Come fare un podcast che risulti utile per il tuo obiettivo di presenza online, per avere nuovi lettori, utenti, follower e clienti? Scopriamo meglio come e perché usare anche questo mezzo per i tuoi contenuti online
Partiamo da una domanda e risposta semplice: perché creare un podcast laddove esistono Instagram, Linkedin, TikTok e (spero fortemente per te) un blog e sito web per diffondere tutti i tuoi contenuti e trovare anche nuovi clienti?
La prima risposta per me è sempre… perché ti piace e ne hai viglia, laddove la cosa, effettivamente, ti piaccia e attiri.
Ma al di là della risposta che io, Sabrina, blogger, blogging coach e guida di freelance digitali do sempre, perché senza amore, piacere e passione non si va da nessuna parte, rispondono anche i dati della IPSOS (e non solo)

Se ancora non ci conosciamo, io sono Sabrina, blogger e content strategist.
Se sei su Instagram ti aspetto anche lì e se ascolti i podcast, ecco il mio.
Dati sulla crescita dell’utenza dei podcast in Italia nel 2021
Una recente ricerca IPSOS inizia a snocciolare i suoi dati con un’affermazione:
“Iniziamo subito col dire che anche nel 2021, il podcast ha fatto registrare tassi di crescita in Italia, confermandosi come una delle più grandi e importanti novità della comunicazione mondiale negli ultimi anni.”
9,3 milioni di italiani ascoltano podcast con una certa regolarità (cioè, ha affermato di averne ascoltato uno entro il mese dal giorno dell’intervista).
Di questi utenti in aumento sulle piattaforme di audio streaming, il 58% acquista regolarmente online.
Inoltre, sono quasi tutti orientati ad acquisti responsabili scegliendo le aziende in base all’etica e oltre il 60% degli utenti dei podcast è “pioniere” nell’uso di nuove tecnologie.
Dunque, profilo sia giovane che adulto, altamente istruito, propenso all’acquisto online e con un buon potere di acquisto è il profilo medio dell’utente dei podcast.
E già fin qui, non serve la zia Sabri per spiegarti perché, soprattutto se sei un professionista del digitale, avere un tuo podcast può andare incontro ad un tipo di utenza interessante.
Altra cosa degna di nota: il 77% degli utenti ascolta podcast in modalità “multitasking”, cioè mentre svolge altre mansioni.
Se vuoi avere tanti altri dati sull’utenza dei podcast, leggi il resto dei risultati della ricerca.
Perché creare un podcast?

Le persone amano i podcast. E sai perché?
Perché permettono di divertirsi, approfondire, imparare, scoprire, studiare, persino meditare, compatibilmente con le proprie routine quotidiane.
La mia community su Instagram (alla qual ti invito di diventare membro) ha dimostrato in un sondaggio che praticamente tutti ascoltano podcast mentre svolgono attività che non richiedono particolare sforzo mentale ma durante le quali riescono ad astrarsi e prestare attenzione, come cucinare, guidare (quindi i podcast stanno sostituendo in parte la radio), camminare, “uscire a pisciare il cane” e anche in bagno. (IPSOS scansate, la vera massa critica è la mia community!)
Dunque, con un tuo podcast i tuoi contenuti possono diventare parte della vita quotidiana delle persone davvero interessate agli argomenti di cui parli, per lavoro o come content creator. Questo dettaglio dell’inserimento nella daily routine dei tuoi possibili ascoltatori, è riflessione fondamentale anche nella parte di ideazione di un format, come vedremo nel prossimo paragrafo.
Altro dato interessante e significativo, ovvio ma non troppo: le persone sgrumino dei podcast per argomento.
Io amo quelli di geopolitica, c’è chi ama le interviste, c’è chi ama sentire le storie di persone, chi vuol sentire parlare di crescita personale, educazione ecc.
Quindi un podcast è un modo per raggiungere persone interessante al tuo segmento narrativo.
Come creare un podcast: dall’ideazione alla realizzazione pratica

