Ecco un elenco di cose da vedere nella capitale georgiana, ma prima diciamo alcune cose da sapere su Tbilisi, utili per prepararsi a questa tappa caucasica.
Vedere Tbilisi dopo qualche giorno trascorso a Kutaisi e tra colline e eremi nascosti dell’Imerezia, è stato uno shock.
Piacevole per alcuni versi, turbolento per altri.
Provenivo infatti da situazioni periferiche, ancora molto genuine e poco “metropolitane”, da serate silenziose e passeggiate semi deserte tra colline e campagne.
Poi, Tbilisi. Il suo dinamismo, il suo caos e le sue aree sovraffollate.
A questa città dallo splendore scenico bisogna abituarsi, prepararsi in alcuni casi.
Ecco quali cose è bene sapere e poi, quali cose vedere (con indicazione di qualche itinerario).
Cose da sapere su Tbilisi: un po’ bipolare, un po’ schizofrenica
Tbilisi ha, nella sua città vecchia, un’alternanza di palazzi antichi e in alcuni casi fatiscenti, con dettagli risalenti all’800, e strutture più moderne che sembrano quasi poggiarsi le une sulle altre come fossero un castello di carte.
Si sente il suo respiro post sovietico, preceduto da dominazioni Persiane, Bizantine, Arabe, Mongole, Ottomane prima ancora che russe.
Non c’è da stupirsi se, quella che è stata definita la “città Giano Bifronte”, che guarda per metà all’Asia e per metà all’Europa, si presenta così variegata da dare capogiri a guardarla troppo.
Il punto è che, la sua posizione adagiata su un territorio collinoso, fa sì che il colpo d’occhio con la sua varietà architettonica, storica e culturale sia una presenza costante, da tutte le posizioni. Non si scappa dalla sua storia, da nessun punto.
Ha una grande responsabilità sociale ed economica. E lo sa.
Tbilisi non è solo la città più grande della Giorgia; è anche un punto di riferimento socio economico di tutto il Caucaso. Il 30% della popolazione georgiana abita in questa città che genera oltre il 70% del PIL nazionale, apparendo come una città veloce e dinamica in una nazione ancora molto arretrata (secondo i nostri parametri valutativi, ovviamente).
Arrivando a Tbilisi, attraversando alcuni snodi pedonali importanti come il Ponte della Pace (dove ti porto a breve), si è letteralmente assaltati dall’orda di persone che vendono qualunque cosa, per lo più provenienti dalle aree circostanti.
La città appare dinamica perché lo è, ma il paese ha ancora un PIL basso, per quanto in crescita, e per moltissime persone di aree periferiche i soldi che possono spendere i turisti sono preziosi.
A pochi metri, entrando invece nelle viuzze popolate dai pub, moderni, belli, accoglienti, ci si sente d’improvviso in una qualunque tranquilla cittadina del centro europa.
Nelle vie più centrali, spostandosi dalle aree di transito e ingresso, nei negozi anche turistici della città, i commercianti sono meno propositivi, meno insistenti, a differenza ad esempio di Kutaisi, destinazione in cui da qualche mese di può arrivare a costi davvero vantaggiosi.
Il fascino di un’identità dinamica
Questa onnipresenza di contaminazioni palesi, questa continua ricerca del proprio posto nella storia, la rende di un fascino unico sia in Europa che in Asia.
La città (e il Paese) vive una fase in cui vuole a tutti i costi dominare la sua posizione strategica e non esserne più vittima, come è accaduto nei secoli trascorsi.
Che cosa vedere a Tbilisi.
Ecco dunque un elenco di cose da vedere, prima da lontano, dai tanti punti panoramici della città, e poi da vicino, a Tbilisi, con un itinerario che puoi seguire se hai relativamente poco tempo.
Music Theatre and Exhibition Hall
La particolare forma del Teatro e Centro Espositivo di Rhike Park, progettato dall’italiano studio Fuksas, rappresenta concettualmente un periscopio da cui osservare una città in costante e veloce evoluzione.
