La paura di viaggiare da soli è spessimo il principale elemento che porta le persone, soprattutto le donne, a non fare questa esperienza.
In questo articolo imparerai da dove deriva e come superarla e ti darò anche consigli pratici per “viaggiare da sola senza essere sola al 100%”.
Ma prima partiamo da un punto per nulla scontato:
Se proprio non ti piace l’idea di fare un viaggio da sola, la paura c’entra poco, e di questo ne sono consapevole. Per fortuna l’umanità viaggiante è così vasta e varia e il viaggio è come l’amore: ognuno ama farlo a modo suo.
Ma se fai parte di quella categoria di persone, donne in particolare, che avrebbero voglia almeno di provare a fare un viaggio da sole ma non lo fanno per diversi motivi (vedi alla voce alibi che adesso andremo a destrutturare e smontare uno ad uno), allora… dobbiamo fare due chiacchiere.
Partiamo da tuoi alibi, ossia quei muri socialmente accettati (di sicuro più di quanto non sia socialmente accettata una donna che viaggia da sola) che ti impediscono di fare una cosa che vuoi fare, per il semplice motivo che ti incuriosisce e ti darebbe soddisfazione.
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è pericoloso
Altissima è la possibilità che la frase ‘è pericoloso’ venga detta da persone che nel mentre stanno fumando, asciugandosi i capelli a piedi scalzi, frequentando un tizio conosciuto in chat due giorni prima, nutrendosi di carne da allevamento intensivo o uova da galline cresciute in gabbia, bevendo superalcolici, passando allo stop senza fermarsi, superando i limiti di velocità in autostrada e pitturando un cornicione senza casco o sistemi di sicurezza.
Ma a te, per il tuo viaggio da sola, sono lì a dire #perituobene ‘è pericoloso’.
La verità? Certo, lo è. Viaggiare da sola è pericoloso. Come lo è viaggiare in compagnia, d’altronde.
Come lo è vivere, per dirla tutta.
Ma MAI (credetemi, mai) pericoloso quanto fumare, asciugarsi i capelli a piedi scalzi, frequentare un tizio conosciuto in chat, nutrirsi di merda, bere superalcolici, non fermarsi allo stop, superare i limiti di velocità, fare lavori pericolosi senza adeguate misure di sicurezza.
Viaggiare da sole è pericoloso come restare incinte dopo i 30 anni: i fattori di rischio sono leggermente più alti, ma che fai… rinunci a qualcosa di importante per così poco?
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Ho famiglia e figli
I tuoi figli, se vai via per due o tre giorni da sola, sentiranno la tua mancanza. E anche il tuo compagno o compagna.
Ma presumo che i tuoi figli sentano la tua mancanza anche quando sei al lavoro, quando fai yoga, quando li lasci a scuola, quando decidi di concederti una serata da sola con il tuo compagno o compagna (ti prego, dimmi che ogni tanto lo fai, nonostante i figli).
Sentono la tua mancanza, ma se ne fanno una ragione, perché in alcuni momenti è doveroso distaccarsi. Bene, dal momento che le regole le devi fare tu, fai in modo che sia doveroso anche il tuo equilibrio, perché senza di quello la famiglia salta.
Fai che diventi una buona ragione anche lasciarli per qualche giorno con qualcun’altro che li ama. E fai che anche quest’ultima persona se ne faccia una ragione, dal momento che anche tu senti la sua mancanza ogni volta che si allontana da te.
Il vero amore è una questione di legami, non di catene. Di appartenenza e non di possesso. Di cose che si danno e non di cose che si prendono.
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il mio ragazzo/la mia ragazza è gelos*
Ed è giusto che lo sia. Per questo è bene che tenga d’occhio tutte le persone che attiri quando cammini per strada (perché ti garantisco che ne attiri, eccome).
Un’insicurezza legata al tuo fascino magnetico è sana. Un’attitudine a non farti allontanare (e una tua attitudine a non allontanarti per essere accondiscente) forse non è un’attitudine sana verso il rapporto. Se la vedete così, forse il problema non è il viaggio, ma tutte le tue scelte.
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Il punto è che vorrei viaggiare anche in compagnia… ma sono sola
Valutiamo anche un’ipotesi non da poco, perché in realtà molto frequente: vorresti viaggiare, anche in compagnia, ma per ragioni biografiche o esistenziali, sei sola.
Non hai nessuno che in questo momento possa unirsi a te, ma tu vorresti viaggiare lo stesso. Ma hai paura. Nel tuo caso, oltre a leggere i consigli che elenco di seguito, hai anche l’opzione di unirti a viaggi di gruppo per sole donne. Io conosco Roberta Calderini, consulente di viaggi e blogger che ti spiega come fare in questo post.
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questione di soldi
Questa cosa che viaggiare costa non la voglio più sentire. Costa, come costa vivere. Costa di meno che fumare, bere, prendere la macchina per TUTTO, acquistare cibi e prodotti fuori stagione.
Se ti servono dritte su come condurre una vita normalissima e trovare i soldi per viaggiare, leggi
Come trovare soldi per viaggiare
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Nessuno mi appoggia
Fai un volo indietro: quanti erano dalla tua parte quando hai scelto la scuola da frequentare? E quando hai frequentato quel tizio che proprio ai tuoi (genitori o amici) non piaceva?
Quanti ti appoggiavano quando hai deciso di fare il primo tatuaggio?