Il podcast è uno strumento così utile per un content creator che nei miei percorsi full blogger ho inserito l’argomento PODCAST nel modulo sulle fonti alternative di traffico per u blog e sito web.
Perché se è vero che un podcast è uno strumento utilissimo per raggiungere una fetta di lettori/ascoltatori, è anche vero che aggiungere anche questa metodologia narrativa ai contenuti di un blog e di tutti i social sui quali siamo, può diventare sfidante.
Ecco dunque dei consigli per la gestione “ecologia” di un podcast nel tuo modello di business dei contenuti.
- Scegli il tuo argomento narrativo.
Meglio selezionare un macro argomento che corrisponda alla tua area di maggiore expertise. - Pensa a chi deve essere il tuo ascoltatore ideale (uomo o donna? Che età? Che livello di istruzione? In che fase lavorativa? ecc.)
- Pensa a che cosa vuoi che faccia il tuo ascoltatore ideale mentre ti ascolta (corre, cucina, pulisce casa, guida, e se guida dove va?. Tutte queste idee e ipotesi contribuiscono a profilare un ipotetico utente tipo, al quale andrai incontro per creare i contenuti. Un po’ come quando facciamo uno studio dell’intento di ricerca nella scrittura di un blog post).
- In base ai punti 2 e 3 deciderai la durata delle puntate e definirai ancora meglio il topic (sì, anche le puntate devono avere una durata sempre simile a sé stessa perché la durata è parte della riconoscibilità di un podcast e contribuisce a fidelizzare gli ascoltatori).
- Lavora ad un elenco di titoli e testi da registrare (sul come registrarli, ci arriviamo tra un attimo).
- Non registrare e pubblicare una puntata alla volta, ma registra e lascia in bozza più di una. Sul motivo ci arriviamo tra un attimo.
Un podcast può aiutare tantissimo un blog (e vice versa)
Tra i miei corsisti e corsiste ho moltissime podcaster: alcune avevano un podcast ben prima del blog mentre altre nascono come blogger e il podcast è arrivato dopo.
Il punto è che blog e podcast sono un bellissimo bonomio.
I blogpost possono ad esempio diventare delle basi-script, dei testi già pronti (o utilizzabili in parte) per creare le tue puntate.
Oppure, le puntate di un podcast possono essere sbobinate e riscritte in ottica SEO per creare dei blog post, e così, possiamo declinare in modo crossmediale lo stesso contenuto, che si indicizzerà sia come articolo che come contenuto audio.
Un podcast diminuisce l’indice di rimbalzo nei blog post

Se nel tuo articolo di blog inserisci l’incorporamento della puntata del podcast, puoi consentire ai tuoi lettori di leggere oppure di ascoltare i tuoi contenuti senza uscire dalla pagina; questo farà sì che i lettori interagiscano con la pagina (cliccando sul play) e rimangano più a lungo sulla stessa.
Chi mi segue da un po’ sa che cosa questo significa per il processo di indicizzazione di un blog.
Per chi ancora non legge regolarmente il mio blog e ancora non mi segue sugli altri canali social, sappiate che se Google e gli altri motori di ricerca intercettano azioni e permanenza sui vostri articoli, sarà sempre più facile entrare nelle prime posizioni della ricerca su Google ed essere letti sempre da più persone.
Come portare nuovi ascoltatori al tuo podcast grazie al tuo blog
Il tuo blog è e deve essere la tua casa online e deve poter riassumere e mostrare tutte le declinazioni crossmediali del tuo storytelling.
Dunque, se hai un podcast, indicalo chiaramente
- nella homepage
- negli articoli (sia con incorporamento delle puntate che con Call To Action)
- In uno spazio fisso del footer o della barra laterale
Se il tuo podcast è agli inizi, seleziona come luoghi per le call to action e gli incorporamenti quegli articoli che hanno già un ampio traffico.
Soprattuto se devi scegliere degli articoli come script per le tue prime puntate, non partire dagli ultimi articoli pubblicati ma parti da quelli più letti.
Scopri come far funzionare la SEO del podcast e farti ascoltare da più persone
Come fare praticamente un podcast?

