La casa di un freelance: come sceglierla?

Les amis, torniamo a parlare delle necessità dei freelance e dei lavoratori da remoto, ma in questo caso ci soffermiamo su coloro che, per motivi legati a preferenze personali, comodità o necessità biografiche, devono o vogliono lavorare da casa. 

Per alcuni di noi arriva il momento in cui capiamo che i nostri spazi abitativi devono per forza di cose assomigliare a noi, ai nostri ritmi e alle nostre necessità e che queste ultime sono diverse da quello che vuole o che serve al millemila percento della popolazione mondiale. 

Perché pochi dei tuoi amici avranno bisogno di luce sulla scrivania o di una zona in cui il riverbero delle voci delle altre stanze sia minore. 

Mentre i tuoi coetanei cercheranno casa pensando alla stanza dei bambini che un domani potrebbero arrivare, tu hai bisogno di sapere quale zona adibire ad area di lavoro, la tua stanza tutta per te grazie alla quale, se ne avrai voglia, potrai anche un giorno mantenere i tuoi figli.

Ecco allora un paio di consigli per chi si accinge a trovare una casa idonea ad accogliere anche il lavoro oltre che la vita privata (per i freelance le due cose spesso combaciano pericolosamente). 

Una stanza tutta per te

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Cerca, nei limiti del tuo budget, di selezionare quegli immobili in cui puoi ricavare uno spazio che tu possa percepire come un ufficio. 

Non solo per la comodità di mettere qui le tue attrezzature di lavoro, ma anche perché quattro pareti sono una separazione visiva sufficientemente forte per distanziare il lavoro da tutto il resto. 
Non potrai evitare di portare a casa il lavoro, laddove lavori in casa, ma è pur vero che se hai un luogo con una porta da chiuderti alle spalle alla fine delle ore di lavoro, sarà più facile creare un distacco emotivo tra lavoro e il resto della vita. 

Se non è una stanza, cerca bene gli angoli 

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ph. Toa Heftiba, unsplash

Se una casa con una “stanza in più” è un può fuori budget, è bene conoscere tutte le possibili soluzioni di design per dividere visivamente lo spazio di lavoro da tutto il resto.

Hai la scrivania nel salotto? Ok, no problem, è una soluzione logistica comune per il 90% di noi freelance. Crea però uno spazio visivo immediato di separazione con il resto degli spazi “living” sia in verticale (librerie, separé, piante, lampade verticali) che orizzontale (tappeti, persino una diversa pavimentazione, perché no?). 

In questo secondo caso, cioè se devi creare un ambiente lavorativo in uno spazio “living”, è bene imparare a tenere molto ordine e optare per soluzioni di interior design atte a questo scopo (raccoglitori, mensole belle ma anche funzionali). 

Camera da letto solo per dormire 

Assunta Fanuli Atelier, Dress and Breakfast in Manduria.
Assunta Fanuli Atelier, Dressing & Breakfast in Manduria, Italy.

Sono dell’idea che la camera da letto debba servire solo per dormire. 
Le scrivanie accanto al letto lasciamole alla nostra adolescenza, ok?

Già non andiamo mai a dormire senza cellulare (lo so che lo fai anche tu), già vediamo notifiche delle mail di lavoro che brillano sul comodino ad ogni ora del giorno e della notte… non credo che sia il caso di aggiungere anche le onde elettromagnetiche di modem, stampanti, computer e anche televisori accanto al letto.
Già dormiamo poco, facciamolo bene, nei limiti del possibile. 

A proposito, qui ti svelo alcuni piccoli oggetti che hai anche tu, che ti liberano dalle onde elettromagnetiche in casa.

Bada bene alle agevolazioni per mutui e ristrutturazioni 

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ph. Arnel Hasanovic, unsplash

Il mondo immobiliare è sempre in evoluzione, anche per via delle finanziarie statali e delle agevolazioni bancarie che variano di anno in anno. 

Se cerchi casa, tanto più se hai esigenze molto specifiche, è fondamentale seguire tutte le news immobiliari e le novità del settore, sia in campo di mutui che di affitti per non parlare delle agevolazioni fiscali per partite iva in fatto di ristrutturazioni! 

Il 40% di una casa consiste in ciò che sta fuori casa 

Ultimo consiglio, mai troppo ovvio: ricorda che la casa perfetta non è solo chiusa nelle pareti. È importante scegliere sulla base della zona più idonea a noi. 
Se lavori da casa, avere a pochi metri un cantiere può essere un disastro per il tuo lavoro e la tua concentrazione.

Io ci sono passata quando ho scelto di vivere in un centro storico perché lo trovavo un posto ricco di magia e di ispirazione. Peccato non aver considerato che il centro storico della mia città è un cantiere a cielo aperto e la magia sfumava dalle sei di mattina alle quattro del pomeriggio quando lavoravo con i martelli pneumatici nelle orecchie. 

Informati dunque sui lavori pubblici pianificati, sul traffico serale, sui rumori e sul riverbero e sulla facilità di accedere ai mezzi o alle vie di comunicazione utili per te e per la tua produttività. 

Questo post contiene link nati da collaborazioni o sponsorizzazioni. 
Come sempre, inserisco nei miei post solo link in linea con gli argomenti e che reputo possano essere utili per i miei lettori e lettrici

26 Comments

  • gianluca

    A breve ho in progetto di trasferirmi a Milano, questa guida fa proprio al caso mio per gli ottimi consigli! Hai proprio ragione a voler utilizzare la camera da letto solo per dormire e ricavare un altro spazio per lavorare!

