L’era delle Keyword è finita

C’era un tempo in cui la SEO, la scrittura ottimizzata per i motori di ricerca, partiva dalla scelta della parola chiave. 
Dunque ogni blogger o SEO copywriter si chiedeva
, in base al contenuto al quale stava per iniziare a lavorare, 

– cosa cercano sul motore di ricerca le persone che possono trarre beneficio da questo articolo? 
– Quale combinazione di parole può avere più ricerche? 
– Quale combinazione di parole può avere meno concorrenza? 

Una volta effettuata la scelta, si inseriva quell’esatta combinazione di parole in luoghi strategici del testo e delle immagini, facendo giochi spesso funambolici per far sì che il testo scorresse, restasse elegante, non “puzzasse di SEO”.

Ora tutto sta cambiando, i segnali che dobbiamo mandare ai motori di ricerca sono diversi perché nuovo è il modo in cui le persone stanno imparando a fare ricerche online e scegliere a quali contenuti affidarsi. 

In questo articolo ti spiego meglio e in modo chiaro questi cambiamenti e ti do dei consigli pratici su come modificare il tuo modo di scrivere articoli SEO, per essere trovata secondo i nuovi canoni della SEO (e della ricerca online). 

Molti più consigli ti verranno dati nel webinar live 

la Nuova SEO“. 

Dalla parola chiave al campo semantico

Lo sai, mon ami, prima di dirti “come e cosa fare”, ti dico “il perché”, in modo che il concetto resti tuo; quindi, 

perché le keyword non sono più centrali nella SEO?

Prima di tutto perché, già da un po’ di tempo, le persone (che sono da sempre le nostre destinatarie) hanno iniziato a fare ricerche tramite messaggi vocali, dunque attraverso forme fraseologiche complesse non riducibili a semplici “parole chiave”. 

Già da allora, i motori di ricerca hanno iniziato ad usare modelli linguistici avanzati che riconoscono sinonimi, concetti correlati e intenti di ricerca.

Oggi, con l’arrivo dei chatbot di IA, con la SGE e le sue sintesi in SERP, questo metodo di funzionamento è stato notevolmente perfezionato. 

Come farci trovare in serp passando dalla parola chiave ai gruppi semantici

D’ora in poi, quando scrivi un articolo per il tuo blog o web magazine, individua non solo la keyword, ma anche 4-5 concetti affini. 

Ad esempio, se parli di “caffè turco”, includi un paragrafo sul rituale, un paragrafo chiaro sulla preparazione, un paragrafo sulla sua storia e uno sugli strumenti che servono a prepararlo. 

Come strumento utilissimo, consulta la sezione “le persone hanno chiesto anche” del tuo motore di ricerca. Da lì hai già una visione più chiara di cosa interessa, come approfondimento, alla maggior parte delle persone che cercano il topic del caffè turco. 

Le ricerche diventano conversazioni

contenuti politici su instagram - robin-worrall-unsplash

La Nuova SEO prevede che non sia più utile solo entrare nelle prime posizioni della SERP.

Anzi, come ho detto qualche giorno fa nelle storie di Instagram, la prima posizione non è più quello che ci serve per avere traffico, soprattutto traffico di valore. 

Se ci pensi, cosa fai tu quando fai una ricerca (non solo su Google e affini, ma anche sul tuo chatbot, ad esempio)? 
Il movimento non è più 
– Faccio una domanda
– ottengo una risposta tramite dei link
– sono soddisfatto ed esco VS sono non del tutto soddisfatta, leggo altro risultato. 

Quello che probabilmente fai è instaurare una piccola conversazione finché non hai tutte le risposte che ti servono. 
Ecco, d’ora in poi i nostri articoli devono entrare in queste conversazioni e creare, a loro volta, conversazioni con l’utente. 

Come entrare nelle conversazioni del lettore con serp/IA/SGE?

Primo obiettivo, finire con dei capoversi dei nostri articoli nelle FAQ (le persone hanno chiesto anche) della serp. Per farlo, inserisci nel testo stesso del tuo articolo mini FAQ con domande e risposte dirette. 

I tuoi stessi h2 e h3 possono diventare delle domande dirette. 

Come creare conversazioni con il tuo lettore

Non dobbiamo accontentarci solo di inserirci nelle conversazioni: attraverso i nostri articoli, con la nuova SEO, abbiamo la possibilità di creare conversazioni grazie alla nostra scrittura; 

possiamo non solo rispondere a domande che i lettori fanno, ma far nascere nuove domande, curiosità in più. 

Insomma, possiamo portare approfondimento e senso critico sul nostro segmento narrativo, grazie alla nostra expertise ed esperienza (e questa è la parte che più amo di questa nuova, sfidante, SEO). 

Come creare conversazioni con il lettore?

La scrittura “a blocchi di keyword” funziona meno; gli algoritmi (e i lettori) premiano testi narrativi e naturali.

  • Scrivi pensando a un dialogo con un lettore reale.
  • Scrivi pensando non più solo a “cosa vuol sapere il lettore da questo articolo” ma anche a “cosa io voglio che il lettore sappia grazie a questo articolo, cui lui/lei ancora non ha neanche pensato”.
  • Alterna informazioni pratiche ad esempi, casi concreti, mini-aneddoti. Questo contribuirà anche a migliorare il tuo profilo autrice. 

La nuova SEO è una possibile rivoluzione dei contenuti

In fondo, questo è il potere più grande che abbiamo oggi come autori e autrici: non solo rispondere, ma aprire porte nuove.

Un buon articolo non è più soltanto un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso: può regalare al lettore altre domande,

può offrirgli chiavi di lettura inaspettate,

può persino ridargli quella voglia di guardare il mondo con occhi critici e curiosi.

In un tempo in cui sembra che il pensiero critico sia merce rara, noi possiamo coltivarlo con la scrittura. 
Di nuovo.

E questa, se ci pensi, è la più bella delle notizie:

non si tratta solo di fare SEO, si tratta di incidere.

Di lasciare semi che forse germoglieranno nel modo in cui qualcuno cercherà, leggerà, si informerà, ed è lì che si gioca la nuova era della scrittura online.

nella fiducia che le nostre parole non siano soltanto trovate, ma diventino anche scintille di nuove domande.

Nel webinar LA NUOVA SEO, del 9 settembre, parleremo di questo e di molto molto altro. Avrai strumenti, nuova motivazione, un senso e una direzione in questo mondo che cambia. 

3 Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *