E poi ti capitano queste domeniche mattina.
Quelle che per gradi di avvicinamento fanno capire che, anche qui ‘InSalento’ (cit) può arrivare l’autunno. Due domeniche fa, al mare con un amico, si era ancora nella fase del nagazionismo più cupo.
‘Se veniamo a mare ogni domenica non perderemo del tutto l’abbronzatura’, si diceva. Negando l’esistenza di perielio e afelio come a Lecce si nega la rosa dei venti appiattendola sul binomio scirocco-tramontana.
La scorsa domenica si era al ‘Che faccio, vado al mare? Sì, dai. Vado’ (ed era meraviglioso!), pur avendo trascinato l’atto epico dell’Ultimo bagno più o meno a partire dal giorno dopo Ferragosto.
E poi questa domenica. Non solo non si pone il problema del mare e dell’ennesimo ultimo bagno. Ci si chiede addirittura come sia stato possibile frequentarlo per gli scorsi cinque mesi. Ci si convince di vivere in un posto incredibilmente freddo. Si crede all’improvviso di essere in Danimarca.
Io mi alzo, doppio caffè caldo e non consulto né il meteo, né l’oroscopo. Non leggo le news, non cerco gli eventi nella zona. Vado sul sito della ryan e/o della easyjet e attendo risposte.
Dove andare?
Quando partire?
Non serve chiederselo.
Quando non hai risposte, lascia che il prezzo del biglietto a decidere.
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