Come non farsi prendere dalla tristezza post vacanze

Ci sono molte, moltissime persone che attendono con ansia la fine dell’estate, l’arrivo del frescolino di settembre, dell’autunno e persino del freddo invernale, ma oggi non è di questa GRAVISSIMA patologia che ci occuperemo.

Oggi ci occupiamo di quelle persone drammaticamente normali che già hanno nostalgia dei vestitini leggeri, dei capelli spettinati dal vento e dalla salsedine eppure sempre perfetti, del vento caldo sulla spalla, della libertà di uscire di casa senza make-up e dei bellissimi sandaletti dell’estate.

Io, che al di sotto dei 25 gradi affronto la morte clinica e che l’inverno non lo vivo, lo combatto, ho dei piccoli trucchetti per rendere le settimane di transizione tra estate ed autunno meno crudeli.

Ora le consiglio anche a te:

1- Prenota un viaggio autunnale

foliage_viaggio autunno

Ci sono miriadi di soluzioni di week end getaway molto economici verso destinazioni bellissime in autunno; non sarà come attendere i 10 giorni di ferie ad agosto per fare “ferie lunghe”, concetto che per i freelance a partita iva non esiste, ma forse sarà anche meglio.

Potresti innamorarti del concetto salvifico di viaggetto autunnale e farlo tuo per gli anni a venire, tanto da aspettarlo persino con più entusiasmo delle vacanze estive.

Per me, ormai, prenotare un viaggio nei mesi di settembre-ottobre-novebre è una tappa imperdibile e bella dei miei ritmi circadiani annuali.

2 – Prenota un viaggio che prolunghi l’estate

illetes_maiorca_posti per prolungare l'estate
Illetes, Maiorca

Qualche giorno fa ho scritto di 5 destinazioni estere vicine all’Italia e facili da raggiungere tramite aerei diretti nelle quali c’è ancora uno scampolo d’estate cui potersi aggrappare per prolungare un po’ la leggerezza della stagione più calda.

Anche solo per un weekend, sentire il sole come quando era agosto rinvigorirà se non lo spirito almeno l’abbronzatura.

3 – Fissa dei buoni propositi per la qualità della tua vita

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C’è un fenomeno che trovo abbastanza triste, fin da quando l’ho osservato per la prima volta: molte, troppe persone vivono nell’attesa delle vacanze o del weekend.
Quando è così, vuol dire che qualcosa nella nostra vita va assolutamente cambiata!

Ma attenzione, non abbiate paura! Le rivoluzioni non devono per forza significare radere tutto al suolo e ripartire da zero con un nuovo lavoro, una nuova casa, un nuovo partner, una nuova nazione. Anzi, qui ti spiego anche perché non serve mollare il lavoro per viaggiare ed essere felici.

Leggi anche “Viaggi di settembre: dove andare per vivere bene tutto l’anno

Per cambiare la nostra vita basta cambiare alcuni piccoli (grandi) atteggiamenti.
Ti indico alcune rivoluzioni che miglioreranno la qualità della tua vita, anche quando non sei spalmata in spiaggia con un mojito (garantisco sui risultati):

  • Non dare disponibilità h24 sulle chat di lavoro. Ad un certo orario, disattivale. E con “disattivale” non voglio dire di dar loro meno peso, ma proprio di togliere le notifiche fino al giorno successivo;
  • Vale anche per le chat delle mamme, le chat del condominio, le chat del volontariato, insomma tutto quello che prevede un impegno mentale e un livello anche minimo di tossicità. Cerca di ricordare e interiorizzare che ogni giorno, dall’ora di fine del lavoro al giorno successivo SEI IN VACANZA;
  • Dismetti la lista dei doveri:
    iscriviti in palestra solo se ne hai davvero voglia, mettiti a dieta solo se serve davvero alla tua salute;
  • Fai qualcosa di nuovo:
    che cosa ci fa sentire “vivi” in estate? I luoghi nuovi che vediamo, le persone nuove che conosciamo, le bibite nuove che assaggiamo, i vestiti nuovi, l’avventura. Non interrompere il cerchio magico delle novità! Fai qualcosa di nuovo, ad esempio fai un abbonamento a teatro!

La felicità è fatta di dettagli. E questi non sono dettagli di poco conto: quando non possiamo cambiare la realtà, possiamo cambiare il nostro modo di viverla e, credimi, questi che ti ho elencato sono atti rivoluzionari per la qualità della tua vita e per sentirti sempre un po’ di quella leggerezza che settembre vuol portarsi via con sé.

Anche tu sei vittima del september blues? Che cosa fai per combatterlo?

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