Come creare un travel blog partendo da zero

Creare un travel blog da zero e magari fare in maniera tale che abbia subito traffico e porti visibilità a te e ai tuoi contenuti: è possibile, è (relativamente) semplice e ti dico come fare.

Ti piace viaggiare? (se sei su questa pagina, probabilmente sì).
Ti piace scrivere?
Sei disposta (o disposto) a studiare, leggere, aggiornarti per migliorare il tuo modo di scrivere (e anche di viaggiare)?

Se hai risposto sì a tutte e tre queste domande, forse hai intenzione di creare un travel blog e saresti potenzialmente una ottima travel blogger.

Perché la premessa è a mio avviso, e sulla base dei miei dieci anni di esperienza, proprio questa: quanto ami raccontare e ri-raccontare i tuoi viaggi e imparare, imparare, imparare sempre di più è determinante e una delle cose che amo di più dell’attività di Travelblogger.

blog

Adesso ti do, se ti va, qualche dritta su come creare da zero un Blog Travel che abbia

  • da subito un discreto traffico (che diventerà un ottimo traffico se sei constante),
  • buoni contenuti,
  • una bella grafica,
  • un potenziale di crescita che lo porti anche, un giorno e se ne avrai voglia, a farlo diventare un lavoro.

Comunque nella mia sezione Blogging do sempre e costantemente consigli su come far crescere un blog e, se vuoi, farlo diventare un lavoro, quindi non perdiamoci di vista!

Pronti, via, step numero

#1 . Acquista uno spazio tutto tuo 

creare un blog da zero - sabrina al computer

Se devi creare un blog travel da zero, ma proprio zero zero, ti serve un domanio, uno spazio tutto tuo per costruire tutto.
Ti serve insomma una casa da arredare.

Prima di entrare a casa, però, devi trovare un buon palazzo o condominio e per questo ti serve un Hosting.

Io sono da anni cliente netson , ma ultimamente sto consigliando molto Siteground (con Siteground ieri, con una mia corsista, abbiamo creato un blog in appena un’ora e lei era davvero molto felice).

Se hai bisogno di una mano nella creazione del tuo blog da zero, contattami, anche su WhatsApp

Dopo l’hosting, acquisterai anche il dominio (www.qualcosa.com/org ecc). L’acquisto va rinnovato su base annuale e l’hosting può costare da 20 a 150 euro a seconda della piattaforma e delle offerte.

Con Siteground per il primo anno il dominio è gratuito e tu spenderai solo 87 euro per avere il tuo blog pronto in pochi click e senza attesa.

Per il pannello di amministrazione, per gestire il tuo blog appena creato in piena libertà, WordPress è la soluzione migliore.

Attraverso wordpress infatti puoi utilizzare tantissimi template pre-impostati ma personalizzabili. Io ne ho usati diversi; adesso uso ColorMag by ThemeGrill, un po’più complesso della media, ma consente una miriade di diverse impostazioni.

Ci ho messo un pomeriggio intero per comprendere il posizionamento ideale di widget e i plug in più adatti per la grafica, ma adesso posso dire che è il migliore nel quale mi sia mai imbattuta.

Se vuoi che ti guidi anche nel capirci qualcosa su plugin, widget, template, bussa alla mia porta  e nel giro di una consulenza tutto ti sarà chiaro e cristallino.

come diventare blogger famosa

#2 . Attenti al nome

Le dinamiche del naming, soprattutto nel mutevole mondo del web, cambiano spesso per cui se 10 anni fa era importante suggerire nel nome di un travel blog qualcosa che rimandasse al mondo dei viaggi (motivo per cui è nata una sfilza di nomi come TravelBaby, TravelGirl, TravelFit ecc.), oggi, che la base del traffico viene da Google, il nome ha un’importanza sopratutto in termini di personal branding.

Io ti consiglio di scegliere un nome che sia facile da ricordare, facile da pronunciare (ovviamente per il tuo target), facile da trasformare in un hashtag, per usarlo anche nelle tue comunicazioni sui social.

#2.1 E la url? Fai attenzione!!

creare un travel blog da zero

Non sempre url e nome corrispondono, e va bene così.
Il nome del tuo blog può cambiare mille volte, anche a seconda di eventuali rebranding che farai nel tempo, mentre la url è sempre la stessa.

Se adesso scrivi di viaggi con bambini piccoli e chiamatai il tuo blog Viaggi con Bambini, e scegli la url www.viaggiperbambini.it tra 10 anni, quando i tuoi figli saranno adolescenti e dovrai fare un rebranding, avrai seri problemi. Infatti il nome del blog lo potrai cambiare, insieme alle grafiche e tutto il resto, ma l’indirizzo sarà sempre e per sempre viaggiperbambini.it. 
Consiglio: scegli come url il tuo nome. Quello è la sola cosa che non cambia mai, a meno che tu non entri in un programma di protezione per collaboratori di giustizia, ma allora avresti ben altre beghe da risolvere.
Se il blog funziona bene nel tempo, il progetto sarà sempre più legato a te come persona più che al blog travel puro.

