Motivi e metodi per il rebranding di un blog
Les amis, torniamo a parlare di blogging e, in particolare, di un argomento che mi ha tenuta impegnata per tutta l’estate e che quindi affronto (o ri-affronto) con un certo pathos: il rebranding di un blog.
Ti spiego che cosa è e perché è utile, in che cosa è diverso dal rebranding di qualunque altro prodotto. Ti darò qualche spunto su quali sono i momenti in cui è utile farlo partendo dalle motivazioni che sottendono questo processo complesso… quasi quanto decidere che taglio o colore di capelli scegliere. ;-P
Ma andiamo con ordine, così da capirci e restare allineate.
Che cosa è il rebranding di un blog?
Se per un comune prodotto, il processo di rebranding (o rivitalizzazione del marchio) è un percorso che porta il prodotto a tornare sul mercato totalmente rinnovato, spesso anche nel nome, per un blog non è proprio la stessa cosa.
Fare il rebranding di un blog è un processo che un blogger, in maniera più o meno consapevole (purtroppo il più delle volte in modo del tutto inconsapevole) fa più volte. Anzi, più è lunga la storia del blog, più spesso avviene il rebranding.
Si tratta dei processi di trasformazione che un blog vive periodicamente:
Dal cambiare/ampliare i propri temi al modificare la propria nicchia, dal modificare il nostro storytelling al “semplice” (si fa per dire) riassetto grafico o creazione di un nuovo logo, il rebranding di un blog è un percorso tutt’altro che semplice, soprattutto dal momento che la maggior parte dei blogger partono senza una base di competenze in fatto di marketing e quindi di rebranding.
Come dicevo, si tratta di un processo che avviene, per forza di cose e per motivi che adesso vedremo insieme, più volte nella vita di un blog, ma più si è consapevoli del rebranding in atto meglio è e meglio funziona la strategia e il successo del blog.
#AwarenessIsPower
(se ti va di approfondire qualche nozione di
Personal Branding, leggi questo post)
Perché si fa il rebranding di un blog?
I motivi che portano una blogger (o un blogger) a procedere al lungo percorso di rebranding, del quale a breve illustreremo le fasi, sono molteplici, ma ne elencherò i tre più comuni e più importanti, perché legati alla motivazione (e tutte sappiamo quanto è importante la motivazione per gestire il proprio blog!).
1. ragioni emotive e personali
Il nostro blog è spesso il nostro biglietto da visita, la nostra casa, la nostra “stanza tutta per sé”.
Nel corso della nostra intensa vita accumuliamo nuovi interessi, nuove motivazioni, ci lasciamo attirare da nuovi percorsi e, se amiamo scrivere, sarà difficile resistere alla voglia e alla tentazione di scriverne anche sul nostro blog.
Io l’ho fatto la prima volta quando sono gradualmente passata dal solo-lady-travelling al travelling e basta. Perché dopo aver viaggiato per lo più da sola dai 18 ai 25 anni ho iniziato a viaggiare sempre meno spesso da sola e sentivo che quella nicchia ristretta iniziava ad essere stretta anche per me.
Poi ho iniziato ad accumulare così tanta esperienza e consapevolezza in termini di blogging, personal branding e storytelling da voler aprire una sezione specifica su questa macro area, lavorando moltissimo per sfuggire in primis al peggior nemico per un blogger: l’auto censura.
Adesso mi apro anche al design perché dopo anni di collaborazioni con magazine e blog del settore e scrivendone tantissimo mi è nata una vera e propria passione per gli interior, che va di pari passo con le competenze che ho acquisito.
Ma… come coniugare il mio pallino per l’interior con il nomadismo che è alla base del mio storytelling da quasi 10 anni?
Per saperlo, stay tuned!
A breve la nuova categoria “sweet home” troverai tanti consigli utili per le case in perenne evoluzione dei lavoratori freelance 😉
2. per motivi pratici
Però, sarò sincera, se non avessi constatato che, ogni volta che pubblico una story su instagram relativa ai miei esperimenti di interior, le visualizzazioni e i follower aumentano vertiginosamente, forse mi sarei risparmiata ancora per un po’ la fatica del lavoro di rebranding, che praticamente mi ha fatta lavorare anche durante tutto agosto.
Molti procedono al rebranding del proprio blog anche perché si rendono conto che la nicchia che più o meno casualmente stanno ricoprendo porta molti benefici, e se si considera il proprio blog come la propria piccola azienda, val la pena di fare un po’ di fatica in più per aiutare la nostra autorità on line.
3. per assecondare i propri percorsi biografici.
Se per 10 anni hai scritto di viaggi in solitaria, dopo il secondo figlio ci sta che tu voglia iniziare a scrivere di viaggi per famiglie, non credi?
Se sei diventata vegana, ci sta che il tuo blog di cucina ti segua e così via.
Ma adesso, veniamo alla parte pratica:
Come si fa il rebranding di un blog?
Se da fuori sembra solo che si aggiunga una categoria al blog o che si cambi un po’ la veste grafica, dietro c’è un lavoro molto più complesso.
Bisogna creare un nuovo piano editoriale in cui i vecchi temi si alternano e integrano in modo organico a quelli nuovi.
Servono momenti di scambio con i nostri amici e lettori (in carne ed ossa) che possano riassumerci quali sono i punti di forza e debolezza del blog, visti da fuori.
Servono sedute di psicoterapia o almeno lunghi momenti di riflessione in solitaria sull’immagine che vogliamo continuare a raccontare di noi.
