La storia sa essere crudele a volte con le città – se chiamiamo “storia” l’incapacità che talvolta le persone hanno di amare i propri luoghi. Ma il tempo sa talvolta rimediare – laddove “tempo” è la periodica riscoperta della gente dell’amore per ciò che ha attorno.
Prendiamo ad esempio tre città europee, geograficamente dislocate in tre aree molto diverse in storia e caratteristiche, del vecchio continente e che hanno avuto una difficile storia recente e che ancor più di recente vengono riscoperte per la loro capacità di reinventarsi e offrire risorse agli autoctoni, ai visitatori e passanti.
Prendiamo Glasgow. Capitale e grande città industriale della Scozia, in tempo di crisi economica sa offrire nuovi scenari a chi vi abita o a chi vi si reca in visita. Sino a meno di cinquant’anni fa il suo porto, salpavano navi cariche di migranti in cerca di fortuna per il nuovo e il nuovissimo mondo. Adesso il nuovo è qui, e sorge dai pezzi della storia. Come dalle fabbriche dai mattoni rossi degli antichi cantieri navali sorge adesso la nuova funzionalità del Titan Crane, altissima gru dalla cima della quale si ammira la città che si affaccia sul fiume Clyde. L’immagine di quei pochi chilometri quadrati sotto gli occhi di chi è in cima è indicativa di come una simile città sia potuta diventare un baluardo dell’architettura contemporanea: il Glasgow Science Centre (museo della scienza), dalla forma oblunga e dall’atteggiamento imponente, se lo si guarda di giorno, romantico e dolce se lo si vede la sera, con le sue luci rifratte sul fiume; i 130 metri della Glasgow Tower che ospita un museo in cui la scienza viene conosciuta e vissuta al livello pratico (amatissimo dai bambini di tutte le età); il Millennium Bridge; il Secc (Scottish exibition conference centre), enorme centro congressi dalla struttura futuristica; il Riverside Museum, musseo dei trasporti tanto moderno quanto onirico, tanto da sembrare progettato da Tim Burton (invece che dal progettista Zaha Hadid). Ci deve essere un motivo se il “New York Times” ha inserito questa città, trasformatasi da polo industriale a capitale dell’arte contemporanea, tra le 45 destinazioni imperdibili dell’anno 2012. http://www.glasgowlife.org.uk
Più difficile ancora la storia recente di Berlino, scenario delle ferite della storia moderna d’Europa. Adesso è città pronta ad accogliere artisti, designer e creativi di tutto il mondo, con costi bassissimi e spazi espositivi a disposizione. E questo gioco a ribasso sui prezzi degli immobili nei vecchi capannoni della Berlino Est (ma anche di antichi palazzi della zona Ovest) ha dato alla città, in pochi anni, un colore e un sapore vivace e innovativo. Berlino sa di opportunità. La rete è piena di siti (in tutte le lingue) interamente dedicati agli eventi e alle gallerie della capitale tedesca. Uno di questi è myberlin.com. Basta dare un’occhiata e ci si può perdere, conviene munirsi di taccuino e decidere a cosa non si può rinunciare. Partiamo dal teatro: Sulla Karl-Marx-Strasse, nel centro di Neukölln si trova il teatro Heimathafen, che ospita non solo rappresentazioni di teatro interattivo (che poi mette anche in rete), ma anche serate musicali ed eventi trasversali che toccano tutti gli specifici artistici. Il quartiere Mitte apre le porte delle sue decine di gallerie di arte moderna tutto l’anno e, se siete così fortunati da conoscere la lingua tedesca, tenete d’occhio i reading di autori contemporanei (spesso emergenti) alla Literaturhaus.
Ancora bruciano le ferite di Tirana, capitale dell’Albania uscita da appena 25 anni dalla dittatura comunista. L’Albània, a seguito della svolta democratica ha vissuto un periodo di certo difficile ma anche di ottimismo e crescita. Tutto ciò è visibile a partire proprio da Tirana. A parte luoghi e monumenti interessanti, come la Torre dell’orologio o la splendida Moschea Et’hem Bey, è il caso di tenere d’occhio la stagione del Teatro dell’Opera, che ospita due compagnie stabili e i più importanti spettacoli d’Europa. Proprio del teatro Tirana ha fatto un tesoro prezioso, portando ballerini professionisti e studenti di accademie di balletto di tutto il mondo a venire a studiare in questa città dalle tinte contraddittorie e dalla veloce crescita. E che sta “esportando” i suoi maestri di balletto e teatro-danza in tutto il mondo, dopo aver fatto tesoro e ereditato la tradizione della “scuola di Mosca”, ancora tra le più accreditate nel panorama della danza classica. L’arte porterà anche questo gioiellino dei Balcani ad una rinascita. Il sindaco della città ha promesso che entro il 2014 Tirana sarà tra le capitali più pulite e vivibili d’Europa.
La storia di un continente passa attraverso le sue città. Visitando Glasgow, Berlino e Tirana non si può che ammettere che dalla storia si impara, eccome. Basta volerlo.
2 Comments
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panflocca
Grazie a te adesso ho una voglia matta di visitare queste città da cima a fondo! Non mi fa bene leggere i tuoi articoli… scherzo, adoro tutte le info che aggiungi nei tuoi articoli, utili e funzionali.
Sabrina Barbante
Grazie! Il viaggio è una malattia contagiosa… solo se sei predisposta! 😉 Buon viaggio e aggiornami!