Il rinascimento dell’arte in Europa parte dalla Street art di Tirana

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Ti ho già detto qualcosa sulla street art di Tirana, sul motivo per cui ti lascerà senza fiato, ricordi?

Week End a Tirana con Brain and Heart: Nightlife, divertimento, musica e il nuovo modo di vivere le città: WExperience AppUn sistema di raffigurazioni, immagini, colori e strutture cromatiche atte a migliorare l’impatto visivo di strutture che non possono ancora affrontare grandi lavori di ricostruzione e ri-progettazione architettonica.

Tirana. Work by Eldy Veizaj. ph. 167b street

Bene, sappi che se decidi di andare a Tirana adesso, a qualche tempo dal mio ultimo articolo sulla capitale albanese, avrai ancora più motivi per consumare schede su schede di memoria della tua macchina fotografica.




Infatti qui a Tirana la street art è una questione presa molto sul serio, e non è infatti un caso se In My Suitcase inserisce Tirana tra le città da prendere in considerazione per chi vive di arte. 

La capitale albanese ha appena vissuto un ulteriore magnifico street restyling grazie al
II MurAL Fest, festival delle arti urbane, che si è tenuto da 26 maggio al 3 giugno e ha visto la collaborazione tra l’associazione leccese 167 b street e la capitale albanese.

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L’Albania scommette tutto sull’arte e in particolare, per quanto concerne l’arte figurativa, sull’arte dei murales, tanto da aver aperto con questo festival le celebrazioni per la Festa della Repubblica.

L’arte e il decoro urbano della capitale è per giunta affidato ad un ente preposto, Ndermarrja e Dekorit – Bashkia Tirane, che ha invitato 167 b street e il suo collettivo internazionale di artisti composto da Awer (Italia), Artez (Serbia), Bifido (Italia), Chekos’ Art (Italia), Carlitops (Italia), Davide DPA (Italia), Endrit Haxhijaj (Albania), Eldi Veizaj (Albania), Eljan Tanini (Albania), Frank Lucignolo (Italia), Franko Dine (Albania), Lazoo (Francia), Theic Licuado (Uruguay).

Tirana. Work by Artez, Don't judge me. ph. 167 b street

Tirana. Work by Artez, Don’t judge me. ph. 167 b street

I 13 artisti, alcuni dei quali di fama mondiale, hanno portato il loro genio nel quartiere di Blloku (che ti avevo consigliato anche per i suoi negozietti e locali e altissimi livelli di “instagrammabilità”), dando a questo quartiere ricco di buone vibrazioni una nuova immagine ancora più vivace e di impatto.

Lo sviluppo delle giornate di MurAL e l’organizzazione logistica sono state curate in ogni minimo dettaglio, dal direttore di Dekori Henri Ciule affiancato dai suoi stretti collaboratori Petrit Shabani e Albana Kozeli.

Tirana. Work by Davide DPA. ph 167b street

Tirana. Work by Davide DPA. ph 167b street

Tirana. work by Eljan Tanini. ph. 167b street

Tirana. work by Eljan Tanini. ph. 167b street

La direzione artistica è stata curata  da Ania Kitlas e Chekos’art , artisti e fondatori di 167 B street , insieme a Franko Dine, artista albanese; insieme le due sponde di un tratto sottilissimo di mare, che si sono toccate per la prima volta con dei flussi migratori e forti crisi politiche, stanno lavorando per un nuovo Rinascimento dell’arte in tutta Europa.

Perché “Rinascimento”?

Tirana. Work by Davide DPA. ph 167b street

Tirana. Work by Cheko’s art. ph. 167b street

Perché il Rinascimento è quell’epoca di crisi e conflitti in cui, nonostante tutto, covano braci nascoste di senso critico; dove ci sono amministrazioni che puntano sugli artisti per migliorare le città, educare al senso civico e alla bellezza, creare ponti.

Luoghi non comuni in cui non si costruiscono muri… al massimo di dipingono.

Si dice che le capitali e le aree economicamente più centrali diano più opportunità.
Forse è vero, ma è nelle periferie che nascono i sogni, le visioni e le nuove strade dell’arte. E anche della politica.

 

 

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