Città per artisti: Ecco in quali posti dovresti considerare di andare a vivere, se vivi d’arte

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Quali sono le città in cui gli artisti hanno vita un po’ più facile? Quali posti permettono di liberare la creatività e renderla una professione? Ecco un elenco che ogni artista dovrebbe conoscere e prendere in considerazione.

Facile dire “per trovare lavoro devi andare a (riempi gli spazi)”.
Facile e approssimativo, direi. Perché non tutti i lavori sono uguali e il mercato del lavoro non è di certo uguale a quello di 30 anni fa. Ma neanche 20. E neanche 10.

Un tempo si diceva: se vuoi trovare lavoro, emigra in Svizzera/Germania/vai in Ammmerica. Ed era vero, certo: erano paesi con un’economia industriale crescente e la classe operaia era molto ampia, era facile eternare in aziende e fare carriera se ne avevi voglia, o farti una famiglia mantenendo un’alta etica del lavoro come operaio. città per artisti 

Ma oggi tutto è cambiato: ci sono operai ma anche (soprattutto) operatori di call center. Ci sono impiegati, creativi, comunicatori declinati in decine di diverse tipologie (ufficio stampa, blogger, social media cosi ecc.). Ci sono i nomadi digitali (e qui c’è un elenco di città in cui i digital nomad dovrebbero considerare di vivere per un po’) e poi ci sono gli artisti.

E le logiche del mercato dell’arte, va detto, non sono affatto quelle del mercato commerciale più comune.

Ecco quindi quali città prendere in considerazione per un periodo medio lungo o anche per la proiezione di “per sempre” che possiamo concederci di questi tempi.

Berlino 

Città per artisti: Berlino

Berlino

Passiamo subito da quello che ancora non è diventato un luogo comune. Berlino è stata la città più amata dagli artisti negli ultimi 15 anni, da quando i vecchi casermoni dei quartieri ex sovietici sono stati affittati a basso costo, presi per lo più da artisti che vi hanno fatto i propri atelier.

Ora, la faccenda del basso costo era valida un po’ di anni fa perché adesso, dopo che il quartiere periferico e malfamato è diventato “hipster-indie-artistico” i costi sono  lievitati (ma sono ancora la metà rispetto alla vibrante Londra). Tuttavia lo spirito del luogo è ancora frizzante, non si è ancora imborghesito; gli eventi e i festival, i bandi e le occasioni per chi vive di arte sono molti di più delle altre grandi città Europee.
NB. Berlino e Londra sono sempre luoghi di grandi occasioni e ottimi contatti, città in cui l’arte interessa  anche alle aziende (che acquistano arte) quindi, per quanto la vita sia cara, consideralo un investimento.

Tirana 

I Love Tirana

Tirana

Iniziamo a sorprendervi, come piace a me!

Tirana è una città giovane, in crescita, con una popolazione giovanile tra le più consistenti d’Europa. La sua accademia di danza è tra le più rinomate al mondo e un esercito di giovani (leggi, di idee) sta rientrando dopo essere emigrato in Italia quando era ancora in fasce.
Ergo, questi giovani hanno studiato in una nazione in cui l’arte viene ben insegnata e la bellezza fa parte  dell’immaginario comune e lo riportano a casa.
città per artisti 

Vecchi bunker anti atomici che diventano galleria d’arte sparsi per tutta la città, quartieri come Blloku in cui l’arte fa parte anche degli interior dei pub e street art come se non ci fosse un domani sono solo la punta dell’iceberg. Quello che non si vede ma che c’è ed è significativo per ogni artista sono gli affitti davvero bassi e i costi irrisori della vita, rispetto a tutte le città dell’ovest.

Leggi di più, in questo post, dove trovare l’arte più indipendente di Tirana 

Cose da vedere a Tirana, dalle più “ovvie” alle più alternative.

 Budapest 

Lo sai che il Sziget festival, il più grande concerto di musica d’Europa, che si tiene ogni anno a Budapest a metà agosto, è stato ideato da un ragazzo di 22 anni?
In questa città i giovani sono molti e hanno molta autorità, la classe amministrativa è tra le più giovani d’Europa.
Lo spirito è frizzante e curioso, vivere nel quartiere di Pest è la scelta migliore per chiunque voglia confrontarsi con persone interessate all’arte in generale. città per artisti 

Molti ruin pub sono ormai dei pub-boutique d’arte, in cui le opere di artisti indipendenti anche molto giovani sono esposte (in vendita) a rotazione.

La street art speciale di Budapest: dove trovarla e… come cercarla

 

Minneapolis (MN)

Ammettilo, la sola cosa che sai di Minneapolis è che da qui venivano Brendon e Brenda Walsch. Allora ti dico io un paio di cose che un artista deve sapere.
Minneapolis è tra le città degli USA in cui molti giovani artisti decidono di vivere e studiare perché, pur avendo costi medio-alti (ma niente di paragonabile a NYC o alle altre principali città degli USA), ha molti servizi, spesso del tutto gratuiti, per chi si occupa di arte insieme ad un numero sempre crescente di gallerie.