  • Anna Pernice

    Dei consigli che mi servivano proprio per arredare la mia casa.

  • Greta

    E’ bene organizare la casa in base a tutte le necessità che abbiamo, anche quelle lavorative e di studio…… io mi sono ritagliata un piccolo angolino in sala

  • Gia

    io non sono una freelance ma uso molto il pc e lavoro spesso a casa. Purtroppo ho fatto l’errore di avere lo studio aperto sul salotto…c’è sempre qualche distrazione in agguato.

  • Raffi

    Hai ragione che il 40% della casa è quello che sta fuori. Abito in un parco che in estate di riempie (giustamente) di bambini. Ho dovuto mettere l’aria condizionata per non aprire le finestre: le urla felici dei bimbi che giocano in piscina erano davvero assordanti. 🙂

  • Sabina Samogin

    Quanta verità e quanti bei consigli. Io ho proprio questo problema: devo cambiare casa anche per avere un vero e proprio ufficio con la giusta luminosità e della giusta dimensione. Nella mia attuale casa non manca no spazio, ho una camera di 60 mq in parte adibita a studio ma non riseco a lavorarci per questione di luce e di altezze, è una mansarda e mi opprime, anche se è ottima per dormire.
    Alla fine ho messo una consolle adibita a scrivania in salotto, che si integra perfettamente con l’arredamento, perché non avrei potuto fare diversamente. Mi auguro di riuscire a vendere presto questa casa e poi seguire passo, passo i tuoi consigli per la nuova dimora. Continua a scrivere sull’argomento perché mi piacciono molto i tuoi articoli sul tema.

  • Sara Chandana

    In questo periodo vivo da sola, in una piccola casa, e mi sono ricavata uno spazio per lavorare in soggiorno. Ho la mia scrivania, con il pc e i libri più importanti a portata di mano. Se fossimo in due andrei al coworking a due passi da casa, per stare tranquilla e non essere disturbata.

  • Make up addicted

    Anche io spesso lavoro in casa e ho bisogno di un angolo tutto mio

  • stella fabbrini

    Quando lavoravo come editor per una casa edirice, avevo 2 pc . Uno fisso , cjhe all’inizio misi in salotto ma era un casino perchè ci potevo lavorare finchè non c’erano le mie figlie poi no, così mi sono spostata in camera…. e ho preso un portatile , coaì mi posto dove voglio. In compenso però non ho più lavoro 🙁

  • Viaggiatori per Caso

    Anche se non posso definirmi una freelance, spesso lavoro da casa, e per scherzare definisco la camera più piccola del mio appartamento, con scrivania e pc, “il mio ufficio”. Penso che se dovessi lavorare in una qualsiasi delle altre stanze della casa sarei continuamente distratt,a e la qualità del mio lavoro ne risentirebbe.

  • Vale Ipa

    Se vedessi come lavoro io a casa ti metteresti le mani nei capelli. Lo spazio è fondamentale, e condivido sul non mettersi la scrivania in camera perchè potrebbe diventare a quel punto una vera e propria prigione!

  • Maria Domenica Depalo

    Io sogno da tempo un angolo per il mio lavoro. Anzi l’ideale sarebbe una stanza da trasformare in studio: spero di riuscire presto in questo intento…lavoro permettendo e seguendo i tuoi consigli.
    Maria Domenica

  • Valentina

    Concordo con te su tutto, però è difficile creare una separazione quando lo spazio è poco e anche un separé occupa posto. Per il discorso della zona io sono più per abitare in una zona comoda e centrale. Sopratutto in una metropoli essere in una zona centrale se vuoi uscire la sera e rientri tardi da sola ha la sua importanza.

    • Sabrina - In My Suitcase

      Anche questo aspetto dipende dalle fasi della vita. Io sono in una fase in cui non amo molto uscire, ma anche solo la vicinanza ai mezzi per andare dai clienti senza auto può essere fondamentale.

  • Cath

    Informazioni molto utili. Bisogna avere una stanza che ispiri creatività e tranquillità

  • Hang Around The World - Paolo

    Che bei consigli! Avere un proprio spazio è importante e fondamentale anche solo per dividere la quotidianità ed il lavoro. Ovvio che la zona in cui si vive è parte integrante della scelta.

  • Lost Wanderer

    Io sono una di quelle che alla scrivania, ha preferito una poltrona comoda per lavorare, all’angolo della stanza, con la sua piantana a far luce accanto; l’idea del tappeto mi piace, per separarla ancora di più dal resto del soggiorno!
    Anche se quando comprerò casa, terrò a mente i tuoi utili consigli.

  • Noemi Bengala

    Negli anni il mio spazio per lavorare da casa non solo si è modificato ma si è letteralmente spostato. Prima infatti il mio studio era nella stanza che oggi è di mia figlia. Adesso però che si trova in un bell’angolo del mio salotto, quasi mi piace di più. Grazie per i tuoi consigli.

  • Sara

    Info utili per chi lavora da casa… Facendo la maestra ed essendo quasi sempre a scuola la mia casa è proprio il mio nido

  • Simona

    Io avrei decisamente bisogno di una stanza o di un angolo solo ed esclusivamente per il lavoro. Non è per niente banale sottolineare questa necessità. Mi rendo conto in prima persona quanto possa fare la differenza!

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