Il fast travel sostenibile sembra un concetto impossibile, ma non lo è. La sostenibilità dei viaggi non è una questione di tempi ma di abitudini e scelte di comportamento e consumo. Ecco 10 consigli alla portata di tutti per rendere sostenibile anche un viaggio veloce.
Che cosa è il fast travel? Il termine è un neologismo del comparto turistico che nasce da un adattamento del concetto di “fast fashion” declinato sul mondo dei viaggi.
Il fast fashion è la moda che passa velocemente dalle passerelle al consumatore tramite rivenditori economicamente alla portata della massa. Ovviamente genera dibattito il metodo di produzione e distribuzione. Il fast travel è, nella declinazione ormai sempre più comune, una tipologia di viaggio che parte dal volo a basso costo e attraversa il soggiorno breve e spesso non viene accomunato alle modalità più sostenibili di viaggio.
Ma attenzione, c’è una grande differenza della quale erroneamente non si tiene conto, tra i due comparti: se il consumatore finale del segmento moda non è mai un vero attore della filiera, nel comparto travel, il viaggiatore può decidere molto, in ogni fase del viaggio.
Il viaggiatore che acquista un volo low cost può ad esempio decidere se contribuire o meno all’arricchimento della destinazione finale, può decidere se incidere di meno sul carburante dell’aereo o di non prendere affatto l’aereo, può decidere quali elementi del suo viaggio lo rendono sostenibile.
Ed è da qui, partendo da queste differenze, che adesso dirò come rendere i tuoi viaggi, anche i più brevi, più sostenibili.
Scegli accommodation green
Ci sono accommodation, da hotel a case vacanze, che sposano la sostenibilità come principio base, anche attraverso scelte semplici. Dalle forniture a km zero per la colazione all’uso di luci a basso consumo, passando attraverso la scelta di kit di cortesia plastic free. Se conosci hotel, B&B e simili, ovunque in Italia e nel mondo, che fanno una di queste scelte, indicamele nei commenti!
Non farti cambiare tutti i giorni gli asciugamani
Non scherzavo e non esageravo quando dicevo che il viaggiatore è un attore attivo del comparto viaggi e può fare la differenza in mille modi. Uno dei modi per rendere anche il fast travel sostenibile è adottare buone abitudini, ad esempio quella di non farsi cambiare (e quindi lavare) gli asciugamani tutti i giorni.
Quando possibile, scegli mezzi di trasporto lenti e… a trazione muscolare
Se puoi (e, fidati, nove volte su dieci puoi eccome), spostati in bici o a piedi nelle città e località che visiti. Non solo ti godrai il viaggio in maniera più intensa e reale ma sarai artefice di meno emissioni.
Alcuni Hotel con i quali ho collaborato, con il Rimini Suite Hotel del quale ti ho parlato più volte, mette a disposizione dei suoi ospiti delle bici con pedalata assistita e mappa installata su un tablet per raggiungere facilmente il centro o le coste più belle in bici.
Affitta una bici, cerca itinerari a piedi, scegli di farti guidare in questi itinerari da guide ambientali e guide turistiche locali.
Certo, impiegherai più tempo per spostarti da un “luogo da vedere” all’altro e se hai meno tempo, ovviamente, potrai apparentemente vedere meno cose ma…
Abbandona l’idea di “vedere tutto”
La sostenibilità è, prima di tutto, un approccio mentale.
Sono anni che insisto su questo punto. Anche quando ho scritto come rendere un week end fuori porta un viaggio ho ripetuto che l’idea di dover vedere tutto e fare tutto (tutto cosa poi?), rende un viaggio meno sostenibile, meno interiore, meno viaggio. Per non parlare del fatto che rende l’esperienza anche più frustrante. Dover vedere tutto quello che le guide consigliano di vedere in un luogo trasforma una destinazione in un agglomerato di vanity metrics che non hanno molto di diverso dal “numero di paesi visitati” e delle altre cose che, nel settore travel, ci sono un attimo sfuggite di mano.
Il viaggio deve rispettare il tuo riandare, i tuoi tempi, persino la tua noia e il tuo diritto a riposare in un parco per ore senza fare niente.
Rivolgiti a operatori che hanno i viaggi sostenibili come obiettivo
Nel mio alenco di destinazioni per l’estate 2020 ne ho citati alcuni. Ci sono molti operatori turistici che sono nati con la mission ben precisa di promuovere i viaggi come abitudini di consumo sostenibile.
Le nostre scelte fanno la differenza, sempre.
