Avere un travel blog è bello per tanti motivi (molti dei quali riassunti in questo post).
Una delle cose più interessanti sta nel fatto che non si smette mai di imparare e, da un giorno all’altro, metti in pratica piccole tecniche che apprendi anche da altri blog che ti fanno triplicare le visite giornaliere e quindi anche la possibilità di poter guadagnare dal tuo blog.
Premessa 1: sono accorgimenti e attività che portano via tempo, quindi è il caso di farle solo se ti divertono e le trovi interessanti (io le ho adorate e amo farle ormai come passatempo quando non scrivo nuovi pezzi e non lavoro).
Premessa 2: ovviamente in questo post si danno già per scontate pratiche basilari come un buon plug in per il SEO e una buona impostazione dello stesso e la validità dei contenuti, che sono le due conditio sine qua non per una buona crescita delle visualizzazioni.
(se vuoi scoprire di più sugli aspetti tecnici e i metodi di scrittura per la crescita di un blog, contattami per una consulenza privata e mirata – sabrina.barbante[at]virgilio.it)
Pronte? Partiamo!
#1 – Unirsi a gruppi fb di e per travel blogger (e seguirne le attività)
Ci sono diversi gruppi Facebook molto utili alle (e ai) blogger.
Uno di questi è stato creato ed è gestito proprio da me, insieme a Eugenia Nazarova, blogger che si occupa di marketing.
Il gruppo si chiama Blog in Lingua Italiana ; qui si possono trovare consigli sull’attività di blogger e ogni tre giorni partono thread per promuovere i propri blog e crescere sui social.
Attenzione però: postare un proprio articolo senza che sia partito un thread apposito non è consentito altrimenti il gruppo diventerebbe un immagazzinatore di spam auto promozionali che renderebbero tutto meno interessante.
Il gioco consiste nel leggere altri blog e far leggere e commentare il tuo.
#1.2 – leggere, commentare e condividere le cose interessanti scritte da altre e altri.
Non è solo una questione di generosità ma di studio di contenuti che possono essere interessanti per non parlare della possibilità di avere commenti e consigli da ‘colleghe’ (e colleghi).
#2 – Scova e usa gli aggregatori che ti portano traffico!
Spesso perdiamo tanto tempo sui social sbagliati, che portano vanity metrics a gogo ma poco traffico (sì, parlo proprio di Instagram :-I) e ignoriamo che esistono dei social e degli aggregatori fatti invece proprio per i blog.
Ad esempio, tempo fa ho letto un interessante articolo su come e quali social usare per aumentare il traffico in maniera qualitativamente valida, ovvero con lettori davvero interessati agli argomenti di ogni articolo. StumpleUpon è stato una rivelazione!
Per ogni articolo condiviso è importante scegliere bene le parole chiave e aggiunge ai propri preferiti articoli simili. All’inizio sarà solo un modo per leggere dei contenuti di qualità (sono sincera, ‘Stumblo’ articoli dalla rete da due settimane, in maniera costante, e non mi è mai capitato che il sistema mi abbia proposto un articolo non interessante per me).
Nel giro di due settimane però ho notato che tra i referral delle visite al mio blog, StumbleUpon è salito molto velocemente (per sapere come conoscere i referrals, cioè i siti che ti portano traffico e da dove vengono i tuoi lettori, leggi questo post).
Where’s your next #trip and what do you suggest me? (#travelbloggers are invited to post me some article, thx) 😉 Una foto pubblicata da sabrina (@in_my_suitcase) in data:
#3 – Usa Pinterest
A proposito di aggregatori, non dimenticare mai l’utilità di Pinterest, il solo “social-non social” che nel tempo non ha mai cambiato fortemente metriche e algoritmi e che è fatto proprio per condividere contenuti utili presenti sul web.
Per ogni articolo, crea una grafica verticale usando Canva o App come Spark Post e condividila su Pinterest, rimandando così al tuo blog.
6 Comments
-
-
daniele j. ermes
Ciao Sabrina, articolo interessante.
Ho dato un’occhiata ad alcuni dei circuiti proposti e dopo aver letto alcune regole sono scettico su alcuni di essi (non su tutti).
Mi chiedo: vogliamo davvero un web dove ai primi posti di un motore di ricerca ci siano post che ricevono un posizionamento migliore in virtù di interazioni artefatte, generate dall’adesione a regole di un circuito? oppure vogliamo che Google o chi per lui ci restituisca articoli con un REALE VALORE per chi li cerca?
Mi chiedo se invece che perdere troppo tempo in certi circuiti a leggere e poi commentare forzatamente qualche post solo per avere lo stesso in cambio, non sarebbe meglio investire le proprie risorse nella creazione di un brand, in una ricerca di parole chiave più affinata, nella scrittura di blog post di livello oppure nella creazione di contenuti di qualità per il proprio blog.
Tutto questo mi ricorda da vicino, fin troppo, il mondo della musica dove negli ultimi 10 anni le band passano più tempo davanti ai social preoccupandosi di alzare il numerino magico che in sala prove a forgiare e affinare un sound personale per poi presentarsi davanti a un pubblico o incidere un disco che sappia resistere alla prova del tempo.
Prendila come una riflessione di uno che ha da poco aperto un suo travel blog per puro diletto personale e senza nessuna pretesa di farne una professione.
Buon viaggio
-
Anna
Ciao Sabrina, complimenti per questo tuo articolo, sicuramente d’aiuto per chi come me muove i primissimi passi nel mondo dei blog.
Vorrei chiederti, per cortesia, il link di Travel Blog Mega Share. Grazie.