Cose da vedere a Terni e cose da fare, tra arte antica e moderna, artigianato e shopping di impatto positivo, luoghi per pranzi e cene per tutti i gusti.

Questo articolo è stato scritto a quattro mani con Viola Capotosti, content creator e progettista della comunicazione.
Cosa c’è di speciale da vedere e da vivere a Terni? Scopriamolo attraverso gli occhi di una ragazza che nasce in questa città e che dopo aver vissuto il suo primo anno e mezzo di nomadismo digitale si ritrova bloccata da un giorno all’altro proprio qui, a Terni, dal primo mese di pandemia.
Terni è una città lenta e per niente internazionale ma ha un grande potenziale inespresso: la creatività autentica dei cittadini che la abitano o la vivono per un medio-lungo periodo.
Qui le persone si reinventano, creano progetti e propongono offerte con gli strumenti che hanno a disposizione, sia offline che online.
La città è piccola e la si può visitare completamente in bicicletta.

Per dare una prova di quanto il design sia in grado di generare impatto sociale, umano e ambientale positivo in ambito urbano, proviamo ad immaginarci come fossimo i protagonisti di un tour in bicicletta di Terni, con pit stop nei principali luoghi legati ad arte, cibo e artigianato.
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L’arte da vedere a Terni, tra antico e moderno

L’arte antica e sacra della città di Terni trova la sua massima espressione nella Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta, la chiesa di San Salvatore e la Chiesa di San Francesco.
La struttura cinquecentesca della maestosa Cattedrale racchiude al suo interno un prezioso organo monumentale progettato da Bernini. San Francesco e San Salvatore hanno un palese fascino medievale; per gli amanti dei cicli di affreschi, San Salvatore sarà è una meravigliosa scoperta.
Ma è nell’arte moderna che Terni ritrova se stessa e la sua grande unicità
Chi ama la street art, ama Terni.
A Terni si è conclusa la residenza artistica in programma per l’edizione 2020 del festival internazionale di arte contemporanea, che nasce per valorizzare il gemellaggio tra Italia e Francia, patrocinato dall’ambasciata francese in Italia e dall’Institut Français Italia.
La residenza ha visto protagonista l’artista francese Caroline Derveaux che ha realizzato due murales:
Naissance à Terni (in via Giotto)
Renaissance à Terni (in via dei Castelli, angolo Via del tribunale)

L’artista ha progettato l’opera in stile e colori coerenti alla realtà urbana cittadina, volendo allo stesso tempo celebrare un luogo che dopo anni, torna oggi a vivere grazie all’arte.
Come la Street Art crea impatto sociale nella città di Terni

C’è un evento disruptive e ben studiato che da tre anni a questa parte si insidia nei quartieri sconosciuti, abbandonati o poco trafficati della città di Terni proponendo un’esperienza multidisciplinare di concerti costruiti sui balconi che i cittadini di un quartiere liberamente cedono, interventi artistici, performance di hip hop, sfilate artigianali e mercato aperto per la vendita diretta.
Il progetto si chiama “Concerto dai balconi” ed è un format artistico ideato e realizzato da Associazione Demetra e Associazione Arciragazzi gli anni in Tasca, che si occupano da anni di pratiche partecipative e lavoro nel campo dell’aggregazione giovanile, progettando percorsi di educazione non formale e artistici.
In occasione della prima edizione del Concerto dai Balconi organizzato attorno la superficie dell’Ex mercato centrale abbandonato della città, c’è stato un grande intervento di Street Art ad aver fatto la differenza: quello realizzato dal collettivo Murales Lian di Bilbao.
Il collettivo ha trasformato un grande muro sporco e malandato della città in un’opera d’arte a forte impatto, grazie all’aiuto di abitanti e volontari del progetto.
Murales Lian urla forte attraverso la sua arte e descrive la storia di un naufragio, uno fra i tanti dimenticati dalle menti umane, quello avvenuto nelle coste libiche a ridosso della Sicilia e in cui le vittime e i superstiti cono stati pescati e poi dimenticati come fossero i numeri del bingo.
I cittadini e progettisti attivi per la città non dimenticano quei numeri e fanno in modo che attraverso l’arte le persone possano osservare un segno indelebile, un attacco di arte ideato per far pensare e riflettere le persone sulla complessa realtà che viviamo.
Anche qui, un passaggio sulla tua due ruote è consigliato; preparati a un bel colpo a cuore e stomaco.
Dove mangiare a Terni