Porta con te “oggetti” ecologici
Se fai un week end o una settimana in Europa puoi tranquillamente rinunciare alla plastica delle bottiglie portando la tua borraccia da casa. In tutta Europa l’acqua del rubinetto è potabile. Quando non lo è, è indicato per legge.
Porta con te saponette e shampo solido (che per altro faresti bene a utilizzare anche quando non viaggi). Se vai in hotel, non consumerai i loro kit fatti con plastica, se vai in un appartamento, non acquisterai prodotti con plastica.
Sia ben chiaro, non ritengo che la plastica sia superflua sempre e a prescindere.
Ma da troppi decenni la usiamo anche quando non è necessaria. E nove volte su dieci, nel nostro quotidiano e nei nostri viaggi, non lo è.
Scegli appartamenti
Sempre più spesso, scelgo gli appartamenti, soprattuto quando non viaggio per lavoro. Andare in un appartamento mi aiuta ad appropriarmi di lentezza e riti legati al territorio. Ad esempio, appena arrivo devo andare a fare la spesa, e questa è ormai un’esperienza che adoro fare quando viaggio.
Se vuoi capire davvero come fare la spesa può essere un’interessante e divertentissima esperienza di viaggio, guarda questo vlog dei travel blogger Positivitrip. Poi guarda anche tutti i loro video, They rock!
Acquista oggetti, cazzabubbole e souvenir nei mercatini
Il fast travel sostenibile passa dai mercatini di città e di paese, e io i mercatini li amo e sono il solo posto dove acquisto “cose”. (Qui ti parlo de mercatini in Provenza, dei Mercatini di Malta, dei Mercatini di Sofia, Mercatini di Tirana).
Cerca anche i mercatini e negozietti di antiquariato, ti porterai a casa un pezzo della storia locale. Ne ho visti di bellissimi nei paesi baltici e nell’Europa dell’Est, dove ci sono molti negozietti e mercati con cimeli del periodo sovietico.
Ad ogni oggetto che vuoi acquistare, fattene illustrare la storia, fattelo spiegare dal venditore. Ti porterai a casa un pezzo di cultura e storia locale.
Visita le periferie
Niente racconta una città come la sua periferia. Se fai un week end in una capitale europea non perdere l’occasione di visitare le (e fare acquisti anche nelle) periferie.
Si tratta di un modo semplice per conoscere più a fondo una cultura, andando oltre ciò che è mainstream.
Porta l’essenziale, non appesantire troppo l’aereo e la vita
Questa cosa qui la impari quando fai viaggi a piedi o in bici: quante (ma quante, quante, quante… ussignùr quante) cose inutili ci portiamo dietro anche solo per due giorni! Quanto di quel peso non è necessario e rende più complesso il nostro cammino?
Alleggeriamoci la vita, alleggeriamoci il viaggio e il cammino e alleggeriamo anche il peso che l’aereo deve trasportare. E non mi venite a dire la frase “che differenza vuoi che faccia il peso del mio bagaglio a mano o da stiva” perché se ragioniamo così, come del resto abbiamo fatto per tutto il Novecento, davvero non cambierà mai nulla.
Sii il cambiamento che vuoi vedere, parti da te. Tutto parte da te: il tuo viaggio, la tua vita, il mondo migliore che vuoi.
Tutto parte da te.
Hai altri suggerimenti per rendere anche il fast travel sostenibile?
25 Comments
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Cristina Giordano
Ciao da sempre ho rinunciato a vedere ogni cosa dei posti che visito, alloggio in appartamenti ma per il trasporto non so portare la bici ma sto imparando
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Tessy
Ottimi suggerimenti, io non viaggio molto, ma quando lo faccio cerco di portare solo l’essenziale. Magari qualche abito in meno, ma il mio portatile e il lettore di ebook non mancano mai
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M. Claudia
Ho riconosciuto la prima foto, quello é il mare di casa mia Sabaudia. Grazie per i tuoi preziosi consigli su come viaggiare in modo più sostenibile.
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sara grillenzoni
sono idee bellissime ma che probabilmente non fanno per me…io quando viaggio cerco si di rilassarmi ma anche di vedere il più possibile del luogo dove vado
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Amlaia
Articolo molto interessante, sai non avevo mai pensato a questa possibilità di fare diciamo una turista sostenibile, ho preso degli appunti in modo da ricordarmene al prossimo viaggio.
