di Andrea Gabrielli
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Barcelona e Lloret de Mar. Se per un momento riuscissimo a toglierci dalla testa la frenesia della capitale catalana e la fiesta con 40 gradi all’ombra in estate, scopriremmo che la Catalogna ha molto di piú da offrire.
Se dovessimo fare un parallelo con l’Italia, potremmo sicuramente compararla con la Toscana o la Liguria. Montagne verdi tutto l’anno, spiagge basse e ampie, calette arroccate tra le scogliere a picco, piccoli borghi medievali e addirittura vari impianti sciistici.
Insomma, chi vuole viaggiare con calma in Catalogna trova terreno fertile.
Vediamo insieme un po’ di mete meno note, in sub regioni della quali hai di certo sentito parlare.
I segreti della Costa Brava

Cadaques
Si tratta della zona di mare che inizia a circa una settantina di chilometri piú a nord di Barcellona. Si caratterizza per le sue coste alte e strapiombi intervallati da calette con spiagge con sabbia principalmente grossa e pietrosa.
Una fermata obbligatoria in zona è Cadaques, un piccolo paesino costiero di pescatori. La bellezza di questo “pueblo de mar” è data dal suo piccolo lungomare costellato di barchette da pesca e dall’interno del centro urbano ancora costituito da casette antiche perfettamente restaurate e conservate.
Se ci si trova in zona, è d’obbligo raggiungere a piedi tramite il Camí de Ronda il Faro di Cap de Creus. Posizionato sull’omonimo promontorio offre viste su tutta la costa circostante e, quando soffia la tramontana, si riesce a vedere perfino la costa sud francese.
Raggiungere la zona è piuttosto semplice. Si puó atterrare direttamente a Girona, capoluogo di provincia della zona, oppure da Barcellona si puó prendere un treno direttamente da Plaza Catalunya o dalla stazione di Sants. Piuttosto comodo è anche raggiungere Cadaques o Rosas in autobus partendo dalla Estació del Norte.
Montserrat
Il suo nome vuol dire letteralmente ” Montagna Segata”, si distingue dal resto dei promontori circostanti per la sua forma che ricorda il filo di una sega. Da sempre meta di culto e misticismo, ospita il Monastero della Vergine Nera, uno dei principali santi catalani. Oltre al complesso religioso offre ai suoi visitanti la possibilitá di risalire sul finaco della montagna sfruttando vari sentieri da trekking oppure una funivia. Una volta arrivati a metà, è possibile riposarsi, visitare il monastero e continuare l’escursione a piedi fino alla cima del monte.
Anche Montserrat è facilmente raggiungibile in poco piú di un’ora da Barcellona. Oltre che con i vari tour guidati, è possibile arrivarci con i treni (Rodalies o Ferrocarril) da plaza Catalunya, Plaza España o Estació de Sants. La frequenza di percorrenza della tratta è altissima, se si perde un treno, ne passerá sicuramente un altro a distanza di cinque o dieci minuti.
Costa Dorada e Tarragona

Tarragona
Completamente differente è invece la costa sul versante sud della regione. Contrariamente rispetto al nord, presenta infatti coste molto piú basse, spiagge molto piú lunghe con sabbia fine e acque piú calde. Vista la facilitá d’accesso alle aree costiere si potrebbe definire quasi il “paradiso del chiringuito”. I tipici baretti da spiaggia si trovano infatti a intervalli regolari quasi ovunque offrendo a clienti e avventori tapas, paelle e birre ghiacciate.
La cittá principale della zona, Tarragona, è un nucleo urbano molto antico e ricco di storia. Sparpagliati in giro per la cittá si possono trovare i resti dell’enorme anfiteatro romano, varie domus e moltissimi tratti dell’acquedotto che resistono alla forza del tempo.
Per raggiungere Tarragona ci vuole un’ oretta di treno oppure di macchina da Barcellona. Una visita è un’ottima scusa per fuggire dalla confusione di Barcellona. In un paio di giorni è possibile passeggiare per tutto il centro storico e magari organizzare una gita fuori porta.
Conosci questi paesini e città? Ne consiglieresti altri per viaggio che vuole “rallentare” i ritmi frenetici di vita?
Flavia
Ho visitato due anni fa Tarragona e Reus, purtroppo a causa della scelta sbagliata di compagni di viaggio non ho potuto assaporare tutto quello che avrei voluto. Sicuramente la Catalogna meriterebbe un bel viaggio slow e On the road.