Difendiamoci dai “luxury apartment”

Mentre scrivo, sono in un qualche “sticazzi luxury apartment” sparso in una città d’Europa (a questo giro è toccato ad Alicante). Anche in questo caso, come negli altri, per me senza alcuna sorpresa, di luxury qui non c’è davvero niente.  

Nel gergo comune tra chi prenota spesso soggiorni tramite le o.t.a. (Booking, Airbnb e simili), il genere luxury apartment ormai indica semplicemente una casa centrale, di più o meno recente ristrutturazione, con un contrabbandato servizio di concierge che in realtà è solo una portineria che non ci ha creduto abbastanza.

Ma tra locuzione fumosa e host che sopravvalutano i loro gioiellini immobiliari, ci sono un po’ di punti sui quali farei chiarezza, compresi i confini tra termini inflazionati e marketing ingannevole.

Premessa per chi viaggia:

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marijana vasic – unsplash

Solo uno stolto potrebbe pensare che un appartamento pagato poco meno di 150 euro a notte possa essere in qualunque modo “lusso” o lussuoso, laddove il mondo del travel luxury, cioè dei viaggi di lusso veri, è composto da hotel e appartamenti che costano anche 3000 euro a notte e persone che in una serata possono spendere altre 3000 euro per una semplice bottiglia di vino.

Chiarito questo,

  • o il mondo dell’ospitalità ha deciso in maniera quasi unanime, come quando dopo 8 stagioni si è deciso con una semplice chiacchierata chi fosse il re dei sette regni, che “luxury” dovesse diventare sinonimo di “minimo sindacale”,
  • oppure abbiamo perso di vista cosa sia il luxury travel, tipologia che non prediligo (perché non sono così ricca) ma che rispetto.

Forse è giusto chiarire un piccolo elenco di cose, ma sarei ben felice se aggiungeste i vostri punti alla mia argomentazione, nella sezione commenti.

Un appartamento molto centrale non è lusso

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Un appartamento molto centrale è un appartamento che, nelle recensioni di booking et sim., avrà un punteggio alto per la posizione. Punto.
Sarà un’indicazione utile per chi, anche (e giustamente) spendendo qualcosa di più, vuole soggiornare in posizione molto centrale e un malus per chi, anche per conoscere un’altra faccia della città di cui tanto visiterà il centro, preferisce una collocazione più periferica, non proprio vista cattedrale. Scelte rispettabili in entrambi i casi.

Una chat WhatsApp non è un servizio concierge né portineria

Molto bella e rassicurante l’idea di una chat WhatsApp cui scrivere per ogni evenienza; ma non è un servizio di portineria e concierge h24. Dal momento che ci sono strutture che questa cosa (molto onerosa per gli host) la fanno realmente, lavorassi nel comparto dell’hotellerie pretenderei maggiore rispetto dei termini reali e delle reali attività di portineria o concierge, se contrabbandate nella descrizione delle o.t.a.

Un appartamento nuovo non è lusso 

Un appartamento ben pulito, nuovo, di recente ristrutturazione, con i mobili nuovi (Ikea, ma nuovi) non è lusso.
Un appartamento tecnologico non è lusso e un appartamento con le tapparelle elettroniche non è tecnologico né domotico.
Un appartamento con aria condizionata, micro onde e wi-fi non è lusso (anzi, diciamo che è il minimo sindacale).
Questo tipo di appartamento è quello che molte delle persone che possono spendere 100-150 euro a notte hanno anche a casa propria: autonomia, pulizia, mobili non costosissimi ma bellini da vedere, wi-fi.

Se sei un ostello non ti chiamo bed and breakafast, se sei un hotel tre stelle non puoi usare il termine di boutique hotel, se hai un bell’appartamento, magari anche arredato con massimo gusto, non è un luxury apartment.

Non so quali siano i limiti tra denominazioni buttate a casaccio perché tanto lo fan tutti e pubblicità ingannevole, ma ci sarebbe da indagare.

Se quello che mancano sono le parole, sono tanti i termini alternativi possibili: appartamenti di charme, appartamenti eleganti, appartamenti moderni. Se servono idee per il naming della vostra struttura, citofonate ad un copy.

E comunque, se proprio abbiamo l’ardire di chiamare “lusso” la nostra accoglienza, almeno lasciamo agli ospiti qualcosa in più di un solo rotolo di carta igienica disponibile.

Sarà che ho amici che quando affittano il loro appartamento (non luxury) fanno anche trovare, come omaggio, bottiglie di vino locale e fichi freschi della campagna, sarà che sono stata in appartamenti in cui oltre alla bellezza ho trovato pasticcini, bigliettini e una guida alle chicche della città fatta dalla proprietaria (a Pesaro, per la precisione), ma quando mi trovo in appartamento, magari anche auto definitosi “luxury” in cui la sola cosa che trovo sul tavolo (carino, ma Ikea) è l’elenco delle “regole della casa” capisco una cosa:

Per concentrarsi su un’idea del tutto fuorviata di lusso, molti host stanno perdendo del tutto il concetto di ospitalità

Questo è quello che verrà a mancare quando avremo venduto fino all’ultimo stabile storico ai palazzinari di chissà dove, che del territorio  non sanno nulla e nulla ne vogliono sapere, che vivono altrove, magari all’estero. In questo futuro (futuro?) tutti potremo permetterci un week end in un luxury apartment ma nessuno di noi potrà più permettersi una pizza nel proprio centro storico (figuriamoci una casa per viverci).

Ma tanto in questo futuro (!?) saremo pronti a dare la colpa ai travel influencer.

 

 

4 Comments

  • Elide

    Ciao Sabrina sono d’ accordissimo con te per quanto riguarda che il fatto che un appto sua pulito, e ben tenuto non debba essere necessariamente considerato luxury .Un accortezza in più , una gentilezza da fare trovare agli ospiti sarebbe opportuno!!non mi trovi d accordo sul servizio concierge di portineria.non tutti possono offrire servizi di portierato …tu come risolveresti il problema?
    Grazie offri sempre spunti interessanti

    • Sabrina - In My Suitcase

      Elide sono d’accordo con te: se non puoi fare concierge (perché ha un costo molto alto), non indicarlo nelle ota per rispetto a chi lo fa, facendosi carico di oneri da non poco

  • Donatella Maniglio

    Ciao Sabri, ovviamente, essendo del mestiere, sono d’accordo con te su tutta la linea. Non si può pensare che perché tu albergatore, o improvvisato tale (parliamone) lo definisci tale lo sia per davvero, ma soprattutto che gli ospiti ci credano. Come tu dimostri, gli ospiti ormai sono smart, viaggiano, paragonano e intuiscono le sòle dopo pochi minuti che arrivano. Quindi, evitate di RIEMPIRvi la bocca di parole che manco conoscete e fatevi aiutare dagli esperti del mestiere. Per me continua a rimanere uno dei settori più improvvisati del mondo.

    • Sabrina - In My Suitcase

      Si tratta di un settore merceologico e gli operatori turistici devono rispettare ed essere rispettati, anche con le giuste parole. Pensa se io invece coach di blogging mi spacciassi per psicologa del lavoro per freelance digitali…

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