Pe quanto riguarda lo spostarsi a piedi però è una delle cose che amo fare di più. -
Isabella
Non sono una grande viaggiatrice ma ho trovato il tuo articolo ricco di suggerimenti e molto utile
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Francesco
Tutti ottimi suggerimenti che già seguo da svariati anni. In particolar modo quello degli appartamenti è uno dei miei preferiti. Adoro di tanto in tanto lasciarmi coccolare da un hotel di livello, ma come si vive in un appartamento all’infuori di casa propria è una bella esperienza anche per conoscere e vivere il territorio.
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Sabina Samogin
Anzitutto complimenti per l’articolo mi è piaciuto tantissimo, la scrittura come sempre lodevole ma anche il tema e gli spunti di riflessione che genera anche su chi è abituato a viaggiare e, quindi, dovrebbe farlo in modo consapevole.
Alcune di queste abitudini le “osservo” come ad esempio viaggiare leggera, ma mi rendo conto di farlo più per una comodità mia, non mi ero mai soffermata a ragionare sul fatto che meno peso equivale a meno consumo.
Spostarsi a piedi o in bicicletta dovrebbe essere un’abitudine diffusa perché oltre all’aspetto ecologico è utile anche per godere a pieno del luogo e per rispettare i propri tempi e ritmi.
Sul non vedere tutto “(tutto cosa poi?)” sfondi una porta aperta e qui si distingue il turista dal viaggiatore, almeno nella mia testa. Il turista parte con l’elenco dei monumenti da vedere, il viaggiatore parte con l’idea di conosce un luogo, chi ci vive, la sua essenza, di conoscere non di vedere; e questo lo fai solo se a scapito di musei e chiese ti concedi il tempo di vivere e respirare un luogo, di stare in una panchina ad ammirare il “niente” o seduti al bar a osservare il via vai dei passanti. Perdersi nelle periferie, nelle strade o luoghi snobbati dalla massa è il mio modo di viaggiare, poi quando torno puntualmente mi rendo conto di non essere andata in qualche posto dove sono andati tutti e mi domando ma ne sarà valsa la pena o cosa mi sono persa? Be’ ci tornerò…. -
Cristina Petrini
Non sono molto per il fast travel perchè mi piace prendermi i miei tempi ed esplorare ciò non toglie che ho trovato illuminante ed interessante questo articolo perchè è qualcosa che comunque potrei provare. Chissà che poi non mi piace! Grazie!
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Andrea Lo Manio
Consigli veramenti utili ed etici specialmente in questo periodo in cui l’inquinamento sta distruggendo letteralmente il pianeta in cui viviamo
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Francesca
Ho preso appunti e mi sembrano davvero ottimi
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anna
Consigli davvero molto condivisibili. Sono una grande fan del viaggiare leggero: in vacanza serve davvero poco per essere felici ed anche per il cambio asciugamani (cosi come l’uso di riscaldamento/aria condiziona) in hotel/b&b cerco sempre di pensare all’impatto che ho sull’ambiente ed anche sul locatore
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Maria Domenica Depalo
Onestamente non avevo mai pensato al fast travel in termini di sostenibilità o non sostenibilità. Ecco perché ho trovato molto utili i tuoi consigli, in particolare l’ultimo: quello di non appesantire l’aereo come non appesantire la vita.
Maria Domenica
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Silvia The Food Traveler
La frase “abbandona l’idea di vedere tutto” la farei tatuare sui polsi di chi parte per un weekend in qualche città con la lista dei monumenti e dei musei da conquistare, manco fossero delle caselle del Monopoli.
Altro consiglio per cercare di ridurre un po’ la nostra impronta quando viaggiamo è quello di evitare, per quanto possibile l’uso smodato di aria condizionata (o del riscaldamento) nella nostra camera d’albergo quando usciamo.
Per rispondere alla tua domanda, un paio di anni fa sono stata all’Hotel San Salvador di Igea Marina, un albergo green dove per esempio il calore di scarto (credo si dica così) dell’impianto di condizionamento viene utilizzato per scaldare l’acqua sanitaria. All’arrivo, a ogni ospite viene regalata una borraccia da riutilizzare a da riempire a piacimento dal distributore gratuito, in modo da evitare di comprare e lasciare in giro bottigliette vuote.
Eugenia
A me piace molto il fast travel, affittando la bicicletta puoi veramente vedere tante cose e entrare nella Periferia perché li si può vedere come veramente vive la gente. Anche io adoro i mercatini e spesso compro le cose che poi mi fanno ricordare in che città l’ho acquistato!