In My Suitcase per #Accessibilityiscool
Vuoi conoscere i posti più cool d’Italia? Ti piacerebbe avere sempre a portata di mano una vera e propria mappa di teatri, pub, musei, cinema moooolto fighi del bel paese (e oltre)?
Bene, non solo puoi averla ma puoi anche aiutare a completarla!
Ma prima definiamo il concetto di “Cool”, almeno secondo Movidabilia, associazione che ne sa a pacchi in merito.
Un posto “cool” è un luogo di svago, cultura e divertimento, quindi un pub, un ristorante, un cinema, un acquario turistico di pescecani, un negozio di tintinnìni vintage, un teatro di prosa ecc… che oltre ad essere bello rispetta dei criteri di accessibilità per tutti e a tutte.
Ha ad esempio un ingresso a livello o una rampa per passeggini e sedie a rotelle, un’entrata facilmente fruibile per chi ha problemi motori momentanei o permanenti.
Ma anche, per chi si spinge oltre, menu in braille, percorsi tattilo-plantari, spettacoli teatrali tradotti in LIS… insomma, più uno ci mette la fantasia e l’impegno per essere accessibile più diventa “cool”.
Ora, come trovare i posti cool d’Italia (e oltre)?
Conoscere e aderire alla campagna Accessibility is Cool, promossa da Movidabilia e sostenuta da Fondazione CON IL SUD, ad esempio, è un ottimo inizio!
Sul sito accessibilityiscool.movidabilia.it è presente una mappa in cui iniziano ad essere inseriti i luoghi della movida e della cultura che gli utenti stessi hanno trovato particolarmente cool, cioè belli e accessibili.
Poi sono i tecnici di Movidabilia che, attraverso chiamate, sopralluoghi, accertamenti, sanciscono e indicano i livelli di accessibilità distinguendo tra A (accessibile) e Super A (accessibile ad un livello superiore, che va oltre l’ingresso e il bagno). [sul sito e sulla mappa tutti i parametri nel dettaglio].
Come contribuire a creare la Mappa dell’Accessibilità?
Partecipare alla campagna è così semplice che sarebbe davvero inopportuno non prenderne parte.
Ma facciamo un passo indietro, sulla genesi del progetto.
Quando abbiamo pensato (parlo del direttivo di Movidabilia) a come fare per coinvolgere tutti in maniera più semplice ed efficace nella campagna, abbiamo trascorso nottate a pensare a come mettere la campagna nei gesti più comuni e quotidiani di tutti e di tutte.
E questo è il risultato di tante valide meningi spremute:
Tu ogni tanto esci? Vai nei pub, nei ristoranti, vai in hotel, al cinema, nei teatri, musei? Secondo me sì.
Tu ogni tanto ti fai dei selfie? Fai delle foto al cibo che mangi? Fai delle foto ai locali/luoghi che frequenti? Secondo me, sì.
Bene, continua a farlo ma “mind the accessibility”, fai caso all’accessibilità dei luoghi. Se ci sono dei parametri che ti fanno pensare “Ah, cavolo, qui una sedia a rotelle/passeggino/mio nonno con il bastone ci entra facilmente” fatti un selfie/foto foodie/foto al barman particolarmente figo (così attacchi pure bottone) e postalo su Facebook come faresti di solito, ma usa gli hashtag #accessibilityiscool, #movidabilia (e poi tutti gli # che ti pare) – ovviamente le impostazioni della privacy delle foto devono indicare “pubblico”, cioè visibile a tutti, non solo ai tuoi contatti.
In poche ore il posto sarà sulla mappa e tu sul sito della campagna, come testimonial.
Perché farlo?
Amiche viaggiatrici e amici viaggiatori, blogger che mi leggete perché ci amiamo a vicenda, questa è per voi:
quando frequenti i tuoi luoghi preferiti, facci caso: se sono accessibili segnalalo alla campagna come indicato (cioè fatti un selfie o fai una foto al locale e con la geolocalizzazione pubblicalo su Facebook con gli hashtag #accessibilityiscool e #movidabilia) e il locale verrà inserito sulla mappa.
NON SOLO: tu verrai inserita/inserito con la tua foto sui canali social di Movidabilia e finirai in home page del sito della campagna nazionale, insieme ad altri testimonial (Gianni Morandi, Toni Bonji, Nina Palmieri, Antonino Cannavacciuolo, The Pills… ).
E poi, fallo perché è cool, come te!
A proposito di cose davvero cool: la linea di magliette…
Capiamoci: questa faccenda dell’accessibilità e disabilità riguarda tutti e non deve fare paura o suscitare “scandalo”.
Un ragazzo con problemi motori e una donna incinta al nono mese hanno in comune il fatto che una rampa di scale senza ascensore sta loro un po’ sulle balle, ok?
E chiariamoci anche sul fatto che la diversa abilità è una forma alternativa di funzionamento e di percezione della realtà stessa, ok?
Anche l’accessibilità è un diverso (e migliore) funzionamento delle cose.
Alla luce di quanto l’accessibilità sia interesse di tutti, la campagna Accessibility is cool ha anche creato una linea di magliette molto molto belle che si possono scegliere dal portale.
Riportano delle frasi che… vuoi scommettere che riguardano e uniscono tutti e tutte, indipendentemente dalla disabilità, diversa abilità, diversa disabilità ecc. ecc. ecc.?
Vuoi scommettere che se le guardi pensi ad almeno 3-4 persone cui poterle regalare?
E daje, allora, guardale e poi dimmi!
Katia
Non avevo mai sentito parlare della mappa dell’accessibilità ed è sicuramente una grande innovazione. La trovo molto utile soprattutto per chi presenta varie disabilità perché può accedere in diversi luoghi senza problemi e questo sarebbe già un passo avanti!