Cose da fare e vedere a Kutaisi, Georgia

Kutaisi è la seconda città della Georgia per grandezza. Ma che cosa è possibile fare e vedere (senza spostarsi dalla città)?

Lo avevo anticipato poche settimane fa: la Wizz ha aumentato i voli diretti per Kutaisi, inserendo la destinazione Georgiana nell’elenco di luoghi da raggiungere in poche ore e a costi accessibili(ssimi).

Ma che cosa c’è da vedere a Kutaisi?
Che cosa si fa a Kutaisi?
Che cosa si mangia a Kutaisi, dove si passeggia e che giretti cittadini si possono fare?

Devo ammettere che prima di partire ho cercato molte informazioni on line ma di aver trovato davvero poco. Molte delle dritte presenti su blog italiani e internazionali erano relative per lo più a cose da fare e vedere fuori da Kutaisi, nelle aree montane e collinari delle campagne dell’Imerezia.

Ora, di questi giri ed escursioni interessantissime che ho fatto e testato per voi vi parlerò anche io, promesso, ma non oggi.
In questo articolo rispondo alle domande che mi facevo io stessa prima di partire, e mi soffermo solo sulla città di Kutaisi e quello che si può vedere e fare qui.

Potrebbe interessarti pianificare un on the road in Georgia: qui di dico come fare e quale itinerario seguire.

Catedrale di Bagrati

Catedrale di Bagrati

Visibile quasi da ogni lato del centro, la cattedrale di Bagrati è considerata un capolavoro di architettura medievale (“chronicon 223”, come si legge in una iscrizione, cioè l’anno 1003 per il nostro calendario).

Per raggiungere questo colosso dalle cupole a punta cerulea sulla cima della collina di Uk’imerioni, è necessario camminare un po’ in salita nelle vie laterali del fiume Rioni.

Il prospetto è bellissimo, si ha una vista sul fiume e sui tetti di tutta la città e la luce, nelle giornate non piovose, è meravigliosa in tutte le fasi della giornata.

Catedrale di Bagrati… dall’Our Garden Café

Uscendo, prima di scendere a valle, consiglio una fermata nel risto-pub “Our Garden” dove ti faranno il Khachapuri sul momento (versione dell’Imerezia, la più tradizionale ma diversa da quella di Tblisi) , te lo sforneranno in pratica davanti agli occhi. Ma sul cibo georgiano fantastico e dove assaggiarlo è bene che tu legga un approfondimento
Tuttavia, giacché ti ho portato sulla vetta della collina Uk’imerioni, nel riportarti giù ti dico di passare in rassegna le…

Cantine private aperte al pubblico

Al Mate’s Wine cellar

Ecco una delle cose che, di qui a qualche anno, sono destinate a cambiare, implementarsi, diventare più turistiche – in senso buono – e meno genuine.

Ora come ora, lungo le vie abitate che conducono alla cattedrale troverai diverse insegne con su scritto “Wine Cellar” (ovviamente con scritta anche in Georgiano).
Una delle cose più interessanti da fare qui a Kutaisi è proprio prenotare una visita con degustazione in queste wine cellar private.

Si tratta di cantine attaccate alle case dei gestori, i quali producono vino con il metodo georgiano (diverso dal resto d’Europa) e che ti illustreranno come viene prodotto mentre ti fanno assaggiare primizie tipiche appena preparate da nonni, mogli e mariti nella cucina di casa.

Ovviamente non si tratta di posti in cui puoi entrare e consumare quando vuoi come se fossero dei pub, perché non lo sono. Sono cantine private, quindi bisogna prenotare.
Puoi farlo tu, oppure puoi chiedere aiuto ai gestori del posto in cui alloggi.
Ce ne son diverse sparse in tutta Kutaisi. Io ho provato Mate’s Wine Cellar e la consiglio davvero a tutti, perché ha alle spalle anche una bella storia familiare.
Tra le migliori c’è anche Toma’s Wine Cellar e Lechkhumian Wine Cellar.

Il Bazar di Kutaisi e i mercatini 

Green Bazar, Kutaisi
Green Bazar, Kutaisi

Lo sapete tutti, io non esco da una città se prima non ho visto il suo mercato.
Credo che un mercato, di quelli reali, dove le persone vanno a fare la spesa ogni giorno, racconti tantissimo di un luogo e io che racconto luoghi per vivere non posso fare a meno di questo concentrato culturale.

