Proporre un nostro articolo ad un blog e farcelo pagare: una cosa non solo possibile ma anche molto comune nel mondo del blogging e dei blogger.
In questo post ti do delle indicazioni per strutturare una buona proposta editoriale per un collega blogger, come regolarsi con le tariffe e… ti dico anche come fare una proposta per questo mio blog, che spesso accetta (e paga) contributi esterni.
Tra i tanti modi che un blogger ha per guadagnare dai propri contenuti, alcuni dei quali già illustrati nel dettaglio nella mia guida “Vita da Blogger”, c’è quello di proporre dei propri pezzi per altri blog; questi possono essere dei blog verticali su un segmento narrativo (o nicchia) a noi affine, oppure blog magazine con vari temi, tra i quali quelli sui quali possiamo dare un contributo da esperti o addetti ai lavori.
puoi ascoltare i contenuti di questo articolo in questa puntata del mio podcast
Come specifico in un articolo in cui parlo di differenza tra Copywriter, blogger e Ghost Blogger, quando si propone un articolo ad un altro blog magazine, i parametri base di questo tipo di collaborazione sono
- che l’articolo sia a tua firma,
- che il post sia su un tema che rientra nella tua sfera di expertise,
- che l’articolo possa contenere un link di rimando al tuo blog, sia la homepage o ad un articolo già pubblicato sul tuo blog, di approfondimento all’inedito che proponi nel contributo esterno,
- ovviamente, che sia inedito.
I motivi per cui è utile e sensato proporre un proprio articolo ad un altro blog magazine, oltre che per aumentare le proprie fonti di entrata e fare buone PR con i colleghi, è il tuo stesso posizionamento: un back link da un blog più autorevole del tuo o comunque ben posizionato può influire sul tuo ranking, in quanto pratica di link building.
Ovviamente, a patto che il blogger di destinazione accetti contributi, pagandoli.
Devo dirlo: purtroppo non tutti i blog magazine pagano, alcuni pagano molto poco. Io non credo che questa sia una buona pratica, perché comporta l’aggiustamento a ribasso delle tariffe medie di tutto il comparto del content, oltre ad essere di per sé dequalificante.
Se è tuo interesse lavorare nel mondo del content, è anche tuo dovere “monitorare” tariffe e buone pratiche.
Come molti sanno io accetto articoli scritti da altri e altre creator, sempre a pagamento, soprattutto nel campo travel, ma nelle ultime settimane ho ricevuto un numero crescente di candidature… fatte un po’ malino.
Ecco perché ritengo possa tornare per molte e molti utile una piccola guida su come proporre i propri articoli ad altri blog.
- Proponiti quando sai di poter dare un reale valore aggiunto al topic affrontato dal blog che contatti;
non presentarti dicendo che puoi scrivere “un po’ su tutto”. - Proponiti quando conosci le tecniche di scrittura per il web.
La scrittura per il web è un lavoro che oltre alla creatività ha anche delle tecniche.
Spesso ricevo richieste di pubblicazione da persone che non sanno cosa sia una parola chiave o un intento di ricerca, ma il mercato del content è un mercato reale, intorno al quale ruotano milioni, non è un passatempo.
Dunque se ti vuoi legittimamente inserire in questo mercato, fallo con un po’ di preparazione alle spalle.Prima di proporti ad un blog “per fare pratica”, crea un tuo blog e fai pratica sui tuoi canali, studia la SEO e la scrittura online in generale (la sezione blogging di questo blog e il mio podcast sono un buon punto di partenza).
Quando ti proponi, fallo nella consapevolezza di poter dare un valore aggiunto reale (competenza SEO, capacità di adeguarti alle richieste e necessità dei blog target, affrontare un tema che il blog non ha già affrontato in modo approfondito.)
- Proponi un elenco di articoli ai quali stai già lavorando o che potresti consegnare nel breve termine, al netto di uno studio (anche veloce, ma un minimo va fatto) del blog al quale ti proponi.
- Specifica sempre che sei aperto ad altre richieste di topic e sotto topic.
- Indica le tue tariffe.
Se vuoi essere retribuita, non partire con un messaggio in cui pare che tu voglia o possa farlo gratis. E non proporre tariffe da fame, please, il mercato è viziato! (non andare al di sotto dei 50 euro, anche se sei agli inizi). - L’Intelligenza artificiale generativa ha persuaso molti che basti un tool per generare articoli in pochi secondi: te lo dico e lo ripeterò a lungo, anche usare l’IA corrisponde ad una serie di tecniche (delle quali ho parlato insieme alla giornalista Teresa Potenza, in un webinar che presto metterò online. Iscriviti alla mia newsletter per restare aggiornata).
- Se vuoi proporre una prestazione professionale serve mandare una mail in cui ai saluti segue una veloce e formale presentazione di chi sei e cosa fai.
In mezzo ci stanno proposta e tariffe, in chiusura saluti e richiesta feed back. - Controlla se il blog al quale ti rivolgi ha una pagina “collaborazioni” in cui ci sono già delle informazioni su come proporre un articolo.
Come dicevo in apertura, anche io accetto articoli da contributor esterni, per il segmento travel.
Il tipo di articoli per i quali accetto contributi esterni sono per lo più su Medio Oriente e Estremo Oriente,
– ben scritti in ottica SEO,
– con un taglio che analizzi anche società e politica territoriale,
– di almeno 1500 parole,
– pagamento (immediato) su emissione di fattura o ritenuta di acconto,
– foto non protette da copyright, se disponibili, altrimenti le trovo io.
Attualmente non faccio richieste su base continuativa, ma solo saltuaria; se lavoriamo bene insieme e so su quali paesi puoi scrivere, busserò alla tua casella di posta quando avrò un nuovo articolo da chiedere, se sarai disponibile.
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