Quali sono le Call to action, cioè gli inviti all’azione, da fare nei blog post e a che cosa servono davvero.
Le call to action sono ormai argomento molto diffuso sui social e in particolare su Instagram, ma mi raccomando amiche e amici blogger, non dimentichiamo che le strategie di CTA efficaci nascono proprio dal blogging ed è qui che si evolvono.
In sette punti ti indicherò come fare call to action davvero utili al lettore ma soprattutto a te che scrivi, quindi seguimi fino in fondo e prendi qualche appuntino sul telefono (ad esempio, al paragrafo 3 vedrai come una certa CTA può persino raddoppiare il tempo di permanenza di un lettore sul tuo blog).
Insomma, ti do anche esempi di call to action davvero utili in generale.
Se vuoi puoi ascoltare i contenuti di questo articolo in questo episodio del mio podcast CONTENT-e noi
Capiamo prima di tutto che cosa sono le Call to action (invito all’azione), come inserirle nei nostri blog post; per ognuna delle 7 seguenti CTA utili da inserire nei tuoi articoli del blog, ti spiego anche per cosa sono davvero utili, tra indicizzazione e conversioni.
Che cosa è una CTA?
La Call to Action o invito all’azione è l’atto di chiedere ad un nostro lettore di fare qualcosa di specifico, mentre legge. Ad esempio chiedere di fare un click, di acquistare un prodotto, di commentare un post ecc.
Spesso i content creator, sia su Instagram che sui blog, dimenticano una cosa importante, cioè che i lettori fanno delle azioni se l’azione in questione è di loro reale interesse e non certo solo se è utile al padrone di casa, blogger o instagrammer che sia.
Per cui, se io scrivo “seguimi anche sui social” è un invito all’azione. Ma sarà un’azione che difficilmente un lettore farà finché non gli faremo vedere il reale vantaggio del compiere quell’azione.
Vediamo sette esempi di call to action e azioni da chiedere ai nostri lettori che sono utilissime per noi blogger e come farle diventare utili anche per i nostri lettori.
1 – Il Leggi fino alla fine, deve essere uno scambio di favori
Prima CTA che molti blogger ignorano ma che è importantissima.
Se abbiamo scritto un post così bene che si è indicizzato su Google e abbiamo attirato tramite l’anteprima il lettore sul nostro articolo, non possiamo permetterci di perdere quel lettore dopo poche righe.
Per questo dobbiamo promettere che leggendo fino alla fine, il lettore avrà la risposta che cerca.
E poi, mi raccomando, quelle risposte le dobbiamo dare per davvero, altrimenti l’indice di rimbalzo e la penalizzazione da parte di Google saranno dietro l’angolo.
Ad esempio, in questo post la mia prima CTA è stata “In sette punti ti indicherò come fare call to action davvero utili, al lettore ma soprattutto a te che scrivi, quindi seguimi fino in fondo e prendi qualche appuntino sul telefono”.
In pratica, prima di dirti di fare qualcosa e suggerirti come farla, ti ho spiegato perché.
2 – Invito a… saltare i paragrafi
Se ci fai caso, l’ho fatto anche io con te nel paragrafo introduttivo subito dopo la prima CTA: ti ho anticipato che andando al paragrafo 3 ti avrei detto qualcosa che ti è utile al 100%, insomma, ti ho invitato a saltare i paragrafi per andare direttamente al punto forte.
Perché l’ho fatto?
Perché i motori di ricerca “intercettano” lo scroll, perché dopo aver letto il paragrafo 3 tornerai a leggere gli altri e resterai più a lungo sull’articolo.
Insomma, mi hai abbassato l’indice di rimbalzo e sei rimasto più a lungo sull’articolo, usufruendone in modo prolungato e approfondito.
Che cosa ci guadagni tu che leggi?
Oltre alla informazioni che ti sto regalando, ci guadagni il permesso e la libertà di muoverti in questo contenuto come vuoi.
Invitandoti a saltare i paragrafi è come se ti dicessi “sei a casa tua, fai come ti pare, prendi quello che ti è più utile”.
Fallo anche tu, il più spesso possibile, nei tuoi blog post.
