Come creare la tua pagina collaborazioni? Si tratta di un argomento meno semplice di quello che appare, e una pagina collaborazioni ben ragionata fa parte della strategia narrativa, editoriale e soprattutto della strategia di conversioni e business di un blog.
Ecco qualche indicazione su come farla, nonché quando e se realmente ti serve.

Ci conosciamo già?
Io sono Sabrina Barbante, content strategist da molti anni e coach di blogger che si fanno strada nel mondo del web, in modo etico, autentico, non necessariamente conforme agli psyco-ritmi dei social.
Qui trovi qualche info in più sulle mie coaching.
Qui trovi qualche info in più su di me.
Cosa è la pagina collaborazioni e a chi serve
puoi anche ascoltare i contenuti di questo articolo in questa puntata del mio podcast CONTENT-e Noi
La domanda sembra banale ma la risposta non lo è: la pagina collaborazioni di un blog è una pagina statica in cui vanno inserite e spiegate le modalità con cui un content creator vuole e può collaborare con enti, aziende, altri creator.
Già questa prima risposta la dice lunga sulla complessità di una pagina collaborazioni davvero utile; ad esempio, tu sai già con chi vuoi collaborare?
Definire chi è il lettore ideale di questa pagina è il punto di partenza per crearne una di impatto, che porti realmente gli stakeholder ideali a contattarti per una collaborazione.
Attenzione, perché è importante definire anche cosa la pagina collaborazioni di un blog NON è: la pagina collaborazioni non è la categoria che racchiude in sé tutti gli articoli frutto di collaborazioni.
So che molti creator inseriscono la voce di menu COLLABORAZIONI che rimanda non ad una pagina statica ma ad una categoria; questa strategia non è vincente perché per abitudine e convenzione diffusa nel mondo del web, la voce COLLABORAZIONI è una prima call to action, una pagina di atterraggio in cui possono venire i nostri futuri partner per capire come approcciarti.
Chi va nella pagina collaborazioni vuole sapere come collaborare con te e solo in via secondaria con chi abbiamo collaborato e come.

La categoria che racchiude tutti gli articoli derivanti da collaborazioni, quindi, come andrebbe denominata?
Prima di rispondere a questa domanda, è bene chiedersi se questa categoria, nelle voci di menu, serve davvero.
Per una buona user experience (esperienza di utilizzo) è bene inserire testi, microtesti e, quindi, categorie e voci di menu, solo quando hanno un’effettiva utilità e un effettivo senso per il lettore e per te, nella tua strategia editoriale.
Detto questo, se il contenitore di articoli derivanti da collaborazioni ti serve per davvero, a seconda della tua strategia a breve, medio e lungo termine, meglio dare un nome che attiri i lettori (e non gli sponsor) come “scelti per te”, “i miei suggerimenti”, “i brand che amo” ecc. (e queste categorie potrebbero diventare anche rubriche sponsorizzate, ma questo è un altra lunga storia).
Se vuoi analizzare i 1001 modi per far diventare il tuo blog una fonte di collaborazioni e idee di business, una consulenza ONE SHOT® fa al caso tuo.
Come fare una pagina collaborazioni

Non esiste una pagina collaborazioni giusta o una sbagliata, ma esiste una pagina collaborazioni che è realmente conforme e utile ai tuoi obiettivi oppure che non lo è.
Non è una pagina da creare a caso per riempire uno spazio sul tuo blog, perché lo vedi fare alle altre creator: finché non hai chiaro come vuoi e puoi collaborare, meglio tenere la pagina in bozza e non pubblicarla.
Creare una pagina collaborazioni all’interno della quale c’è scritto solo
“per collaborare con me, contattami a questo indirizzo” non ha senso.
Dunque, per creare una pagina collaborazioni adatta al tuo progetto ti suggerisco di chiederti (come suggerisco anche alle mie corsiste del percorso full blogger nel modulo sulle collaborazioni):

