Migliorare la propria Authorhip su Google e su tutti gli altri motori di ricerca è ad oggi un passaggio molto importante per il tuo posizionamento.
Soprattutto in una SERP in costante evoluzione dove, oltre ad altri blog dal tema simile al tuo, ci sono magazine generalisti molto ben posizionati, video di Youtube, Podcast e persino i video di TikTok, far capire al motore di ricerca il nostro livello di autorevolezza come autrici e autori è un pilastro della strategia dei nostri contenuti long form.
Per far capire in modo veloce l’importanza del profilo autore su Google, lo stesso John Mueller, Search Advocate di Google, uno dei massimi esponenti dell’azienda nonché il divulgatore più amato tra gli esperti di SEO, ha detto:
“Non so se posso fidarmi del tuo sito web perché sembra obsoleto o perché non so chi siano le persone che scrivono di queste cose.”
Dunque, l’importanza del tuo profilo autore rientra a pieno titolo nel Helpful Content Update e anche nei cambiamenti che porteranno dai motori di ricerca come li conosciamo, oggi alla nuova SGE.
Io sono Sabrina Barbante, blogger di professione, SEO strategist e blogging coach.
Amo spiegare la creator economy in modo chiaro, ironico, persino glamour.
Cosa è e a cosa serve l'Authorship su Google
Il Google Authorship (o profilo autore per i motori di ricerca) è un concetto che fu introdotto nel 2011, i remoti tempi di Google+, un fallimentare social creato da Google che ha avuto vita più lunga di Clubhouse ma più breve di Snapchat.
Inizialmente era un modo per convincere le persone a registrarsi a G+, associando il proprio account al motore di ricerca.
Con la morte di G+ però l’authorship è rimasta e si è affermata, per il posizionamento dei nostri contenuti sui motori di ricerca, ed è oggi più importante che mai.
Sostanzialmente e in breve, creare e mantenere una buona authorship (i.e. un buon profilo autore) sul web è quello che fa capire ai motori di ricerca, tutti, non solo Google, che
- siamo esperti di quello che diciamo
- siamo credibili online e offline
- dunque, meglio posizionare il nostro articolo su un tema invece che l’articolo dell’esperto della domenica.
Come creare un buon profilo autore
Come sempre, ora che sai il perché, sarà più facile lavorare e capire il come.
Come facciamo a migliorare la nostra authorship su Google e consorelle povere?
Come facciamo a far caire ai motori di ricerca che il nostro profilo autore e la nostra reputazione nel settore ci fanno meritare una posizione più alta in serp per le nostre parole chiave?
Box autore nei tuoi articoli
In ogni nostro blog post è bene che ci sia, in automatico e di default, o inserito manualmente nella posizione che preferisci (come ho fatto io dopo l’introduzione di questo articolo), il tuo box autore in cui ribadisci le tue competenze affini al topic dell’articolo o degli articoli e dei link ai tuoi altri canali.
Inserisci anche sempre una foto in cui il tuo volto si veda bene.
Questo non serve solo al lettore, per capire chi è e quante ne sa il padrone di casa, che sta offrendo un contenuto, ma anche al motore di ricerca per capire, attraverso una marcatura a schema reiterata, che stai parlando di qualcosa che approfondisci regolarmente e che “sei sempre tu”.
Il motivo per cui ti dico di usare foto in primo piano o mezzo busto e non la tua foto da lontano di spalle mentre ammiri un paesaggio non è, anch’essa, solo una faccenda di relazione con il lettore, ma anche con i motori di ricerca, che con il riconoscimento biometrico riescono ad associare le tue varie “foto profilo” sparse negli altri canali che usi per il tuo progetto.
Un tempo ti avrei detto di usare sempre la stessa foto, oggi non è più necessario.
Altra cosa utile: cerca di uniformare le parole chiave della tua expertise su tutti i canali online che ti rappresentano.
Se su Linkedin sei “analista presso l’azienda x” e su Instagram sei “book lover”, sul blog sei “travel blogger”, mandi in confusione il motore di ricerca molto prima che i tuoi lettori.
In questo box, un link alla tua pagina “About” è più che utile, quasi essenziale.
Quindi, ricapitolando, nel tuo box autore ci dovrebbero essere:
- una tua foto a mezzo busto o primo piano
- gruppi semantici (cioè parole) che rimandano alla tua area di competenza
- link alla tua pagina about
- link ai tuoi altri canali di divulgazione
Collega i tuoi profili sparsi sul web
Fai in modo che non solo sul tuo blog ci siano link ai tuoi profili social, ma che i tuoi profili social rimandino al tuo blog sia con dei link, e con delle frasi e parole chiave.
I motori di ricerca lavorano per “pattern”, riconoscono schemi ricorrenti e cluster semantici (i.e. gruppi di parole sullo stesso tema).
Ottimizza al massimo la tua pagina about
Non credo sia utile annoiarti e ribadire il motivo per cui, nell’alveo del concetto di affermazione del tuo profilo autore online, la pagina che parla dell’autore/autrice sul tuo blog è di vitale importanza.
Per “ottimizzata” non intendo ottimizzata per la SEO in senso tradizionale, come faremmo per gli articoli, bensì ottimizzata su di te, sul tuo ruolo nel web.
Da un mio precedente articolo puoi capire come fare una pagina About che incrementi il tuo profilo autore online.
Fai inserire il box autore anche su altri siti
Fai delle sane web PR, fondamentali per la crescita del tuo blog, per cui a volte scrivi post e articoli su altri portali, blog, magazine, siti web?
Fai benissimo!
Ora fai un passo in più: non accontentarti solo di uno o due link di follow per la tua link building, ma chiedi al tuo gestore ospite di inserire anche il tuo box autore, con un testo che manderai tu e una foto che manderai tu, in cui ribadisci i tuoi canali web e, ovviamente, inserirai le parole dei topic di cui sei esperta.
Fai di tutto per aumentare le ricerche dirette navigazionali
Per ricerche navigazionali si intendono le query che indicano al motore di ricerca che io non cerco un’informazione data da chiunque, ma data proprio da date.
Ad esempio, tu puoi andare sul tuo motore preferito e cercare “Migliorare il profilo autore” (ricerca informzionale) oppure puoi cercare “Migliorare il profilo autore Sabrina Barbante”.
In questo modo stai suggerendo al motore che non vuoi un’informazione qualunque, ma la vuoi da me perché di me ti fidi. Questo afferma moltissimo la tua autorevolezza e dunque il tuo profilo autore agli occhi dei mdr.
Ora, ci possono essere dei trucchi per fare aumentare queste ricerche, come parlare dei tuoi articoli su Instagram senza dare il link, ma solo suggerendo ai tuoi follower di fare una ricerca su Google, aggiungendo il tuo nome.
O puoi suggerirlo alle persone nelle tue relazioni offline.
Ma la verità è che le ricerche navigazioni arrivano spontaneamente quando ti sarai creata una buona credibilità, quindi con un po’ di tempo, pazienze e tanto lavoro.
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