3 – “Potrebbe interessarti anche”… ma solo se fatto bene
Siamo orami abituati a dover inserire dei link in terni perchè sappiamo essere le basi della SEO (ma proprio le basi terra terra). Se però non impariamo le altezze, rischiamo di fare degli errori.
Quando mettiamo dei link ad altri articoli dobbiamo essere certe che questi link siano davvero un approfondimento utile a chi legge il tuo articolo in un determinato momento. Altrimenti rischiano di essere link inutili e non cliccati.
Proprio oggi ho parlato di questo argomento, cioè dell’importanza di inserire link pertinenti, in una delle live settimanali sul blogging della community Blogger in Lingua Italiana (community di 700 persone aperta a chiunque abbia un blog). Entra anche tu se ti va di crescere con tante piccole chicche e attività.
Off topic, ma neanche tanto: Se hai bisogno di una consulenza personalizzata sulla scrittura SEO e sull’indicizzazione,
scrivimi pure 🙂
4 – Invito all’acquisto
Molti blogger hanno anche un e-shop nel quale vendono prodotti e servizi o delle affiliazioni. In questi casi, inserire delle CTA che invitano all’acquisto è utile anche in termini di guadagno e fatturato. Ovviamente, con un piano editoriale strategico orientato alle conversioni, le CTA di tipo commerciale sono più efficaci, come lo è anche la scrittura persuasiva.
Se vuoi, qui puoi leggere dei consigli su come scrivere per vendere.
5 – Invita i lettori a contattarti… ma dai loro un motivo
Questo vale sia per le CTA nei post che per la pagina contatti del blog. Quando indichiamo alle persone l’azione di contattarci, diamo anche qualche piccola indicazione sul motivo o sui motivi per cui farlo. Come ho fatto io a fine paragrafo 3, per intenderci.
Questo serve sia per aumentare la possibilità che effettivamente tu venga contattata ma anche per aumentare il tempo permanenza sull’articolo.
Se ti serve, qui indico tante piccole azioni utili per diminuire l’indice di rimbalzo e far restare le persone più a lungo sul tuo blog.
6 – Commenta questo post non basta a far commentare il post
Anche in questo caso, quando a fine articoli diciamo “commenta questo post” serve dare una motivazione.
La CTA dei commenti porta fare un’azione importantissima per la tua community e per la tua autorevolezza online.
Le CTA sul blog ormai funzionano come quelle su Instagram: chiedi ai tuoi lettori che cosa ne pensano, se hanno consigli da aggiungere a quello che hai detto tu, se sono tutti e tutte d’accordo, chiedi loro di raccontare la loro esperienza odo farti domande sull’argomento.
7 – Seguimi sui social! Sì, ma spiega il tuo valore aggiunto
Ultima importante CTA, indispensabile soprattutto se vogliamo portare i lettori sui social così da rimandarli sul blog dai social quando scriveremo nuovi post e farli diventare lettori abituali e traffico di ritorno.
Come dicevo in apertura, dobbiamo far sì che il lettore senta di ricevere un valore aggiunto se fa un’azione da noi indicata.
Nella fattispecie, perché dovrebbe seguirti sui social?
Devi dargli, quando puoi, una spiegazione.
Ad esempio, se sei qui forse sei un blogger, allora io ti dico che su Instagram faccio giornalmente storie e post in cui do tanti consigli utili proprio per chi vuole lavorare con un blog, e faccio molti freebie con contenuti di crescita gratuiti. E su Instagram possiamo interagire con molta più facilità.
Non è solo un esempio, è anche la verità, per cui seguimi e non te ne pentirai!
Ultimo ovvio consiglio: non dobbiamo sempre e per forza inserire tutte queste CTA in un unico post, ma distribuirle di volta in volta a seconda di quello che vogliamo ricevere e che possiamo dare.
L’importante è riflettere sempre sul fatto che l’invito all’azione è un passo importante nei nostri blog e non devono essere messi lì a caso.
Grazie per avermi letta e non perdiamoci di vista!
Nicoletta - Viaggiatori per Caso
Ciao Sabrina hai perfettamente ragione, la regola numero uno per una CTA dovrebbe essere sempre mettersi nella testa dell’utente e chiederci perchè dovrebbe fare una determinata azione!