Giardini da visitare in Italia in vari stili e con vari concept culturali: un piccolo elenco di giardini da visitare in Italia per camminare, correre, fare foto o godere di un po’ di bellezza.
Dedichiamo un altro post agli spazi che possono darci serenità attraverso elementi naturali, colori e spazi aperti, in Italia.
Una delle cose che diamo per scontate nel nostro vissuto civico nazionale è la presenza, nelle nostre città, di piccoli, medi o grandi spazi verdi. Nonostante un’interruzione brusca tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui i piani urbanistici hanno subito una cementificazione compulsiva, il nostro territorio vanta una tradizione di gardening davvero antica.
Lo dimostra il fatto che ancora oggi i giardini più particolari del nostro paese sono quelli progettati intorno a castelli o antiche dimore signorili.
Oggi ci stiamo riappropriando degli spazi di natura antropizzata anche grazie a fantastiche pratiche di giardinaggio collettivo e orti urbani, e di questi prometto di scrivere quanto prima.
Oggi invece vi parlo di alcuni giardini da visitare in Italia, spaziando tra giardini sempre aperti al pubblico, giardini privati vincolati ad alcuni orari e giorni specifici e alcuni giardini del tutto particolari degni di menzione.
Parco di Pinocchio a Collodi

Una via di mezzo tra spazio fatto di natura e piante che si alternano scenicamente e celebrazione della storia di Pinocchio, a mio avviso la più dark della storia della letteratura italiana, il Parco di Pinocchio a Collodi è un altro posto da visitare.
Punti di forza: giochi scenografici di scrosci d’acqua e scalinate e la sensazione di essere persi in un labirinto.
Adatto ai bambini… ma anche a chi ama impressionarsi attraverso statue e installazioni surreali.
Palazzo Coronini Cronenberg a Gorizia

Palazzo Coronini Cronenberg ha dalla sua ben più di un giardino, ma anche gli interior della dimora di un eccentrico cittadino che ha donato molto alla città.
Ma oggi ci soffermiamo sul giardino: si tratta di un giardino inglese, con richiami molto romantici, la cui base concettuale è una natura percepita come già perfetta in sé, e che dunque non ha bisogno di essere domata.
Palazzo Lantieri, Gorizia

Sempre a Gorizia c’è anche il bellissimo Palazzo Lantieri, proprio nel cuore storico della città. Associato al Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia, qui è possibile anche soggiornare, oltre che fare brevi visite guidate.
Il suo giardino “segreto” è un capolavoro di garden design.
Giardini segreti ma non troppo nel centro di Lecce

Hai presente la scena finale (bellissima) del film Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek? La scena in cui tutti ballano, morti e vivi, passato e presente, in una festa di riconciliazione con la storia famigliare in cui solo lo scrittore resta fuori, solo, perché il suo compito nella vita è osservare e raccontare (sniff, piango solo al pensiero)?
Quell’intensità non è data solo dalla sceneggiatura e dalla scelta di regia ma anche dalla location, uno dei tanti giardini privati nascosti dietro i portali del centro storico di Lecce.
Una volta all’anno è possibile visitarli tutti, seguendo un itinerario oppure camminando nel centro storico e entrando in quelli con l’ingresso aperto.
La manifestazione “Cortili Aperti” si tiene a maggio, generalmente la seconda domenica. Nel 2020 per ovvie ragioni non si è tenuta. Speriamo bene per il 2021, vi tengo aggiornati.
(per essere aggiornati sulle destinazioni più belle e “viaggiose” in Italia e nel mondo, seguimi anche su Instagram. Cioè davvero, ora che ci siamo trovati non perdiamoci di vista)
La Cutura, Giuggianello (Lecce)

il Giardino Botanico “La Cutura”, è una enorme tenuta di trentacinque ettari che al suo interno ha un percorso che conduce tra piante tropicali, stagni di ninfee, macchia mediterranea e ampie aree dedicate alla medicina officinale, passando tra agrumeti e lecci.
Al di là della varietà botanica, che di certo interessa agli esperti e appassionati, è il concetto dell’essere fuori dal tempo e immersi in uno spazio tutto speciale quello che fa la differenza.
Giardini zen in Italia

Il mondo si divide tra chi ama i giardini zen e i giardini in stile giapponese e chi non ne ha mai visto uno.
Abbiamo capito, spero, che la progettazione architettonica dei giardini è una pratica che ha radici storiche antichissime sparse in tutto il mondo e ogni paese ha il suo garden design tradizionale, che ne rispecchia parte della cultura e della storia.
Le basi concettuali, in estrema sintesi e persino con un po’ di banalizzazione (me lo permettete?) dei giardini giapponesi lasciano spazio soprattutto agli elementi naturali, elevando il paesaggio a tempio spirituale, in cui il tempo che passa è parte di quegli spazi dei quali l’umano deve prendersi cura, senza essere invadente.
Inizialmente i giardini giapponesi si basavo sul design dei giardini cinesi finché, soprattutto dal periodo Edo in poi, essi hanno iniziato a sviluppare dei concetti propri, con materiali ed elementi più giapponesi, più locali, e sviluppando via via una divisione tra i giardini giapponesi religiosi (basati su filosofie zen buddiste) e giardini giapponesi laici.
Il principale giardino giapponese in Italia si trova a Roma, curato dall’architetto Ken Nakajima. Presenta circa 1500 mq di area che si districa tra ciliegi, cascate, bonsai, ponticelli.
Giardino giapponese in un giardino inglese a Firenze
Degno di menzione è anche il giardino zen di Firenze, all’interno dell’altrettanto superbo giardino delle Rose. Praticamente un piccolo angolo di Giappone in un giardino romantico inglese in stile ottocentesco, che fiancheggia Piazzale Michelangelo.
Firenze è gemellata con Kyoto e questo piccolo pezzo di cuore giapponese è stato donato alla città.
Mi aiuti a rendere questa guida ancora più completa, indicandomi dei giardini aperti al pubblico o pubblici al 100% da visitare in Italia?

Elena
Bellissime idee! Ti suggerisco Podere Pantaleone, a Bagnacavallo ed il sentiero degli Gnomi a Bagno di Romagna (ci sono anche le terme). Appena mi liberano (😰) i giardini di’ Italia saranno tutti miei!