4 parole chiave per fare velocemente la valigia

Annuncio sin da ora che seguirà un ulteriore pezzo su come far entrare TUTTO in valigia, dopo i precedenti sul tema.

Lenisco la logorante attesa, da esperta impacchettatrice dell’ultimo secondo. Che parta per 3 giorni in estate o per 15 in inverno, i miei tempi oscillano tra i 10 e i 16,36 min.  Molti staranno pensando ‘esticazzi’. Altri invece ‘ma come fai?’
Rispondo a questi ultimi.

Sfatiamo subito alcuni miti: la velocità e la capacità di mantenere la calma evitando corse e crisi isteriche non sono dovuta né ad un’attitudine naturale alla tranquillità, né alla capacità di calcolare i tempi (e quindi anche le ritardatarie e i ritardatari seriali possono imparare).

E una questione di 4 parole chiave:

CONSAPEVOLEZZA: nella vita in generale costituisce il 52.8% del benessere (dati forniti dal mio generatore automatico di percentuali).
Anche quando si impacchetta la propria vita per scarrozzarla altrove. Preparare, nei giorni che precedono la partenza, una lista delle cose da portare è un modo per mettere per iscritto tale consapevolezza, di fronte al baratro del bagaglio vuoto.

BELLEZZA: comprate una valigia che vi piace tanto. No, non è una cosa stupida come sembra, posso spiegare. Spesso riempire il bagaglio è per molti una seccatura, qualcosa che si rimanda all’infinito sino ad arrivare all’ultimo momento, come quando da piccoli si doveva preparare la cartella per andare a scuola. Quindi bisogna rendere questo momento gradevole (e una valigia bella, originale, nuova è a mio avviso un buon modo). La vostra vita merita un bel posto in cui essere messa, anche se si tratta solo di una piccola quota di essa.

“PACEZZA”: Nulla è indispensabile, dicono. Ma io non sono d’accordo. Molte cose nella vita sono assolutamente insostituibili… ma a questa categoria non appartiene ciò che si trova al supermercato, al duty free dell’aeroporto, ai distributori automatici.
Riempire un bagaglio con la leggera consapevolezza (pacezza, appunto) che se dimenticate qualcosa ve ne accorgerete dopo aver trovato il posto in cui rimediare all’assenza, vi renderà più facile la concentrazione.

ESPERIENZA: Dalle mie parti si dice ‘nu sse nasce m’parati’ (non si nasce … imparati – permettetemi di non banalizzare con una traduzione in italiano corretto). Fare un bagaglio in poco tempo è, come tutte le altre cose, un lavoro che richiede anni di attività ed esperienza.
E vi suggerisco di praticare molto spesso.

*Per chi viaggia ‘troppo spesso’, e cambia casa più di una volta l’anno, la faccenda è più complessa, perchè più difficile familiarizzare con gli spazi e agguantare ciò che serve al momento giusto. Chi non ha sempre la stessa immagine del posto di spazzolino, mutante, scarpe ecc, è in grado di girare su se stesso con lo sguardo perso nel vuoto per ore prima di ricordare dove andare a cercare le cose da mettere in valigia.
Ma c’è da dire che di certo, chi cambia casa così spesso ha una dose doppia della voce 3, quindi è salvo.

 

1 Comment

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