almeno 2 volte nel testo e una volta nell’Alt Text di un’immagine.
NB. tanto ormai lo sappiamo che nessuna parola chiave va inserita in un articolo più di 3 volte, in 3 luoghi strategici, vero?
Se sei una mia coachee di certo lo sai.
Fai domande e dai risposte
Le persone, ben prima dell’arrivo dell’IA nelle nostre vite, hanno iniziato a fare al motore di ricerca delle domande ben precise, come se stessero conversando con una persona reale.
Per cui le query sono passate dall’essere “Lecce cosa fare” a “Cosa posso fare a Lecce in 5 giorni?”.
In questo, la ricerca vocale è stata apri pista.
Come fare in modo che i nostri articoli appaiano nella nuova SERP?
Semplice: inserendo nell’articolo delle domande che plausibilmente i nostri lettori ideali faranno e dando la risposta, così da usufruire anche del passage ranking.
Cita fonti autorevoli
Anche qui, niente che per i lettori fedeli di questo blog risulti nuovissimo: fin da quando abbiamo parlato del Helpful Content Update, ho ribadito che per dimostrare ai MdR di dare contenuti di reale valore e approfondimento è utile inserire dei riferimenti e citazioni di ricerche, dati, dimostrazioni statistiche o scientifiche a sostegno di quello che scriviamo.
Ora tutto questo diventa ancora più utile, soprattutto per gli articoli informativi.
Cita te stessa, come fonte autorevole
Questa pratica si chiama “ottimizzazione dell’entità”; tu sei un’entità, per i motori di ricerca.
Se sei presente online con la tua Authorship ottimizzata come esperta di turismo micro territoriale, nel tuo articolo in cui parli di cosa fare a Lecce in 5 giorni puoi citare te stessa, un dato da te rilevato e magari approfondito in un articolo di opinione, in merito al tuo segmento narrativo.
Ad esempio, potresti aver scritto un articolo che parla di come le piccole città traggano beneficio dai soggiorni più lunghi.
Su questo aspetto, leggi anche
Come migliorare la tua Authorship su Google
Come scrivere articoli di opinione utili alla tua authorship
Hai un blog piccolo?
Esistono dei metodi per portarlo ai risultati che vorresti, sia in termini economici che di autorevolezza.
Li trovi tutti nel mio manuale “Guida al successo di un blog piccolo”.
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Abilita i commenti
Per tanti anni abbiamo lasciato solo ai social lo spazio per l’interazione con i nostri contenuti; ora è tempo di tornare alle origini, e riabilitare la sezione commenti del blog e incentivare i nostri lettori a interagire con i nostri articoli.
Anzi, ti ricordo che se hai domande o considerazioni su questo articolo, la sezione commenti alla fine del post aspetta te!
Cose che dovresti già fare
C’è poi una serie di cose che dovresti già fare, al netto del seguire le regole base della SEO, perché è da tempo che i motori di ricerca ce lo chiedono per poter capire che i nostri contenuti sono meritevoli di una buona posizione in serp; ribadiamoli.
- Migliora User Experience e Core Web Vitals
- Studia bene l’intento di ricerca cui rispondi
- Dai contenuti realmente approfonditi
- Evita di fare seo manipolativa
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