Cibo georgiano veg: cosa assaggiare e dove

Ecco in rassegna un elenco di piatti rappresentativi del miglior cibo georgiano veg, con tutte le varianti regionali possibili.

Quanto ci metterò a perdere i chili presi in Georgia? Non lo so, non mi interessa e a guardarmi bene mi rendo conto che non è affatto necessario perderli. Detto questo, ti dico quali sono i cibi tipici georgiani che ho assaggiato (ovviamente parlo di cibo georgiano veg) e ti dico anche dove trovarli e gustarli meglio.

Spoiler: la presenza di farinacei fragranti, verdure, legumi e spezie rende la cucina georgiana “comfortable” per molti italiani.

Khachapuri (in diverse versioni)

Khachapuri_cibo veg da mangiare in Georgia
Khachapuri in versione di Imereti, da assaggiare nel risto pub fuori dalla cattedrale

Il Khachapuri è uno dei cibi più tipici della Georgia, perché attraversa la tradizione di tutte le regioni del paese, pur con piccole diverse varianti.

Se dovessi fare un paragone becero, direi che il Khachapuri sta ai georgiani come la pizza sta agli italiani. E posso anche asserire che se si trovasse anche in Italia ne mangerei spesso almeno quanto faccio con la pizza.

Si tratta di massa di farina e acqua cotta al forno (meglio se a legna) ripiena di formaggio sulguni.

Il più comune è quello proveniente dall’Imerezia (regione di Kutaisi) che si presenta stesa e rotonda come una pizza ripiena di formaggio.
Io ne ho assaggiate diverse, ma la mia preferita mi è stata servita all’Our Garden Café, a Kutaisi, proprio all’uscita dell’area della cattedrale di Bagrati. La particolarità è che la cuociono in un fornetto in pietra proprio lì davanti a te.

KHACHAPURI_variante di Tblisi
Il mio Khachapuri nella versione Acharuli, assaggiato a Tblisi.

Poi c’è anche la variante molto famosa, il Khachapuri Acharuli, che è identico ma chiuso a forma di occhio e con un uovo al centro.
La si trova, in questa variante, in tutti i locali di Tblisi ed è davvero buonissima.

Khinkali, cibo georgiano veg in tante varianti

Khinkali_Tblisi
La regina del Khinkali 😉

Possono piacere o non piacere, ma i khinkhali valgono bene un assaggio.
Si tratta di ravioloni ripieni di carne o formaggio o funghi e verdure e bolliti.
Serve manualità per la preparazione ma anche attenzione a abilità per mangiarli: vanno retti dal picciolo (che non si mangia) e morsi, facendo attenzione a eventuali colate (laviche) di sughetto, formaggio, acqua residua.

Phali

Phali_cibo georgiano_palle di melanzane e verdure
Phali (palline di verdure tritate, noci e aceto)

Le verdure sono importanti e centrali nella cucina georgiana e dunque immaginate quanto questo abbia reso felice me, piccola brunetta veg-lover. I Phali hanno un sapore forte dal momento che il piatto si compone di verdure tritate (cavolo, melanzane, spinaci) insieme a noci macinate, aceto, cipolle, aglio ed erbe aromatiche.

Se ami mangiare con il pane, questo secondo-contorno è perfetto con il pane locale (di cui ti dico di più tra qualche riga).

Lobio

Lobio_zuppa di legumi georgiana
la mia “degustazione” da Mate’s Wine Cellar

Sinceramente, una delle cose più buone che abbia mai assaggiato in viaggio, per me che amo i legumi: Lobio è una zuppa di fagioli con spezie delicate tra cui il coriandolo, cotta in un contenitore di argilla e servito con una pagnotta di pane che fa da coperchio.

Badrijani

georgian-food_dove-mangiare-cibo-georgiano
la mia “degustazione” da Mate’s Wine Cellar

Il Badrijani è un piatto di melanzane fritte fatte a involtino, contenenti crema di noci; quest’ultima viene anche spalmata sulla parte superiore dell’involtino stesso. In autunno è comune vederle servite anche con chicchi di melograno.

Ghomi

Il Ghomi non è una ricetta tipica di tutto il paese, ma è un sapore appartenente prettamente alla zona della Mingrelia (Samegrelo).
Come consistenza può ricordare la polenta, ma è fatto con farina di mais e grano e forse per via di questa presenza assume un colore bianco.

Pane “Puri”

Puri, pane georgiano.
Puri, pane georgiano. Ph. jonathan howard kemp, unsplash

Il pane georgiano, Puri, è molto croccante e piatto, perché cotto con un metodo molto particolare: viene “sbattuto” con forza bruta sulle pareti di forni di pietra a forma conica, riscaldati dalla fiamma alimentata a legna sulla parte bassa.

Churchkhela

Churchkhela
Churchkhela, Green Bazar di Kutaisi

Veniamo ai dolci!
Il churchkhela lo si trova davvero ovunque, dai mercati alle bancarelle sperdute sulle strade di montagna dell’Imerezia.
Si tratta di uno snack dolce che consiste in noci, mandorle e nocciole e frutta secca infilzate con un filo di circa 30 cm, e poi immersi in una glassa di uva o mora.

Vino prodotto con metodo georgiano

Mate's Wine Cellar_degustazione
Mate’s Wine Cellar

Il vino in Georgia è molto importante; al vino, prodotto praticamente da quasi tutte le famiglie, sono legati riti particolari e pratiche sociali interessantissime.
Il vino georgiano è prodotto in modo diverso rispetto al resto d’Europa: la maturazione avviene in giare di argilla interrate, e il mosto resta molto a lungo a contatto con i vinaccioli, cosa che, se ho ben capito, aumenta la tanninicità. Il vino più comune e più bevuto è il Saperavi, rosso secco che difficilmente supera i 12 gradi.

I posti migliori per mangiare tutto questo

Una delle esperienze da fare in Georgia, soprattutto nell’area di Kutaisi, è prenotare una cena e degustazione in una (o più di una) delle wine cellar private sparse in tutto il territorio.
Se a Tblisi infatti ci sono moltissimi pub e ristoranti anche con ottima cucina, dall’assetto più simile a quelli che si trovano nel resto delle capitali europee, a Kutaisi le cantine private sono proprio delle taverne a casa di persone che, su prenotazione, cucinano per te cibo tipico e ti fanno assaggiare il loro vino.

Ovviamente la prenotazione è necessaria, ma molti sono già su booking, quindi si può prenotare anche on line. 
Io ho provato Mate’s Wine Cellar e la consiglio davvero a tutti.
Tra le migliori c’è anche Toma’s Wine Cellar e Lechkhumian Wine Cellar.

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