Costruire una community attraverso il tuo blog, sarà mai possibile?
Beh, per me, blogger della prima guardia che dal blog ha creato la sua attività Full Time (e se vuoi, in questo manuale ti do delle dritte per fare altrettanto), la domanda appare retorica.
Alla luce del fatto che il concetto stesso di community online è partito dai blog, nei primi anni 2000, la risposta è OVVIAMENTE Sì;
Solo che, se prima che i social media arrivassero nelle nostre vite, la community intorno ai blog era una sorta di forum interattivo con commenti, opinioni, approfondimenti e a volte anche critiche, quando tutte queste pratiche si sono spostate sui social, il blog si è dovuto evolvere.
E come si crea, oggi, una community intorno ad un blog, anche intorno al tuo?
Ne parlo in modo approfondito in questo post e ti do delle dritte per
- fidelizzare i lettori e le lettrici,
- farli tornare sul tuo blog
- farli interagire con i tuoi blog post
- farli venire da te quando vogliono leggere o parlare di un dato argomento (il tuo segmento narrativo e eventuale sotto nicchia)
- far sì che i tuoi lettori ti seguano anche in altre zone virtuali esclusive
- come fare tutto questo anche se con i social non ci vai tanto tanto d’accordo (caratteristica condivisa da 3/4 dei miei coachee).
Puoi anche ascoltare i contenuti di questo articolo, in questo episodio del mio podcast, che ti consiglio di seguire.
Crea contenuti aggreganti
La base di una community attiva è la creazione di contenuti che risuonino con le esigenze e gli interessi del tuo pubblico ideale. Tuttavia, non basta scrivere articoli informativi; devi offrire esperienze che trasformino i lettori in partecipanti attivi, ed è per questo che avere un buon piano editoriale ti permette di trasformare il pubblico che cerca informazioni su un tema che tratti in pubblico che vuole approfondire il modo in cui tu lo tratti.
Questo passaggio, tra semplice scrittura SEO a Strategia Narrativa, è quello che demarca la distanza tra un blog che ha molto traffico e un blog che dà molte soddisfazioni (i.e., una community attiva, lettori che tornano, lettori che acquistano i tuoi prodotti e che si iscrivono alle tue iniziative).
Cosa vuole dire creare contenuti aggreganti?
Se i contenuti informativi sono quelli che portano traffico interessato ad un’informazione, i contenuti aggreganti sono quelli che portano le persone a voler interagire con il contenuto dopo averlo letto.
Soprattutto, un contenuto aggregante aiuta i lettori a empatizzare, immedesimarsi con te che scrivi oppure, in modo speculare, a sentirsi capiti, compresi.
Proprio per questo è importante non limitarci ad inserire in un piano editoriale solo titolo informazionali, ma anche titoli di opinione e approfondimento, in cui diciamo la nostra sul nostro settore ma, soprattutto, chiediamo l’opinione, in merito, dei nostri lettori e lettrici.
I migliori esempi di contenuti aggreganti sono
- gli articoli di opinione
- gli articoli di esperienza
- gli articoli user generated, cioè nati da altri commenti, opinioni, esperienze condivise dai tuoi lettori sul blog o sulle altre piattaforme web che utilizzi per interagire.
Leggi anche “Il Fattore umano nella creator economy”
Invita i tuoi lettori a commentare i tuoi articoli
A volte creare contenuti aggreganti di per sé potrebbe non bastare; mentre sui social ormai le persone sono abituate a interagire, non sempre come vorremmo, ma almeno avviene, un blog è percepito come uno spazio più privato, con delle regole decise dal padrone di casa… come è giusto che sia.
Tuttavia, nei nostri articoli, non dimentichiamo mai di inserire una call to action (CTA) che inviti le persone a dare una loro opinione/condividere una loro esperienza, facendo sentire lo spazio un luogo accogliente e condiviso.
Leggi anche “Aumentare i commenti al tuo blog in poche semplicissime mosse”
Consiglio cui forse non hai mai pensato: dai commenti, alla newsletter
Ogni volta che rispondi ad un commento sul blog, inserisci una Call to Action per l’iscrizione alla tua newsletter.
Ad esempio “Grazie per il tuo punto di vista […]; mi piacerebbe parlare più spesso con te di questi temi, non perdiamoci di vista, iscriviti alla mia newsletter/al mio gruppo telegram/ al mio webinar gratuito…”.
Offri esclusività
Sono sempre di più i blog, soprattutto quelli che hanno raggiunto degli ottimi risultati negli anni in termini di traffico da organico, a creare una sezione di contenuti riservati.
Ora, io che con i blogger ho a che fare da anni e anni, so quale enorme cuore e generosità senza limiti sia racchiusa nelle vostre casse toraciche; ogni blogger nasce con la voglia di divulgare, diffondere, donare donare e ancora donare contenuti gratuiti e validi.
Continua a farlo, è giusto, è bello, ha senso.
Eppure, se sei blogger da un po’ lo sai, ci sono contenuti e contenuti; alcuni sono per noi davvero super impegnativi da scrivere, alcuni articoli richiedono ore e ore di ricerche che nessuna intelligenza artificiale è ancora mai riuscita a sostituire.
