Creare un blog è, sul piano tecnico, un’azione che richiede poco tempo e pochi soldi. Ma ci sono cose da sapere prima partire per questo bellissimo viaggio.
Fare un blog partendo da zero è semplicissimo. WordPress in particolare ha il grande merito di aver reso alla portata di tutti la creazione di interfaccia belle anche senza conoscere l’html e tanti segreti tecnici del linguaggio del web.
Tuttavia, man mano che si esplora il mondo del blogging da insider, ci si rende conto che un tra avere un blog e far sì che i proprio contenuti siano letti, si interpongono azioni e strategie precise che, se non ben conosciute e gestite, ti possono demotivare e portarti ad abbandonare il progetto.
Insomma, creare un blog sembra facile, ma farlo crescere è una bella sfida.
Allora, da blogger full time da diversi anni e da coach personale di decine di blogger italiane (alcune delle quali sono anche diventate bravissime contributor di questo blog), ho raccolto dieci cose che una wannabe blogger deve tenere a mente quando sta per creare un blog da zero.
Attenta al nome
Come dico in tutte le mie coaching e consulenze per blogger, il nome ti deve accompagnare potenzialmente per sempre, e non è una cosa da poco.
Ti faccio un esempio. Immagina una blogger di 27 anni, che viaggia da sola e ama l’india. Lei vuol parlare nel suo blog di viaggi in solitaria, in India. Decide dunque di chiamare il suo blog (e la sua url) “viaggio da sola in india” – www.viaggiodasolainindia.qualcosa.
Ma lei, tra qualche anno, potrebbe non voler scrivere più di viaggi da sola, non più solo in India ma in tanti altri luoghi.
Esempio due: sei una neo mamma o un neo papà, crei un blog che si chiama “neobabbo.com”. Non pensi però che tra due anni non sarai più tanto “neo” e che i tuoi figli sono destinati a crescere.
La lezione che impariamo dai due esempi di cui sopra è che, quando scegliamo l’argomento del blog, basiamoci pure su quello che amiamo raccontare e facciamolo a modo nostro, ma bisogna sempre valutare un piano narrativo ideale di almeno 5 anni.
Valuta quali potrebbero essere, nei prossimi cinque anni, le tue “variazioni al tema” in base ai tuoi percorsi biografici.
Metti già in conto il lavoro di rebranding o possibile “cripto-rebranding”, cosa abbastanza comune nei blog personali.
Ma la url no, non potrai mai cambiarla! La url ti accompagnerà per tutta la vita del tuo blog.
Usare ad esempio, il tuo nome e cognome come url può essere una buona strategia per
– lasciarti libertà nella gestione futura dei topic,
– creare un personal brand che abbia al centro del progetto te e la tua voglia di creare contenuti utili agli altri.
Scegli (o immagina) da subito il tuo lettore ideale
In genere le persone creano un blog partendo da
– la voglia di scrivere e di comunicare;
– la voglia di raccontare uno o più aspetti specifici delle proprie passioni e della propria vita.
Così, una persona che viaggia e ama raccontare i viaggi, creerà un travel blog, un genitore che vuole parlare di genitorialità creerà un parenting blog, una persona appassionata di moda immaginerà un blog di moda e così via.
In generale è giusto, va bene.
Ma facciamo uno sforzo ulteriore e, quando creiamo un blog, pensiamo da subito anche al nostro lettore/lettrice ideale.
Pensare da subito al proprio lettore ideale (in gergo di marketing definibile come “target”) aiuta moltissimo in tutti quei passaggi che portano all’indicizzazione e, se si vuole, a farlo diventare un progetto lavorativo strutturato.
Pensa da subito a quello che vorresti davvero dal blog
L’idea secondo cui un blog deve partire come un hobby e una passione “e poi… si vedrà” non è mai stato a mio avviso un presupposto valido.
O almeno, non è il solo presupposto.
Certo, è innegabile che buona parte dei blogger che oggi, come me, lavorano e guadagnano con il blog, sono partiti da un hobby, una passione da tempo libero.
Ma posso asserire con certezza, proprio perché è il mio lavoro, che un blogger può partire oggi con un’idea strutturata bene, creare un blog domani e iniziare ad avere i primi progetti retribuiti dopo meno di sei mesi.
Perché se si pensa ad un blog in un’ottica “business”, si seguono le fasi della creazione di una piccola impresa.
Ovviamente, se invece il blog nasce solo per restare un bellissimo luogo di libertà individuale, ben venga. Lo si può comunque fare e scrivere bene, ma nell’ottica di farlo restare un luogo di libera condivisione.
Credo sia importate, anche per la motivazione a lungo termine, partire da subito avendo in mente il motivo ultimi e reale per cui vuoi creare un blog.
I miei percorsi di coaching e consulenza per blogger, dalle più lunghe alle “one-shot”, partono proprio da questa analisi fatta insieme, perché è incredibilmente importante.
Chiediti quali competenze ti servono, quali hai già e quali approfondire
Per portare avanti un blog di successo, laddove per “successo” io intendo sempre e solo la capacità di andare nella direzione che vuoi tu e che ti fa star bene come content creator, servono alcune competenze.
Prima fra tutte, la capacità di scrivere per il web.
La scrittura per il web ha parametri diversi da quelli del cartaceo: tutta la struttura argomentativa di un testo è fatta di call to action, elementi di scrittura persuasiva e, ovviamente, la scrittura SEO (che è importante ma non è la sola cosa che conta).
Sono utili anche dei principi di semiotica del web; è importante riflettere su come i simboli e i segni diffusi online agiscono sulla mente, sulla memoria collettiva e sulle abitudini dei naviganti.
Se hai un blog per la testa o se lo hai già creato e vorresti capire qual è il suo potenziale, possiamo parlarne insieme in una consulenza one shot.
Tutti i miei percorsi sono personalizzati e ritagliati su di te e sulle tue esigenze personali. contattami via mail o Scrivimi su WhatsApp.
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