Leggi anche quali sono i più bei mercatini di Sofia

Il mercato di Kutaisi, anche detto Green Bazar, si dirama sotto una serie di portici ma possiamo indicare come “ingresso” generale quello di Shota Rustaveli Ave.
Moltissimi prodotti ortofrutticoli e le colorate bancarelle degli immancabili dolci tipici, Churchkhela (che sembrano candele ma sono frutta secca coperta di glassa di succo di frutta), spezie e formaggi riempiono questa rete quotidiana di incontri.
Dietro alle bancarelle ci sono per lo più anziani, che spesso non sono rivenditori ma i produttori stessi.

Oltre a questo mercato, sparsi per la città troverete, nei parchi o sotto i portici, diversi piccoli mercatini auto gestiti, in cui si vendono cimeli, oggetti antichi, manufatti in legno o lana cotta.

Si tratta per lo più di mercatini di prodotti provenienti da cantine e soffitte svuotate e, non nascondiamolo, creati da quella notevole fetta di cittadini, per lo più anziani, che vivono di espedienti.
La Georgia è attualmente una delle 5 nazioni più povere del vecchio continente, seppur in ripresa; la sua economia deve molto alle rimesse di operai, operaie e badanti emigrate all’ovest lasciando a casa genitori, mariti e figli. In genere il reddito di una badante pagata a nero in Italia mantiene famiglie intere, laddove per famiglie si intende coniuge, figli, nonni e suoceri.
Questo non solo per fare una lezione di società e politica, quanto per raccomandare di osservare tutto con giudizio circostanziato, anche quando si vedono situazioni altrove definibili “sciatte” o brutte.

Giardino Botanico

Giardino Botanico Kutaisi

Definibile in via assoluta come “meraviglioso” è invece il Giardino Botanico di Kutaisi, raggiungibile a piedi con una passeggiata lungo il lato sinistro del fiume.
Al di là della bellezza di vedere scolaresche che ascoltano lezioni di botanica, cercano foglie, urlano e si emozionano perché trovano sassolini di forme magiche (a true story), ho trovato questo parco, dai percorsi accessibili anche a sedie a rotelle, uno degli spazi verdi più belli d’Europa.

I suoi percorsi sono delimitati da scorriamo in bambù, e dello stesso materiale sono le panchine e le altalene.
Poi, piante di tantissime specie, serre, e mastodontiche querce secolari la cui sacralità viene celebrata in vari modi: da piccole strutture di pensiline e panchine che le circondano come se fossero gli altari di un tempio, a diventare loro stessi dei luoghi di preghiera (non scherzo, c’è una “quercia tempio” nella quale puoi entrare, davanti alla quale c’è una campana e angoli per ceri votivi).

Un luogo in cui la narrativa degli alberi e della natura come posto sacro non è solo retorica ma reale e, la cosa che mi entusiasma di più, viene insegnata ad adulti e bambini.

Fontana della Colchide

Fontana della Colchide

Il bellissimo Kutaisi Botanical Garden non è il solo spazio verde degno di attenzione. Ci sono diverse isole verdi sparse per la città, compreso il parco che conduce alla Fontana della Colchide, che vi apparirà tra le prime immagini del web quanto cercherete “Kutaisi”.

Come vi ho già detto qualche anno fa, sospendete il giudizio estetico basato sui parametri rinascimentali, quando guardate complessi di altre aree e storie.

E questa fontana, Fontana della Colchide, la cui spiegazione allegorica non la trovate neanche su Wikipedia, ma tranquilli, ci sono io! 
Vedrete rappresentati niente meno che l’esatta riproduzione in scala dei Gioielli della Colchide, dei pezzi leggendari di gioielleria storica appartenenti all’epoca d’Oro del Regno di Georgia, dall’anno Mille al 1300 circa.
La fontana racconta di quando Kutaisi era capitale dell’antico regno della Colchide, racchiudendo le tribù alla base della cultura georgiana. Racconta e celebra quella parte di cultura rimasta intatta anche dopo le dominazioni ottomane, russo-zariste e in seguito sovietiche.

Ho parlato della fontana della Colchide anche in un episodio del  mio podcast FUORI LUOGO. Ascoltalo!  

Teatro Lado Meskhishvili

Altra icona della città, luogo di ritrovo degli amanti della cultura teatrale e dell’opera; Il teatro è nella piazza della Fontana della Colchide e a pochi metri dal parco di Kutasi. 

Dedicato ad un attore famoso in Georgia, a capo della direzione artistica del teatro per diversi anni, ora scomparso, il teatro accoglie un ricco cartello di prosa e opera. 

Parco centrale, parco Besik Gabashvili e funivia vintage 

Più che un parco come siamo abituati a vederne nelle grandi città d’Europa, il parco centrale di Kutaisi è un giardino pubblico molto rilassante e gradevoli, con statue dedicate ad artisti georgiani, giostrine per bambini e panchine per sedersi e riposare. 