I servizi a supporto degli artisti sono, giusto per citarne qualcuno, il Minneapolis Institute of Art, con tesseramento gratuito, l’Anna M. Heilmaier Piano Room nella Minneapolis Central Library, in cui è possibile suonare liberamente il pregiato piano messo a disposizione e poi ci sono spazi di co-working per creativi con annessa area per bambini, come il Sovereign Grounds Coffeehouse.città per artisti 

città per artisti: minneapolis

Columbus (OH)

Restiamo sempre negli USA, nello stato dell’Ohio, che ha nella capitale la principle università statale. Molto più economica rispetto, ad esempio, a Princeton, la sua verve artistica è notevole e le occasioni per pratica arte molte.
Molte iniziative artistiche dell’università sono aperte a tutti e gratuite, come incontri con registi famosi e festival.
Il clima universitario è rilassato e mettersi in contatto con galleristi e accademici è molto semplice. Voglio dire… prova a scrivere una mail ad un prof universitario e, pensa un po’, lui ti risponde!!

Melbourne 

indie places to go in melbourne

Fitzroy, Melbourne

In termini di creatività e innovazione artistica, l’Australia è una centrale di energia costante. Città prescelta da designer, hipster e fashionisti, Melbourne è resa magnetica dalla  sua street art e i quartier bellissimi come Fitzroy la rendono una fabbrica creativa.

Certo, bisogna fare i conti con il portafoglio perchè è una delle città più care al mondo, ma se sei disposto a condividere per un po’ un appartamento con altri artisti e hai modo di trovare un lavoro per pagarti la vita, un periodo melbourniano devi prenderlo in considerazione.

Edimburgo 

dublin festival - dance festival

Ideale per attori e attrici, la scena teatrale della capitale scozzese è ricca e di occasioni per chi vuole fare della recitazione una professione o una parte importante della propria vita.

Una volta all’anno, ad esempio, si tiene il Fringe Festival, che dà a molti attori e attrici e a intere compagnie la possibilità di farsi conoscere da importanti impresari e investitori oltre che da produzioni di rilievo in campo teatrale e filmico.

Lo so che molte e molti penseranno che diverse delle città della mia lista sono troppo care; ma il punto è che non è detto che gli artisti non abbiamo soldi da investire come non è detto che andare a vivere a Tirana comporti una vita agiata perché il costo della vita è basso.
La vita di un artista è fatta anche di contatti (e i contatti che hai a Berlino possono essere un po’ più rari in Albania), di ispirazione e della possibilità di non sentirsi “outsider”.

Le città indicate hanno una grande caratteristica comune: accettano gli artisti come lavoratori, considerano l’arte una forma di impresa e hanno rispetto per chi investe su di essa, che si tratti di denaro o di un’intera vita.

 

30 Comments

  • Valeria

    E’ stata una sorpresa Tirana, non l’avrei mai detto!

  • Lemurinviaggio

    Non avevo mai pensato a Tirana come città per artisti; mi sono proprio incuriosita, voglio studiarmi meglio questa città.

  • Rocio Novarino

    Concordo con te su praticamente tutto! E bellissima idea di aver radunato alcune città con questo concetto. Mi sento molto vicina a questo argomento, essendo che fino alla fine mi sono battuta per fare quello mi dava più soddisfazione, e ahimè purtroppo in Italia ZERO possibilità! Non sono proprio artista nel senso di pittrice o attrice o cose simili, però comunque il mio mestiere (grafica/fotografa/videomaker) è comunque uno di quei lavori che in Italia non viene considerato o non abbastanza, o se si perchè sei figlio di qualcuno o amico dell’amico. Allora forse hai qualche possibilità di mantenerti anche facendo quello. Sennò queste belle cose le fai come secondo lavoro o per passione e per mantenerti finisci nel primo bar. Ecco tutto questo ho dovuto combattere e finalmente posso aggiungere un ennesimo luogo alla tua lista: Lanzarote.

    • Sabrina - In My Suitcase

      L’Italia, che è il paese nel quale ho scelto di vivere, purtroppo per le partite iva in generale (come per le imprese) deve davvero ancora costruirsi un’identità e una relativa politica. Non rende la vita facile a nessuna partita iva, men che mai ai lavori creativi:-(
      Ma noi, folli rientrati dall’estero o addirittura mai partiti, siamo qui per questo, no? Ci ricorderanno come una generazione di eroi

  • Occhio allo Scatto

    Complimenti per l’articolo! hai scelto tutte mete molto interessanti. La foto di Edimburgo è molto bella.

  • Valentina

    Un post di grande ispirazione! Ho visitato solo alcune delle città che hai citato (anzi, pochissime), e devo dire che concordo in pieno con le tue parole. Al giorno d’oggi (parlo come una nonna ma sono giovine), per gli artisti e le menti creative e fuori dai classici schemi, non è facile riuscire a trovare il proprio posto nel mondo. Riuscire ad integrarsi nella società, a realizzarsi e a demolire tutti i preconcetti che solitamente avvolgono queste figure. E’ bello sapere che esistono luoghi e città che danno tanto spazio alle personalità artistiche e originali, alcune che non immaginavo nemmeno, tipo Tirana. La nostra Italia dovrebbe prendere esempio e aprirsi un po’ di più!