Struttura maestosa e controversa, la si apprezza quasi di più da lontano (tra un attimo ti dico anche da dove) che da vicino. Riflette la luce del cielo, amplificando il mood della città a seconda che vi sia sole o nuvole.
Al suo intero c’è un teatro e un centro espositivo e si accede ad una vetrata panoramica (uno dei due occhi di questo simbolico cannocchiale) che punta sulla città vecchia.
Da qui, puoi dirigerti verso il…
Ponte della Pace
Progettato dall’Italiano Michele de Lucchi, è una sfida architettonica e soprattutto culturale:
caratterizzato da vetro e acciaio, attraversato da luci al led che lo rendono ancora più di impatto di notte, è un ponte che si dice unisca l’area nuova, quella sottoposta a un veloce rifacimento urbano, all’area antica.
In realtà la così detta “città antica” di Tbilisi si estende su entrambi i lati della città, anche se uno dei due è caratterizzato dalla presenza importante degli edifici più moderni.
Il Ponte della Pace non è solo un’opera di riconciliazione tra passato e presente, come nel caso del bellissimo ponte che unisce Kazimierz e Podgórze a Cracovia, ma anche di riconciliazione delle persone con il futuro; si tratta di un modo simbolico con cui lo sviluppo promette di non lasciare indietro nessuno. Se sarà vero, lo sapremo tra qualche anno.
Passeggiata nelle strade del quartiere antico
Come appena detto, le aree antiche della città, quelle caratterizzate dai balconcini che paiono ricamati e dalle verande quasi sospese a mezz’aria, sono su entrambi i lati del fiume Kura.
Si tratta di rioni che conducono, verso l’alto, a monumenti di interesse storico come la Fortezza di Narikala e la Cattedrale della Santissima Trinità, dove però farai tante soste per osservare dettagli di vita e architettura, per bere un succo di frutta venduto per pochi soldi fuori dalle case private o per guardare piccole gallerie d’arte, come lungo la strada Tiflis.
Cattedrale della Santissima Trinità
Uno dei tanti luoghi panoramici della città, la Cattedrale della Santissima Trinità è la principale chiesa ortodossa dell città.
L’area in cui si trova, il quartiere di Avlabari, è ricca di palazzi storici e chiese.
Da qui si vedono alcuni aspetti complessi del panorama cittadino.
Quartiere Rustaveli
Da piazza della Libertà, parti per il lungo boulevard che caratterizza il quartiere di Rustaveli, con palazzi reali e amministrativi e il meglio dell’architettura novecentesca di Tbilisi.
Fortezza di Narikala
Uno dei punti più alti della città, visibile quasi da ogni dove, almeno nell’esteso centro, è la fortezza di Narikala, uno dei pochi edifici che hanno resistito alle tante distruzioni vissute nella storia della città fin dalla sua fondazione (secondo la leggenda la città fu rasa al suolo 29 volte).
Racconta di dominazioni mongole e arabe e per questo è a mio avviso utile visitarla con una guida che possa raccontarne bene alcuni dettagli e aneddoti.
La fortezza può essere anche raggiunta con una funivia.
Giardino Botanico
Praticamente ai piedi della fortezza, c’è il Giardino Botanico della Georgia, luogo per recuperare silenzio e pace, guardando dall’alto questa città che è “troppo tutto” per non dare giramenti di testa.
Bagni arabi sotterranei
Tbilisi significa “posto caldo”. La sua toponomastica è dovuta non tanto al clima quanto alla presenza di acque sulfuree che ne fanno anche una capitale termale.
Una delle zone termali più rinomate è quella di Abanotubani, con i bagni arabi sotterranei e i bagni Orbeliani (in superficie), molto belli anche da vedere.
Puškin e Dumas erano estimatori di queste terme.
Travellairs
Bravissima. Il miglior articolo su Tbilisi che sono riuscito a trovare online. Veramente complimenti. È ricco di spunti, curiosità e informazioni utili. Manca solamente un consiglio su dove mangiare il miglior Khachapuri e poi siamo a posto 😉