Se è vero che la lotta di classe è finita, l’hanno vinta i ricchi e non hanno fatto prigionieri, Londra è stato il suo principale campo di battaglia in Europa.
Una città in continua trasformazione, e mai come negli ultimi anni il suo volto ha subito cambiamenti radicali.
Dalla Brexit alla crescente speculazione immobiliare, il paesaggio urbano sta mutando rapidamente, portando con sé sfide e contrasti.
La capitale britannica ha sempre saputo reinventarsi, ma oggi la pressione economica sta mettendo a rischio l’identità stessa di alcuni dei suoi angoli più autentici, sta allontanando la classe media, sta bloccando il flusso di creatività e energia che un tempo proveniva anche dall’estero.
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In questo viaggio nella Londra insolita, esploreremo luoghi nascosti che raccontano questa metamorfosi, tra quartieri che resistono alla gentrificazione, mercati storici minacciati dalla modernizzazione e spazi comunitari in lotta per sopravvivere.
La città iconica che tutti conosciamo convive con una Londra meno visibile, fatta di storie di resistenza e adattamento. Se vuoi scoprire una Londra insolita e autentica, questi sono i luoghi da visitare.
1. Peckham: l’arte che dà, l’arte che toglie

ph. | orva-studio | unsplash
Un tempo quartiere operaio con una forte presenza di comunità caraibiche e africane, Peckham sta vivendo un cambiamento profondo. Negli ultimi anni, la zona è diventata un polo culturale e creativo, con gallerie d’arte, locali fantasiosi e spazi di coworking.
Luoghi interessanti da visitare a Peckam
- Aylesham Shopping Centre: struttura degli anni Ottanta che affronta il rischio di essere abbattuto per dare spazio a progetti di “housing”, parola che un tempo voleva dire politiche abitative ma che tradotto in lingua del 2025 vuol dire “fondi di investimento milionari che costruiranno case carissime, per lo più da affittare”.
- Peckam Platform: Galleria d’arte pubblica gestita dalle comunità locali.
- Hahhah Barry Galery, in 4 Holly Grove, promuove principalmente giovani talenti locali e internazionali.
- Bar Story, in 213 Blenheim Grove, un pub sotto i binari della ferrovia, noto per i suoi cocktail inventati da loro
L’aumento degli affitti e la speculazione immobiliare stanno spingendo fuori molti residenti storici, e sappiamo bene quanto i residenti siano il cuore dell’identità di un luogo.
Gli affitti medi sono passati da 350 sterline a settimana nel 2013 a 550 sterline a settimana nel 2024.
Peckham rimane un simbolo di resistenza, con progetti comunitari che cercano di preservare il carattere originale del quartiere.
2. The Joiners Arms: la lotta per i pub storici

ph. | frank-albrecht | unsplash
I pub sono un’istituzione nella cultura britannica; le più giovani lettrici e lettori forse non sanno che fino a 30 anni fa, in Italia, i pub non erano così numerosi come oggi e quelli esistenti nascevano proprio per portare anche qui da noi un’idea tipicamente British.
Oggi, a Londra, si assiste sempre più spesso alla chiusura di piccoli pub storici, per dare spazio a sviluppi immobiliari.
Il The Joiners Arms, storico pub LGBTQ+ di East London, è uno dei tanti esempi di locali che hanno dovuto lottare contro la chiusura. Sebbene il pub originale abbia chiuso, una campagna comunitaria ne ha impedito la demolizione e ha spinto per la creazione di uno spazio sociale inclusivo.
3. Brixton Market: tra tradizione e gentrificazione
Brixton Market è il cuore pulsante della comunità afro-caraibica di Londra, ma negli ultimi anni ha subito una forte pressione da parte della gentrificazione, quel fenomeno sociale in cui la classe medio bassa viene cacciata da un quartiere non con la forza delle armi o della legge ma dell’economia: chi ha una proprietà immobiliare ne aumenta i prezzi di affitto o la vende a chi lo fa al suo posto.
Nuovi ristoranti e boutique stanno prendendo il posto delle vecchie bancarelle con cibo esotico, facendo lievitare i costi degli affitti e spingendo fuori gli storici commercianti e abitanti.
Nonostante ciò, il mercato rimane un luogo vibrante, dove la cultura e la storia del quartiere resistono ai cambiamenti.
A proposito della storia passata e attuale evoluzione di Brixton, ti consiglio di leggere e guardare questo web-documentario di Jamel Smith.
Finché la lotta dura, Brixton è ancora un mercatino e un quartiere davvero molto interessante da vedere e fotografare.
Se puoi, scegli di non alloggiare qui, a meno che tu non lo faccia a casa di amici. Il tuo potere di acquisto può diventare munizione invisibile per chi lotta dalla parte sbagliata.
4. The Nomadic Community Gardens: spazi verdi a rischio
Nascosti tra gli edifici di Shoreditch, i Nomadic Community Gardens sono un’oasi urbana nata in un’area dismessa.
Qui, residenti e artisti hanno creato un giardino comunitario, uno spazio di socializzazione e creatività lontano dal caos cittadino. Tuttavia, come molte altre aree simili, questi giardini sono a rischio costante di chiusura per via delle richieste dei gruppi immobiliari di rilevare il terreno ed edificare “cose”.
Ad oggi, quest’area può essere ancora inserita nell’elenco dei luoghi “anarchici” d’Europa.
Questo caso rappresenta la sfida costante tra la necessità di nuovi spazi abitativi e la conservazione degli angoli di socialità spontanea.
5. Earl’s Court Community Hub: un rifugio per la comunità
Earl’s Court è un’area che ha visto un’intensa attività di sviluppo immobiliare, ma il Community Hub rappresenta una resistenza alla trasformazione forzata.
Questo spazio autogestito è un punto di riferimento per residenti, artisti e attivisti locali, offrendo attività culturali, supporto sociale e iniziative comunitarie.
In un quartiere dove gli affitti sono sempre più proibitivi e le piccole attività fanno fatica a sopravvivere, il Community Hub è un esempio di come le persone possano organizzarsi per preservare un senso di appartenenza e solidarietà.
A settembre 2024 è stato presentato e potrebbe essere approvato un ulteriore piano multi milionario per la costruzione di altri 4000 appartamenti.
Londra continua a evolversi, e con essa i suoi quartieri e le sue comunità.
La città che cambia è un mix di progresso e perdita, dove la modernizzazione spesso si scontra con la necessità di preservare le radici storiche e culturali.
Visitare questi luoghi significa scoprire una Londra autentica, fatta di resistenza e trasformazione, e comprendere le dinamiche che stanno ridisegnando il volto della capitale britannica.
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