  • Sabina

    Tornerei a vent’anni solo per avere un’esperienza medio-lunga in uno di quei posti dove quando io avevo vent’anni, in particolare Berlino, Tirana e Budapest, si respirava tutt’altra aria.
    Quando viaggio mi sento attrice non solo spettatrice e quindi la città che fa per me è Edimburgo, e dato che l’idea di una visitina mi balena da un po’ vado a dare un occhio ai voli, tanto per cambiare….

  • mariacarla

    Tirana è la città tra quelle che hai proposto che mi ha sorpreso di più. Non la conosco e non l’ho mai visitata, ma devo dire che non pensavo fosse così ricettiva e all’avanguardia. Ne sono rimasta letteralmente affascinata

  • I Quokka In Viaggio

    Ok! Ci siamo appena salvati la tua lista! Abbiamo deciso che prima di decidere dove trasferirci ne approfittiamo per girare tutte le città!!

  • Maryd

    Ciao! Tirana con i suoi bunker riconvertiti e trasformati in gallerie d’arte è davvero una novità per me.
    Maryd

  • Alessia

    Io ormai la mia strada l’ho presa ma invidio i giovani che hanno tutta la vita ancora da decidere e magari andar a vivere le loro esperienze in una di queste città. Io sono innamorata degli Stati uniti per esempio, ma ammetto che non ci vivrei mai. Ho viaggiato e abitato lontano per molti anni ma ammetto…sapendo sempre che prima o poi sarei tornata a casa in Italia. Amo la mia terra e ho amato la libertà di scelta dei miei vent’anni.

    • Sabrina - In My Suitcase

      Credo che le persone più fortunate sono proprio quelle come noi, che non hanno avuto paura ad andare via dalle proprie radici perchè sapevano, sentivano, di avere delle radici.

  • Giulia M.

    Sicuramente non sono un’artista inteso nel senso del post, ma dovendo scegliere penso che sarei attirata soprattutto da Colombus ed Edimburgo! Ho una preferenza per i posti un po’ più “tranquilli” (ebbene sì) ed Edimburgo mi attrae molto!

  • Zucchero Farina in viaggio

    A Budapest sono stata proprio lo scorso agosto, l’arte si respira! Mi sono innamorata dei rombusz , quei locali all’aperto nei cortili, pieni di colore, vita e arte di strada

  • Krizia Ribotta Giraudo

    Concordo su Berlino, Minneapolis e Edimburgo! Le altre non le conosco. Anche Los Angeles dà molte opportunità per chi vuole diventare attore. Si può, ad esempio, partecipare a workshop gratuiti con attori importanti e di esibirsi in locali conosciuti. Parola di chi l’ha provato e si è ritrovata a fare una gag nel locale di fronte a una delle sedi di Scientology 🙂

  • Rossella Kohler

    Ma che bel post! Con un’ottica diversa dalle solite … non ho visitato tutte le città che citi, ma comunque le conosco perché le ho studiate e concordo sulle tue scelte. Berlino invece la conosco proprio bene: anche se i prezzi sono vertiginosamente saliti in questi 10 anni, resta senza dubbio accogliente e non penalizzante per chi vive d’arte.

    • Sabrina - In My Suitcase

      Eh sì, da quando è scoppiato il boom della “figaggine” dei quartieri artistici a basso costo, c’era da aspettarselo. Però sai, è una bella cosa da raccontare qui in Italia, dove ancora si pensa che la cultura e l’arte non portino ricchezza. dai un quartiere periferico in mano agli artisti e guarda quanto te lo fanno diventare ricco (anche in termini economici) nel giro di pochi anni.

  • Silvia

    Davvero un articolo molto interessante. Non pensavo che queste città fossero il must per gli artisti. Sinceramente sono rimasta sorpresa specialmente da Tirana 😅❤️

  • Raffi

    Bello e interessante questo post. Mostra un aspetto molto concreto della vita di chi decide di fare e vivere d’arte. Perchè siamo lontani dall’idea della vita bohemiene dell’artista: per fare arte c’è bisogno di contatti, non solo con i galleristi, ma anche con il tessuto culturale della città.

    • Sabrina - In My Suitcase

      Esatto! Ho diversi artisti in famiglia e nessuno di loro vive una vie-de-bohème, anzi è molto simile ad un lavoro creativo a partita iva in cui servono contatti, sinergie, valorizzazione e senso pratico

  • Nicoletta

    Non ho visitato tutte le città della lista (anzi direi che mi segno quelle che mi mancano, per scoprirle con un occhio a questo argomento) ma devo dire che in Australia ho trovato un’alta qualità della vita: in particolare proprio di Merlbourne ricordo i ritmi lenti, le attività che aprivano tardi la mattina, gli spazi grandi e a misura d’uomo. Ecco, se mai mi potessi definire un’artista, sceglierei di emigrare a Melbourne!

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