Nelle mie consulenze a blogger e wanna-be blogger, nonché nella community In My Suitcase Club, mi soffermo sempre molto su quanto un blog sia sempre fortemente legato alla personalità del blogger, e tanto più un blog ha successo tanto è maggiore l’importanza e la “presenza” di chi ci sta dietro.  

#3 . nicchia sì, nicchia no

come lavorare con un blog

Molte e molti blogger professionisti insistono molto su questa faccenda della nicchia: scegliere una categoria macro (viaggi) e poi una sotto categoria più limitata (quindi anche limitante) per attirare un pubblico settorializzato nel mare magnum del web. La nicchia potrebbe essere, per intenderci
– mamme che viaggiano con i figli/senza figli
– gay travel
– solo travel
– fashion travel/street market travel/
– local travel (focus su un paese/continente ecc)
– weekend travels
e così via all’infinito.

(Qui ho scritto qualcosa su come scegliere la giusta nicchia per un blog).

Tuttavia, anche questa è un’idea ormai antica.
Perché 9 lettori su 10 ci troveranno sulla base di come noi scriviamo i nostri articoli (cioè rispettando le regole di SEO e intenti di ricerca e altri piccoli trucchetti che ti posso spiegare in una consulenza concentrata solo sul tuo progetto (contattami se vuoi scrivendo a sabrina.barbante[at]virgilio.it )

Più importante della nicchia è il tuo posizionamento, che dovrai dichiarare bene, insieme alla tua mission e vision nella barra laterale del tuo blog. Sarà quella a iniziare a definire il tuo valore aggiunto agli occhi dei tuoi lettori!

#4 . Contenuti di qualità e in linea con il tema del blog

Ora che hai un hosting (quindi il tuo www.piùbelblogdelmondo.it/org/come), una bella grafica scelta dai template, un bel nome e il tuo argomento, inizia a scrivere articoli di qualità.
Che cosa vuol dire articoli di qualità?
Eh, mica facile, ma dall’esperienza e dai corsi fatti posso dirti che alcune cose sono importanti:

  •  il contenuto deve rispettare quello che prometti nel titolo (se il titolo è: ‘cose belle che ho fatto a Melbourne’, non è carino poi scrivere un intero articolo sul tuo viaggio in genere, sulle ore di volo, su che cosa hai mangiato e riempirlo di foto del tuo shopping.
    Per carità, io sono dell’idea che sul tuo blog puoi  e devi scrivere quello che ti pare, ma l’incoerenza tra titolo e contenuto porta il lettore ad abbandonare subito la pagina e magari non tornare più a trovarti. Ed è un peccato.
    Il mio consiglio è
    – o scrivi il titolo, fai un elenco puntato delle cose di cui parlare e far sì che siano coerenti con il titolo stesso e poi procedere alla stesura
    – o scrivi il pezzo guidata dai tuoi ricordi ed emozioni e dare un titolo alla fine, che rispecchi davvero il main focus del pezzo
  • Rileggi più volte, magari anche il giorno dopo.
  • Leggi molti altri blog e trai spunto. Un blogger studia così.
  • Prendi spunto dalle riviste degli aerei (per me sono amata e inesauribile fonte di idee per temi, grafica, ecc).
  • Se ti viene in mente un articolo o un titolo quando non sei al computer o quando non puoi scrivere perché impegnata in altro, prendi nota, ma fallo sempre sullo stesso supporto, che si tratti di note del callulare, di quadernetto o fazzoletto per il naso, l’importante è che il tuo contenitore di idee volanti sia sempre quello.

Ricorda sempre che per scrivere contenuti di qualità devi scrivere per gli altri (cioè per accontentare almeno una delle milioni di ricerche che le persone fanno ogni giorno sui motori di ricerca) ma metterci anche una parte di te.

E poi è importante studiare

Ora che hai il tuo blog, se vuoi che cresca, sia letto da molte persone, ti faccia diventare conosciuta nel tuo settore, porti collaborazioni, devi studiare.
Studiare i principi, le base e le altezze della scrittura SEO, la semiotica del web e le cose che portano i lettori a cercarti di nuovo dopo averti trovata per caso su Google, devi capire che cosa è e come funziona un piano editoriale strategico.

Io ti posso aiutare, in una consulenza one-shot, cioè in un unico appuntamento, o in un percorso più complesso e lungo.
Contattami e ti spiego tutto! sabrina.barbante[at]virgilio.it

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