Fatto.
Di nuovo.
Viaggio prenotato.
Senza dire nulla a nessuno, per ora.
Perché oggi è uno di quei giorni in cui mi servono i sostitutivi dello Xanax, terapia passata e fallimentare, ma non sempre rimpiazzabile con la birra. Almeno, non a tutte le ore.
Ah, come sono utili i giorni come questo, culmine di quantitativi ridicoli di parole non dette perché… perché verrà un altro momento per dirle e come sempre sarà il momento migliore.
Ora, dirai: bene, ti sei salvata anche stavolta o almeno anche stavolta stai cercando di farlo.
Vero, ma solo fino ad un certo punto. Perché la verità è che ogni volta che prenoto un viaggio non salvo solo me stessa ma anche chi amo e mi sta accanto.
E anche chi odio, che oggi rischia la vita. E che presto la perderà, ma non oggi perché ho un viaggio da pianificare.
Ora, questo non è il mio diario segreto, quindi non entro troppo nel merito del convoglio che al fischio di MORIREMO TUTTI mi ha spinta all’ennesimo “prenota ora”.
Sono una blogger e faccio elenchi per rendervi la lettura utile e interessante, quindi adesso vi racconto perché, all’atto della prenotazione di un viaggio (anche se da sole, anche senza dire nulla a nessuno) non fate tanto un gesto di egoismo quanto di incredibile altruismo, al punto che tutti i tuoi cari e persino i nemici o banalmente la gente inutile ti dovrebbero ringraziare.
Il senso del distacco
Il distacco è la chiave di tutto. Distacco dalle cose che ti fanno salire il nazismo ma che devi gestire in maniera razionale il più possibile.
Programmare un viaggio e pensarci spesso (perché se pianifichi una cosa bella è importante pensarci sempre) aiuta a distaccarti dalle piccole microfratture del sistema nervoso, dello stomaco, del cuore.
E a tal punto, leggi anche “Perché un viaggio da sola fa dimenticare le pene d’amore? 5 motivi”.
Ricordare bene chi sei
C’è sempre troppa gente che cerca di fartene dimenticare, perché la consapevolezza è l’arma più importante che hai (insieme al gin tonic).
Nella quotidianità c’è sempre chi, chi più chi meno, chi consapevolmente chi meno, chi in “buona fede” (diffido sempre da chi ti consiglia troppe cose “per il tuo bene”) chi per pura stronzagine, cercherà di trascinarti nelle proprie nevrosi facendoti credere che sono le tue.
Non ci credere, è una trappola.
Parti e riprenditi un tuo modo di organizzare le cose, scegli le cose importanti per te, scegli e segui i ritmi essenziali per te.
Riconduciti al centro.
Puoi farlo in molto modi, a dire il vero. Programmare un viaggio senza dirlo a nessuno è un modo velocissimo per farlo.
Leggi anche “7 things that can make your travel (and your life) a better place”
Ricorda agli altri quale è il loro posto (e poi ricordalo anche a te stessa)
Quale posto vuoi dare alla felicità? E quale posto, nella tua vita, vuoi dare al disagio?
Ecco, pensaci, perché sulla base di questo devi imparare come e dove collocare le persone nella tua vita e nelle tue dinamiche quotidiane.
Perché un viaggio da sola dovrebbe essere di aiuto tutto questo?
Perché lo pensi solo per te. Lo programmi per te, scegli tu le date e le modalità. Quando è l’ultima volta che hai fatto qualcosa senza chiedere il parere, la disponibilità, il gusto di altri?
Se non te ne ricordi, prenota subito un viaggio.
Prenotalo per te sola o con qualcuno, ma senza avvisarlo/avvisarla pronta nel caso a partire da sola qualora la tua decisione non debba assecondare le necessità d’altri.
Se non hai mai prenotato un viaggio fai da te, leggi anche “Come organizzare un viaggio fai da te”
Se non ne hai il coraggio, o almeno così credi, leggi “Come superare la paura di viaggiare da sola”
Eugenia
Programmare un viaggio senza dirlo a nessuno è un ottima idea! Una volta l’ho fatto così e sono partita per Sicilia. Certo, viaggiare in compagnia è più divertente secondo me, ma il viaggio da solo ha i suoi vantaggi. Puoi scegliere liberamente dove andare, cosa fare senza dipendere da nessuno. La libertà non ha prezzo!