Soprattutto, se gestiamo il nostro blog come liberi professionisti che vogliono divulgare informazioni a possibili clienti, corriamo il rischio d’impresa di
- regalare contenuti ai competitor
- regalare contenuti alle Intelligenze Artificiali
- regalare troppo ai nostri possibili clienti (eh, lo so, troppi blogger lì fuori sono davvero troppo, troppo, troppo generosi).
Dunque, valutare l’ipotesi di creare un’area riservata – anche a pagamento – cui solo la tua community ha accesso può essere non tanto un gesto escludente, ma un modo per tenere stretti i sostenitori più fedeli.
Crea e alimenta la tua newsletter
Per molti anni, dopo la nascita delle communiy social, noi blogger ci siamo per un po’ dimenticati della newsletter.
Poi, un giorno, i social hanno iniziato a cambiare algoritmo ogni 15 giorni, i profili ad andare persi e/o hackerati, nelle sole piattaforme online che non hanno un’assistenza decente, insomma, abbiamo capito che affidare il potere prezioso delle nostre community e il lavoro di anni per costruirle solo ai social poteva essere rischioso.
E oggi più che mai, i creator amano le newsletter come i lettori tornano ad amare il poterle ricevere.
Una newsletter è uno degli strumenti più efficaci per costruire una community intorno al tuo blog. A differenza dei social media, le email ti permettono di comunicare direttamente con il tuo pubblico senza interferenze algoritmiche.
Se vuoi dei consigli mirati per creare la tua newsletter, dalla piattaforma più conveniente al piano editoriale, passando per la migliore strategia per raccogliere iscritti, ho creato una guida perfetta per te.
La trovi qui!
Conversazioni bidirezionali – Incoraggia le risposte
Uno dei tanti consigli che do nella mia guida per arrivare dalla mail al cuore dei lettori, è di invitare i tuoi iscritti a darti un parere, un feedback, un’opinione, rispondendo alla newsletter stessa.
In questo modo la tua newsletter si trasformerà da strumento di marketing a canale comunicativo con i tuoi lettori e lettrici.
NB: io, quando rispondete alla mia newsletter, VOLO! Mi sembra di fare una piccola corrispondenza privata con voi, sui temi che ci stanno a cuore, come mondo digitale, benessere all’epoca della creator economy, viaggi fatti con attenzione e politiche territoriali dei luoghi che visitiamo a che abitiamo.
Non mi dire che non sei ancora iscritta!
Ovviamente, dedica tempo alla community
Alimentare una community richiede tempo; se decidiamo di volerne creare ed alimentare una intorno al nostro blog, vuol dire sapere di dover dedicare tempo e risorse alle risposte ai commenti, alle risposte della newsletter, ai contenuti aggreganti e a eventuali chat e gruppi su piattaforme esterne.
Come dico sempre in coaching, puoi fare tutto, ma non devi fare tutto. Periodicamente rivaluta e ribilancia le tue proriotà.
Dedichi tempo ad uno o più social che non ti danno più la soddisfazione di un tempo (o che non te ne ha mai data?)? Valuta se investire tutto o parte di quel tempo e energie per alimentare le tue community intorno al tuo blog.
Un digital decluttering può essere utile per dedicare tempo alle cose realmente utili.
Eventi online e offline
L’ho scritto nella guida al successo di un blog piccolo: organizzare degli eventi anche offline, anche piccoli, in librerie indipendenti o spazio di aggregazione sociale, è un modo ottimo per far sì che il tuo blog abbia un volto, e una missione con una voce chiara.
Se non vuoi o non puoi ancora creare qualcosa in presenza, c’è sempre il web, con degli incontri periodici da fare con i tuoi iscritti al tuo canale Telegram, ai membri sostenitori dei tuoi contenuti riservati, agli iscritti alla tua newsletter.
All’inizio possono essere eventi gratuiti, oppure restare gratuiti per sempre, soprattutto se aperti a chi sostiene già, economicamente, il tuo progetto;
e sappi che non devono essere necessariamente degli incontri super tecnici, che ti richiedono ore e ore di preparazione; possono essere anche degli incontri informali per parlare del topic che sta a cuore a te e ai tuoi lettori.
Collabora con i membri della community
Spesso nelle nostre community ci sono persone super preparate in merito al nostro segmento narrativo, che possono dare interessanti punti di vista, expertise e contributi al nostri blog.
Creare dei contenuti che valorizzino i membri della tua community è un bel premio, un modo per far capire che la tua casa online ha stanze e spazi per contributi validi e sa mettere in luce anche altre persone.
Alcune idee per collaborare con i tuoi membri
- articoli – interviste ai membri della community
- articoli scritti da membri della community
- articoli che raccolgono opinioni e commenti e punti di vista di più membri della community
- articoli nati dai dati di un sondaggio che proponi alla tua community
Hai già messo in pratica alcune di queste strategie? Sei soddisfatta del risultati?
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