Un altro giardino molto frequentato dai locali è il parco divertimenti intitolato al poeta Besik Gabashvili (Besik Gabashvili Amusement Park), da qualcuno ancora chiamato Gora Park, vecchio nome, le sue – a mio avviso – interessantissime ed estetiche giostrine vintage lorendono un posto davvero particolare.
Inoltre da qui è anche possibile prendere la funicolare (Kutaisi Cable Car Upper Station) per attraversare il fiume e vedere la città dall’alto, su cabine vintage del periodo sovietico. 

kutaisi funivia

kutaisi funivia

Lo ammetto, il tratto e l’esperienza è super interessante e peculiare, proprio per il suo essere fortemente vintage, ma solo se non si soffre di vertigini. 

Ponte Bianco (Tetrikhidi)

in auto a Kutaisi itinerario

Kutaisi

Il ponte bianco è un ponte in pietra chiara completamente pedonale che unisce due sponde del fiume Rioni, in pieno centro; a metà, la statua in bronzo di un bambino che gioca con due cappelli; si dice ricordi un bambino che aveva rubato due cappelli a uomini borghesi e, giocando sul fiume, cadde. 

I due lati del ponte danno spazio a dei risto pub molto carini. 

A proposito, ho già detto qualcosa di più in merito a cosa e dove mangiare in Georgia. 

Sinagoga e quartiere ebraico di Kutaisi 

Tra Mtsvanekvavila district e la via Boris Gaponov si estende il quartiere ebraico; gli ebrei georgiani hanno una storia di oltre due millenni e qui a Kutaisi i luoghi storici della cultura e del culto ebraico trovano la loro espressione nel “Grande Tempio” (“Mtsvanekvavila Prayer”) ricco di decorazioni e ornamenti, e due sinagoghe secondarie, di una una anche centro culturale. 

Tutte e tre sono edifici costruiti a cavallo tra IX e X secolo. 

Parlamento

Parlamento di Kutaisi

Altro posto strano, dalla forma strana e dalla storia strana.
A Kutaisi si trova la sede del parlamento Georgiano, mentre le altre sedi amministrative del Governo sono a Tblisi. In realtà non è mai entrato in operatività, come parlamento. 

Si tratta di una struttura in architettura post moderna, realizzata da architetti spagnoli, con volte e tetti in vetro e interni luminosissimi.
Di certo per i parlamentari non sarebbe stato semplice arrivare qui da Tblisi, dal momento che il percorso prevede tre ore e mezzo di auto su strade non sempre dritte perché attraversano montagne e colline.
Molti parlamentari nel breve periodo di funzioni amministrative dell’edificio arrivavano addirittura in aereo, contribuendo alle polemiche che definivano la scelta uno spreco di denaro in un paese che non può davvero permetterselo, soprattutto volendo entrare nell’UE con tutti i suoi problemi di bilancio.

Le polemiche non sono solo economiche, ma anche etiche, dal momento che il parlamento è stato costruito in un quartiere periferico, abbastanza decadente e poco curato dalle amministrazioni e su un terreno in cui sorgeva un memoriale dedicato ai morti georgiani (oltre 300.000) deceduti nella Seconda Guerra Mondiale. Il punto è che qui erano sepolti e commemorati anche soldati russi, e forse la scelta di eliminare il memoriale è legata alla volontà di cancellare il legame con il passato sovietico.

Ciò premesso, la struttura oggi ospita un centro di formazione gestito dal Ministero degli Interni ed uffici amministrativi della polizia locale.

Anche di questo luogo ho parlato nel podcast Fuori Luogo.

 

 

Assetto generale del centro città di Kutaisi

Kutaisi

Kutaisi non è come Tblisi, la quale è ben più simile ad una grande città almeno dal punto di vista architettonico e di “frenesia”.
Kutaisi, per quanto sia la seconda città più grande della Georgia e abbia avuto un passato di grande espansione industriale bruscamente interrotta dagli avvenimento storici dell’ultimo secolo, rispecchia alcune delle caratteristiche di una nazione con il redditi pro capite tra i più bassi del Vecchio Continente.

Ma la mia analisi da viaggiatrice esperta di città che, nel giro di pochi anni sono del tutto cambiate (vedi Sofia e Tirana), è che anche Kutaisi tra 365 giorni sarà altro rispetto a quello che si vede adesso.

Un giro nelle vie laterali, oggi, permette di vedere e fotografare scorci urbani che probabilmente di qui a 5 anni non ci saranno più. Che raccontano una storia di centro che è diventato periferia, e che adesso si riconquista il centro di nuovo, con pazienza e impegno.

 

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