Ecco quindi, in breve, 5 cose da fare per il tuo rebranding:
- scrivi le macro aree sulle quali si concentrerà il tuo blog (le vecchie e le nuove)
- crea un piano editoriale che le sappia alternare ma anche rendere organiche
(piano editoriale = elenco di titoli su cui scrivere e pubblicare nei mesi successivi) - Cerca un insieme di 7 parole chiave che racchiudano TE e il tuo blog
(la mia cabala personale è incentrata sull’8, quindi per me sono state viaggi, design, femminista, vegetariana, vino, birra, ricci, blogging: ecco io e il mio lavoro riassunto in 8 parole) - Riscrivi la tua (BREVISSIMA) auto presentazione sulla base delle parole chiave che hai usato (dai un’occhiata alla mia)
- Consiglio per i PRO: Sulla base delle parole chiave, crea un nuovo logo
(non possiamo fare tutto da soli, affidati ad una esperta di grafica).
Il rebranding di un blog è complesso perché implica prima di tutto comprimere e riassumere al massimo tutto quello che sei, che fai e che sai (o che vuoi raccontare) in pochissime parole e idee e poi, da questa riduzione all’osso, innescare una miccia per far partire un’esplosione.
Se hai altre domande, scrivile nei commenti 🙂
Avevo trovato la mia identità di blogger e mi stava bene come un vestito sartoriale, ma ora dopo la nascita del bimbo ho proprio bisogno di fare un buon rebranding! Mi sto accorgendo che il personal branding nel blogging è un lavoro infinito da sistemare a ogni cambio di rotta nella nostra vita personale
Ho un blog da neanche due anni e quasi senza rendermene conto sono già passata dalla fase di rebranding: peccato non aver avuto il tuo post sottomano! E’ successo quando ho deciso che da puro esperiemento professionale, il blog cominciava ad essere per me anche una passione, e volevo che avesse un aspetto migliore. Il fatto che lavoro in un’agenzia di grafica e pubblicità ha fatto il resto: la prima versione era davvero bruttissima!
Un articolo sul blogging davvero interessante, credo che il rebranding di un blog sia naturale perché segue un po’ la nostra crescita. Naturalmente se questo processo è fatto in modo consapevole è meglio 😍
Ecco, nel blog come nella vita, la consapevolezza è tutto!
Complimenti per il tuo articolo, la vita di un blogger non è semplice, il più delle volte deve lottare contro un mare in tempesta, ed altre volte deve seguire la corrente. mi piace molto l’idea delle 7 (8) parole in cui racchiudere la tua vita da blogger. Seguirò i tuoi consigli applicandoli alla lettera!
Quelle 7-8 parole sono la cosa più difficile. Ben più difficile di un post da 2000 parole!!
sono nata come blogger nel 2013 su una piattaforma gratuita. due anni fa ho fatto il salto nel buio inventando il mio atrendyexperience con dominio e wp. E da allora ho capito che sarebbe stata dura. Ho cercato di imparare e più acquisisco informazioni utili alla mia crescita in termini di blog mi rendo conto che devo sistemare di nuovo tutto. Come ora, con rebranding in corso … grazie dei tuoi consigli utilissimi e reali!
Più è difficile, più vuol dire che stai lavorando bene! 😉
Molto interessante il tuo post, ho il blog da poco più di un anno e sento in effetti la necessità di cambiare. Quando ho iniziato non avevo tutte le conoscenze che ho oggi e quindi mi sono affidata semplicemente alla emozione del momento. Ora invece sono più consapevole ..
Ecco appunto… dimenticavo di scrivere che più aumentano le conoscenze in campo di blogging, più aumenta la necessità di un rebrand.
Davvero interessante il tuo articolo e stavo pensando che hai ragione,io sono partita sul mio con solo mie ricette e poi sono arrivate le collaborazioni,i vini,le birre,Parigi,i viaggi enogastronomici…forse e ora che lo faccio anch’io…
Se hai un buon seguito, forse puoi addirittura emanciparti dalla piattaforma Giallo Zafferano 😉
Vero, occorre sapersi sempre rinnovare. Dopo un po’ la monotonia stanca.
Ho trovato utilissimi questi consigli, me li sono segnati perché sicuramente mi saranno utili
è un lavoro che farò a breve, al momento sto facendo un po’ di ordine mentale. grazie per i tuoi consigli, mi sono davvero utili!
Ho iniziato a “bloggare” da poco più di un anno e sono ancora nella fase di costruzione dell’identità definitiva del mio blog. Ma mi rendo conto che si tratta di un viaggio che non finisce mai e che quando mi sembrerà di aver dato la veste definitiva dovrò rimettermi al lavoro. Non solo perchè io sarò diversa, ma anche perchè la tecnologia sarà diversa, l’algoritmo di google sarà diverso, il mondo intero sarà diverso.
🙂
costruire l’identità definitiva del blog è un’attività costante, praticamente quotidiana. buon lavoro 🙂
Complimenti! E’ un articolo pieno di ottimi consigli utili!
Io ho un blog ancora giovane, ma terrò in mente questo articolo per quando lo vorrò rinnovare!
Grazie Sara!
Consigli utilissimi, ultimamente anche il mio blog si sta trasformando e ampliando con nuovi temi e rebranding intero del sito.
Attività impegnativa ed emozionante, vero?
Il rebranding è un argomento che mi interessa. Prima d’ora non ci avevo mai pensato così intensamente, ecco perchè mi piace essere informato su tutto. Ho salvato il tuo post perchè ci sono delle dritte davvero interessanti!!
Grazie Paolo, sono contenta se ti può o potrà tornare utile 🙂
Complimenti per l’articolo non sapevo di questa cosa proverò a farla.
Wow, grazie mille Sabrina! Io avrei proprio bisogno di un rebranding e il tuo post mi sarà davvero utile. Spero solo di esserne capace. Ecco, mi metto subito all’opera e penso alle 7 parole che mi descrivano! 😉
Vai Simo, che di certo creerai qualcosa che SPACCA. Stai crescendo infrettissima