Dopo un’immersione travolgente nell’arte urbana di Terni propongo di fare una pausa ristorativa.
Ecco a te una serie di luoghi per tutti i gusti: dal vegano al macellaio sotto casa since 1927, dalla trattoria a prova di tartufo alla ricerca di sapori alternativi e luoghi iconici, fino al cibo internazionale. Tutte le realtà che propongo forniscono attualmente il servizio d’asporto.
Trattoria da Carlino, Via Piemonte

I loro supplì e frittelle con fiori di zucca ed alici sono opere d’arte assolute. Non mi sento di dire altro se non: provate e parlatene ad altri che magari riusciamo a far eleggere la trattoria come un business word record per le frittelle con fiori di zucca. Diamo a Carlino quel che è suo!
Macelleria Sforza, via tre Venezie
Puoi ordinare da asporto tutto il giorno e crearti le combinazioni migliori fra salumi, ricottine, mozzarelle, uova fresche e tanto altro ancora per la gioia di chi vuole assaggiare prodotti tipici umbri. Come dice il nonno di Viola, ternano doc, “Una qualità così, solo da Giulio Sforza la puoi trovà”.
Il vinaio, via Cavour 22
Ristorante a conduzione familiare dove poter mangiare un tartufo che spacca!
Holy food – Genuino market, via angeloni
Un luogo dove puoi mangiare proposte culinarie genuine e a km zero, fare la spesa, scegliere l’asporto senza sprechi e acquistare oggetti d’arte e design.
Fat Art Club, via Campofregoso 120

Un ristorante che nasce per valorizzare il territorio in campo culinario e artistico;
Un cocktail bar e una location per concerti e dj set, esposizioni, stand-up comedy, presentazioni di libri, Reading, conferenze, riunioni e merende per bambini.. quando finalmente si potrà!
Mio bio, via del Plebiscito 15
I loro payoff sono “La salute vien mangiando” e “Dal campo al piatto”.
Un bar restaurant che seleziona cibi biologici e a km zero provenenti dalla loro Azienda agricola “Le Due Torri” di Spello (Perugia), Naturasì e da altre aziende alimentari biologiche italiane.

VivoGreen, vico San Procolo
Il negozio del futuro progettato dall’unione di studenti e professori delle principali scuole professionali della città e con il supporto di un partner d’eccellezza: Nexi.
Come funziona? Entri da VivoGreen, paghi con una tessera personalizzata connessa al tuo conto ed esci con una spesa zero waste e con degli avocado from Sicilia.
Cosa fare a Terni? Shopping locale e di qualità!

Dopo una pausa all’insegna del buon cibo è bene riprendere la nostra cara amica bicicletta e rimetterci in marcia alla scoperta delle botteghe artigianali di design con una filosofia interessante e a forte impatto.
Sono gli artigiani del 2000 che comunicano un modo di intendere la vita ormai perduto. Un brand di autoproduzione di abbigliamento con una filosofia a forte impatto sociale e ambientale.
Rivelano la loro professionalità come fossero degli antichi artigiani del tempo, curando materie prime, processi di lavorazione e vendita consapevole. Compra meno e compra meglio, segui l’etica e consuma in maniera controllata e cosciente.
Vi consiglio di leggere la loro storia e approfondire il mondo che hanno creato perché può essere di grande stimolo per artigiani, giovani progettisti e chiunque voglia costruire una piccola impresa consapevole.
Monimbò
Una cooperativa che da più di 25 anni promuove il commercio equo e solidale in Umbria. Puoi trovare varie categorie di prodotti, tutti ambasciatori di giustizia sociale e sostenibilità, rispetto delle biodiversità, agricoltura biologica, qualità e trasparenza.
Corvi
Una ditta che opera con professionalità e competenza nel settore della produzione di abbigliamento, accessori, tessuti e tendaggi. Lo stile è davvero ricercato e la qualità di un loro pezzo è indiscussa. Compro le scarpe da loro perché ho un 41 di piede e la caviglia non mingherlina, dunque ideale anche per chi si ritrova delle pinne al posto dei piedi e vuole trovare una scarpa di qualità elevata, durevole nel tempo e bella da vedere.
In questo viaggio in una città che si allontana dai tracciati turistici legati all’immaginario italiano, abbiamo voluto darti lo spunto per essere una viaggiatrice che sposa e abbraccia la creatività, la diversità, il viaggio di impatto positivo sui luoghi.
Nessuno è in grado di toglierci la cosa più preziosa che come esseri umani possiamo dimostrare: la capacità di saper osservare.
2 Comments
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Laura
Ti ho seguito nel tempo e devo dire che sei fantastica💓💕
Paolo Massoli
Complimenti, tutto molto bello e ben fatto. Si riscoprono valori e luoghi utili anche a chi in questa città vive da anni. Il lavoro evidenzia una professionalità da non sprecare.