Cosa è la scrittura SEO, come indicizzare ogni nuovo contenuto e come non fare andare via il lettore dopo che Google lo conduce a noi.
(A fine articolo, anche un video tutorial in cui spiego a voce come scrivere in ottica SEO)
Chi si affaccia al mondo della scrittura sul web e al web content marketing, ha di certo sentito parlare di scrittura SEO e della necessità del suo utilizzo per far emergere ogni nuovo contenuto nel word wild web.
In questo articolo ti indicherò che cosa bisogna fare per segnalare a Google con quali parole chiave vogliamo posizionare un nostro nuovo post e come fare per persuadere i motori di ricerca a mandarci molto più lettori.
Ma ti indicherò anche quali errori non fare nel mettere in atto queste regole, che sono un sussidio e non una gabbia alla tua creatività di content creator.
Cosa è la scrittura SEO e come si costruisce

SEO vuol dire Search Engine Optimization, cioè ottimizzazione per i motori di ricerca. Questo non vuol dire che scrivere in ottica seo sia un modo per accontentare gli algoritmi freddi e oscuri del colossi del web.
Infatti questi ultimi hanno perfezionato i loro algoritmi in base a quello che amano e preferiscono i lettori quindi, scrivendo in ottica seo noi di fatto scriviamo per i lettori.
E ai lettori si arriva tramite gli algoritmi dei motori di ricerca.
Ora che questo sillogismo ti ha reso meno antipatico lo sforzo che dovrai attuare per scrivere in ottica seo, ecco a te le regole base per farlo.
Come scrivere in ottica SEO

Per scrivere un articolo con buon potenziale indicizzativo devi prima di tutto scegliere una frase chiave.
Attenzione, un tempo si parlava di parola chiave o al massimo parola chiave “a coda lunga”, ma oggi scegliere un’intera frase chiave rende tutto più semplice perché tramite una frase gli algoritmi di Google e consorelle riescono ad intercettare meglio l’intento di ricerca reale del lettore.
La frase chiave è, per intenderci, quello che il tuo lettore digita su Google quando deve raggiungere un contenuto.
Quindi, quando stai per pubblicare o per scrivere un nuovo articolo, chiediti quale frase chiave userebbe il lettore ideale che potrebbe trarre beneficio dal tuo post (e già qui risulta chiaro che non scrivi per il motore di ricerca, ma pensando al lettore).
In questo articolo ti spiego come trovare le parole chiave giuste per il tuo articolo.
Cosa me ne faccio della parola/frase chiave, dopo averla scelta?

Una volta scelta la tua giusta frase chiave…
- Inseriscila nel titolo,
- inseriscila nel primo paragrafo,
- inseriscila qualche volta nel testo e nelle immagini.
In questo modo comunichi al motore di ricerca che non ti sei perso in digressioni e inutili fronzoli narrativi sulla tua biografia personale (errore che fanno buona parte dei blogger, e questo Google lo sa) ma che hai mantenuto quanto promesso nella scelta della chiave di ricerca, cioè ciò di cui ha bisogno chi legge il tuo articolo.
Faccio un esempio: se scrivi un post in cui parli delle proprietà benefiche della lavanda, ciò che cerca un lettore ideale di questo articolo è “benefici della lavanda”.
Quindi la tua chiave sarà “benefici della lavanda” e il tuo titolo
“Benefici della Lavanda: 5 proprietà di questa pianta speciale”.
Parole chiave nelle immagini e nella descrizione
Nel testo, inserisci anche delle immagini e cerca di nominarne qualcuna con la parola chiave.
Inserisci SEMPRE il testo alternativo, perché è ciò che leggono i reader degli ipovedenti e dei ciechi e Google premia i siti accessibili.
Leggi tutte altre regole SEO PRO
che difficilmente troverai sul web.

Fai restare i lettori il più a lungo possibile
I motori di ricerca non smettono di indicizzarci e premiarci solo con le parole chiave ma osservano il comportamento dei lettori per capire se diamo loro dei contenuti davvero utili e degli approfondimenti sensati.
Più a lungo i lettori restano, più il motore di ricerca ti riterrà autorevole e affidabile, portandoti, ad esempio, da una posizione 10 grazie alle parole chiave alla posizione 5 grazie all’indice di rimbalzo basso.
Qui ho scritto come far abbassare il più possibile il tuo indice di rimbalzo, cioè come far restare il lettore nella tua casa online il più a lungo possibile.
Rendi il testo ben leggibile e “arioso”

Qui ci viene incontro la grafica e la semiotica del web.
Un portale online viene letto in modo diverso rispetto ad un libro: sul web, da sempre, servono immagini, aria, spazio, tra un paragrafo e l’altro.
Accertati sempre che il testo sia graficamente gradevole perché questo fa la differenza tra un lettore che resta e uno che si stanca ancora prima di iniziare a leggere.
E fa anche la differenza tra un articolo indicizzato velocemente e uno che resta nelle retrovie.
Gli errori SEO da non fare

lo dico nelle consulenze e nelle live settimanali di In My Suitcase Club: attenzione a non seguire pedissequamente SEo Yoast (un plug in molto diffuso tra gli utenti di WordPress, che dà delle vere e proprie indicazioni sulle cose da fare sull’articolo per indicizzarlo).
L’errore più diffuso: inserire la parola chiave troppe volte anche quando nel testo proprio non scorre bene.
Questo è un atto manipolativo che Google intercetta e può essere inteso come “seo cattiva”, sulla quale ho scritto un approfondimento che ti invito a leggere.

Scopri i segreti della SEO e superali con la strategia narrativa, grazie a questo manuale.
Ricorda che la SEO non è solo legata agli articoli

Quando si parla di scrittura in ottica SEO, è fondamentale soffermarsi anche su altro, su qualcosa di cui nessuno parla e che io da anni approfondisco nelle coaching: la strategia narrativa. Cioè quello che accade da quando Google ti porta il lettore e “va via”, in poi.
Ma di questo ne parleremo presto in modo approfondito.
Intanto leggi nella sezione Blogging di questo blog tutti i miei consigli su come diventare un blogger PRO e seguimi su Instagram, perchè approfondisco spesso tutti gli argomenti che riguardano la scrittura sul web e sarà più facile farmi anche lì tutte le domande che vuoi.
Ricorda che se vuoi portare il tuo blog e la tua attività di blogger ad un livello “pro”, anche in termini lavorativi, possiamo fare un percorso coaching personalizzato.
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