- chi vorresti che leggesse questa pagina? descriviti mentalmente il tuo lettore ideale di questo spazio che, come ben intuirai, non è lo stesso lettore ideale degli articoli del tuo blog;
- dunque adatta il tuo tono di voce e i messaggi a questo tipo di interlocutore;
- cerca di avere ben chiaro in mente tutti i modi in cui è possibile collaborare con te, ed elencali; più sei chiara con te stessa più lo sarai nei testi e negli inviti all’azione (cioè inviti a contattarti) all’interno di questi spazi;
- abbi ben chiaro in mente quale può essere o quale è stato in precedenti collaborazioni il tuo reale valore aggiunto e focalizza l’attenzione su quello: se tutte fanno collaborazioni con i reel su Instagram ma tu sai che da lì non porti conversioni, inutile allinearti su cose che non sono il tuo valore aggiunto. Magari i tuoi punti forti sono il tuo posizionamento, la fidelizzazione dei lettori, il traffico organico e il traffico di ritorno…
- più che inserire un media kit scaricabile (chiedendo al lettore-possibile partner di fare diversi passaggi prima di conoscerti meglio) spiega nella pagina stessa chi sei e i tuoi numeri. “Racconta” le tue metriche in modo che anche una persona che non si occupa di web marketing possa capirle.
Perché sì, il 90% dei nostri possibili partner non sanno cosa significhi “visite uniche”, “traffico di ritorno”, “ricerca organica”, ER (che per molti sarà sempre suffisso di medici in prima linea).

Cosa inserire nella pagina collaborazioni di un blog
Potrebbe interessarti il mio articolo in cui parlo di come farsi contattare da brand, aziende, partner e sponsor.

Faccio ora un elenco di dettagli, testi e micro testi utili da inserire nella tua pagina collaborazioni.
- Ribadisci chi sei o la base e la mission del tuo progetto web.
Blogger di argomento simile al tuo possono essercene tanti, ma cosa ti rende unica? - Elenca come è possibile collaborare con te (post sponsorizzati? Format esclusivi frutto della tua creatività? Contenuti crossmediali? Blog tour? Servizi fotografici? [posso andare avanti all’infinito].
- Accanto ad ogni modalità, indica i possibili vantaggi per il partner (es. posso inserirti nel mio piano editoriale per portare autorevolezza e traffico al tuo sito web…)
- Inserisci CTA sia per contattarti che per una call conoscitiva (le migliori idee vengono parlando)
- Può essere utile inserire i nomi dei partner con i quali hai collaborato e magari i link agli output migliori (NON tutti, i più significativi, ne bastano tre);
- Sei stata citata in testate o magazine autorevoli? questo è il luogo adatto per ribadirlo.
- Se opportuno nel tuo caso, puoi inserire uno slider di recensioni di altri partner.
Quando la pagina collaborazioni non serve
Va da sé che, se le collaborazioni con terzi non sono parte del tuo modello di content-business, una pagina collaborazioni tanto più se nel main menu du navigazione, non serve.
Tuttavia è anche possibile (e a volte intelligente) inserire uno spazio apposito per le collaborazioni nella pagina about, soprattutto se sintetica, chiara e asciutta.
Se il metodo con il quale vuoi collaborare con nuovi partner è solo uno, se preferisci inserire un modulo di contatto generico perché anche a te non è ancora ben chiaro come potrebbe svilupparsi il tuo modello di collaborazioni, usare bene gli spazi della pagina about è molto meglio che appesantire la navigazione con una pagina… concettualmente quasi vuota.
Indicami nei commenti i tuoi dubbi sulla pagina collaborazioni, ti risponderò prestissimo!
2 Comments
-
-
Sabrina - In My Suitcase
Ciao Katia, che bello averti tra i miei lettori e nella mia casa! Benvenuta!
Su un piano di navigazione e su un piano SEO, dividere l’about dalle collaborazioni è la scelta migliore, ma poi è importante collegarle bene le une alle altre con CTA e link interni.
Si tratta di pagine importantissime quindi i testi e microtesti sono fondamentali!
Il libro partirà oggi, ti manderò via e-mail il link di tracciamento del pacco e… speriamo arrivi per Natale 😉
-
Katia
Sabriba, Ti ho scoperto da poco e ho voluto iniziare a “provarti” ordinando il tuo libro!
ho un travel blog che da personale si sta trasformando in professionale. e’ arrivato il momento di cambiare un pò di cose esto raccogliendo informazioni e dritte per riscrivere la mia “about me” e “collaborazioni”. ho due domande a riguardo:
1. tenere separato “about me” e “collaborazioni” è meglio? in questo momento le ho separate!
2. arrivo da un percorso di personal branding e sono arrivata al punto di avere due clienti con i quali voglio collaborare: i lettori che mi seguono (mi propongo come travel designer e utilizzo il blog per ispirarli) e le aziende (mi propongo come copywriter e travel blog). Come imposto la pagina statica delle collaborazioni? due pagine diverse? posso metterle insieme?
a presto!