Ora… che cosa manca ad un viaggio con te stessa, da non portare quella stessa energia e risolutezza? Forse uno dei punti di cui sopra (quindi rileggili e appuntali)
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che cosa fai da sola? non ti annoi?
No, non ci si annoia. Punto. E quando capita, si gode la noia. Tutte e tutti dovrebbero trascorrere almeno una settimana all’anno di assoluta noia.
(Se hai o conosci altri alibi, scrivili nei commenti e lavoriamo insieme per de-costruirli come un castello di lego tarocchi).
Adesso che abbiamo cercato di abbattere alcuni muri dell’immaginario collettivo, veniamo al dunque: la paura in sé, che non ha nulla di davvero razionale correlato ai concetti se pure astratti di pericolo/famiglia/relazioni/noia.
La tua paura di partire da sola può essere legata a tante cose che fanno parte del tuo vissuto;
#1 – Allontanamento e perdita di controllo
Prova a
- restare sola per un giorno intero in casa
- spegnere il cellulare per qualche ora
- non connetterti ad internet
Se già solo queste cose ti sembrano molto difficili, è probabile che la tua principale paura sia proprio questa. L’allontanamento dalle cose che non vuoi perdere, che pensi ti possano scivolare dalle mani.
Inutile cercare di dare rassicurazioni razionali, sarebbero inutili. Inutile ribadire quello che già sai: non è un breve allontanamento che ti farà perdere qualcosa che per natura non ti appartiene (tipo, la vita degli altri) e non è l’allontanamento che ti farà perdere ciò che ti appartiene (come l’affetto e la stima che da sola ti sei guadagnata).
Ti aiuto nel campo dell’irrazionale e dell’illogico: potresti creare dei riti e giochi per condividere il tuo viaggio (nei momenti in cui lo vorrai) con le persone che ami. Ad esempio
– gruppo WhatsApp dal titolo IL MIO VIAGGIO DA SOLA: SALVATEMI in cui pubbliche foto buffe su quello che fai e i posti che visiti
– pubblica su facebook i tuoi post e i tuoi pensieri di viaggio
La tecnologia aiuta, credetemi. Oggi prendere coraggio e allontanarsi non è difficile come lo era 15 anni fa (ai tempi del mio primo viaggio da sola).
(Le puriste del viaggio in solitaria penseranno che in questo modo non stacchi mai ed è come non partire, ma… ragazze, vi prego, stiamo cercando di risolvere un problema di chi è ancora alle prime armi!)
per trovare motivazione, leggi anche:
Donne che viaggiano da sole:
7 miti da sfatare
#2 – Paura di non farcela da sola
Quando l’alibi è quello del ‘nessuno mi appoggia’, la qui scrivente psicologa della mutua e di quarta categoria ha una teoria: serve un lavoro politico da fare su una sostanziale insicurezza di sé, che si versa sugli altri nella colpa di non ‘ricevere appoggio’. Cioè, vuoi fare una cosa, ma se non la fai la colpa è di chi non vuole farla con te.
In parte hai ragione… in parte non hai scusanti. Mi spiego meglio:
Se appartieni a questa categoria, forse sei quel tipo di persona che quando deve fare un colloquio di lavoro o un esame, deve essere trasportata di forza da amici, amanti, parenti, perché nonostante la preparazione sia da 31 e lode pensi sempre di non farcela, per paura dell’imprevisto, della deconcentrazione, del fallimento che è sempre dietro l’angolo (per ogni comune essere umano).
Il punto è che qualcuno che ti trascini al colloquio/esame di forza lo trovi sempre perché sono due cose socialmente accettate #periltuobene. Difficilmente troverai qualcuno tanto amante del #periltuobene da spingerti a fare un viaggio da sola, anche se sa che in fondo lo vorresti.
Il punto è: ma perché lasciare agli altri il merito dei tuoi traguardi? O la colpa di quello che non fai?
Prova a concentrarti su questa frase: “LA MIA FELICITà è SOLO AFFAR MIO”.
Appuntalo sul frigo, scrivilo sui muri, tatuatelo sull’anulare sinistro.
Credo fortemente e fermamente in questa cosa: gli altri possono darti amore, soldi, carezze, lavoro. Ma la felicità, quella è una strada che siamo tutti destinati a cercarci da soli e da sole. Quello che gli altri fanno #periltuobene, a mio avviso non ha nulla a che vedere con questo.
Altro piccolo ma importante trucco se davvero vuoi prendere coraggio: cerca su un motore di ricerca le parole VIAGGIO DA SOLA e leggi i post di tante (tantissimeinnumerevoli) travel blogger che partendo dalla tua stessa paura sono diventate delle viaggiatrici compulsive.
In ggiunta, ti invito a leggere quali sono alcuni benefici e vantaggi del viaggio da sole:
7 reasons why all people (mainly women) should learn to travel solo (and do it at least once a year)
Spero di aver dato qualche soluzione accettabile e soprattutto di aver ridicolizzato a sufficienza il concetto di #periltuobene
anastasia
Fantastica!! anch’io amo viaggiare e viaggio più che posso ma mai da sola … mi piacerebbe ” svezzarmi ”
ma ho il terrore di PERDERMI , NON TROVARE LE VARIE INDICAZIONI , ANDARE IN PANICO INSOMMA !!!!
mio marito dice che secondo lui sono solo nel mio mondo e un pò di attenzione in più mi faciliterebbe le cose…. ma non mi convince un granchè.
Si accettano consigli a braccia aperte!!! complimenti cara continua così !!!
Buona vita e buon viaggI !!!!
Anastasia