è bello poter dire grazie, e quando non si sa da dove cominciare ci si sente ancora meglio.
Ma è il caso di cominciare lo stesso. Ieri sera ho tenuto la prima (e spero non ultima) presentazione di Ultimo Fuoco.
Il posto era splendido, e ringrazio il Leonardo caffè (nello specifico Leonardo e Silvia) per averci ospitati. Non solo sul piano logistico ma anche e soprattutto su quello umano; durante la presentazione erano nei limiti del possibile con noi ad ascoltare ciò che dicevamo su Ultimo Fuoco e su Gabriela. Sorridevano, incoraggiavano, ci facevano sentire a casa. Grazie ragazzi.
Grazie a Rossella e Douglas di Edita. Loro due si occupano da sempre di cultura in tutte le sue possibili manifestazioni e non si tirano indietro quando si tratta di promuovere la creatività, la voglia di fare e di discutere. Ce ne fossero altri come loro in giro per l’Italia, non penserei così spesso che “questo non è un paese per giovani”. Grazie ragazzi, per l’ennesima volta e per l’ennesima occasione.
Grazie a Caterina Monaco e alla sua capacita di spiegare con commozione e serietà la storia di gabriela (www.aiutiamogabriela.it) e per aver fatto luce sulla complessità dell’ossigenoterapia senza annoiare ma con il suo solito coinvolgimento in ogni parola pronunciata.
Grazie ai nonni e ai parenti della piccola Gabriela; non potete capire cosa abbia significato per me la loro presenza.
Grazie ai miei genitori e a mio fratello… ma è un grazie così speciale che preferisco riferirlo di persona…
Grazie ai miei amici di sempre, che sanno farmi capire ogni volta quanto è bello tornare a casa.
Grazie agli avventori e a quanti per semplice curiosità, perchè regalato, perchè se lo troveranno per caso tra le mani, leggeranno Ultimo Fuoco.
Grazie a tutti quelli che avrebbero voluto esserci ma per motivi di spazio, tempo, dimensione non hanno potuto. Per me c’eravate anche voi.
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