Avevo già scritto, insieme alla blogger e podcaster Silvia D’Amico, un articolo su cosa sono, come fare e come indicizzare un podcast, e te lo ripropongo qui.
Se sei alle prime armi, io ti consiglio il programma di creazione e diffusione di podcast più intuitivo, cioè Anchor, creato e sviluppato da Spotify, una delle più importanti piattaforme di ascolto podcast al mondo.
Devi registrare un account, come faresti su qualunque App o sito web di servizi, e puoi da subito selezionare la voce “crea un podcast” e sarà persino più semplice che creare un blog post.
Oltre a caricare una grafica tua, che verrà diffusa su tutte le piattaforme con le puntate, puoi anche selezionare da una delle grafiche offerte dalla piattaforma.
La cosa che trovo particolarmente utile nel caso di Anchor è che puoi scegliere se caricare le tue puntate già registrate e montate (ad esempio per chi è già pratico di montaggio audio video e usa altri programmi come iMovie ecc.) oppure in modo molto facile puoi registrare direttamente i segmenti delle tue puntate dalla piattaforma e, dove e se vuoi, aggiungere delle tracce audio non coperte da copyright.
I segmenti resteranno in archivio finché non li cancellerai; in questo modo potrai registrare la tua sigla di apertura e chiusura, che inserirai in ogni puntata, e potrai aggiungere in ogni puntata segmenti di registrazione diversi.
Sarà la stessa piattaforma, dopo che avrai premuto il tasto “Publish” per ogni puntata, a distribuire il tuo prodotto audio su tutte le principali piattaforme di audio streaming.
Quale microfono serve per registrare un podcast
Puoi registrare su Anchor usando sia il microfono interno del computer o delle cuffie (nb: tutta la creazione è fattibile anche da cellulare) o da microfono esterno.
Su questo, però, consiglio di fare la cosa meno semplice ma più professionale, e acquistare un microfono davvero performante e in grado di isolare la voce dai riverberi esterni, che possono essere molto fastidiosi per l’ascolto.
Se da un lato gli utenti dei podcast sono sempre di più, è anche sempre maggiore l’offerta disponibile; i podcast con i quali andiamo a compiere hanno qualità sempre più professionale ed è il caso di adeguarsi.
Per un format che si basa sull’ascolto, la qualità dell’audio può determinare la scelta di ascoltarti ancora o non ascoltarti più.
I microfoni migliori che conosco sono questi tre e il secondo è quello che uso io.
Ti lascio qui sotto i link per l’acquisto (si tratta di affiliazioni: per te non cambia nulla ma se acquisti da questi link io ne ho una piccola percentuale sulla vendita)
Registra l’intera stagione: non registrare e pubblicare una sola puntata alla volta
Consiglio operativo PRO: meglio non usare la modalità di registrare e pubblicare una puntata per volta.
Si rischia di non stare dietro alla costanza di pubblicazione, che invece è una cosa molto importante sia per l’indicizzazione (perché i podcast si indicizzano) sia per la fidelizzazione degli ascoltatori.
Molto meglio scegliere i topic e registrare le puntate, lasciandole in bozza su Anchor. Magari scegli due o tre giorni in cui registrerai tutte le puntate di una stagione.
Poi, quando arriva il giorno delle singole pubblicazioni, potrai procedere.
Credimi, farai molta meno fatica.
Chiudo con una domanda da un milione di dollari? Ma tu, hai già ascoltato il mio podcast CONTENT-e noi?
Ti aspetto anche lì.
Lascia un commento