Viaggio nel Salento: esperienze mozzafiato nel rispetto del territorio

Cose uniche da fare nel Salento per arricchire la tua esperienza locale, rispettando e facendo crescere il territorio.

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La faccenda del turismo sostenibile, si sa, mi sta particolarmente a cuore. Ancora di più mi sta a cuore quando si parla della mia terra.
Recentemente ho partecipato ad un press tour organizzato dal distretto produttivo (cioè, il network) Puglia Creativa , il quale ha creato il nuovo brand di promozione e valorizzazione del territorio #VisitPugliaCreativa.

L’azione si inserisce nelle attività del progetto ATLAS Adriatic Cultural Tourism Laboratories, finanziato dal programma di cooperazione territoriale europea Interreg Italia-Croazia 2014-2020 di cui Puglia Creativa è partner.

Tolto lo spiegone iniziale, è grazie a questa esperienza che ho avuto idee illuminanti su come e cosa è possibile fare per visitare il Salento e dimostrare al contempo amore e cura per lo stesso.

In questo post ti darò anche delle indicazioni sulle realtà alle quali ti puoi rivolgere per vivere queste esperienze; si tratta in ogni caso di partner del consorzio di Puglia Creativa.

1 – Conoscere le coste e il mare con una guida ambientale

Anche chi non è per le attività adventure estreme, e sai bene che io non lo sono affatto, può vivere e godere di una passeggiata lungo alcuni tratti del diversificato litorale salentino. Questo è un modo magnifico per conoscere davvero il territorio e viverlo nei suoi respiri più profondi.

Affidarsi ad una guida ambientale esperta, con titolo in biologia, biologia marina, speleologia ecc. non è solo un modo per conoscere meglio il luogo che stiamo osservando, ma anche per cambiare punto di vista sulla narrativa del territorio stesso.

Ogni terra non è fatta solo del suo “paesaggio tipico”, ma anche della sua biodiversità più nascosta. Siate curiosi, sempre e ovunque, di conoscere questa biodiversità.

Per tour con guide esperte, puoi rivolgerti a G-local tour (garantisco per loro). Dopo un trekking con le loro guide ambientali, indipendentemente dal livello di difficoltà, il tuo modo di vedere il Salento (e di raccontarlo) non sarà più la stessa.

2 – Conosci la tradizione, incuriosisciti verso la modernità

Non è un problema solo pugliese: tutta l’Italia tende a sottolineare molto le glorie del passato e della tradizione come se il presente fosse una parete in cartongesso poggiata sull’unico muro portante della storia.

Non è così!
Ogni tradizione è accompagnata da innovazione, in Italia in generale e soprattutto in Puglia (grazie alle politiche regionali attuate negli ultimi 20 anni, c’è poco da fare e non c’è da nasconderlo).

Prendi le luminarie delle feste Pugliesi (che illuminano non solo le feste ma anche l’enorme padiglione della regione Puglia in tutte le fiere di settore in tutto il mondo).
Io ho conosciuto Mariano light e ho avuto modo di constatare come il loro sodalizio con la start-up Arte Amica abbia permesso loro di unire l’arte antica delle luminarie alle moderne tecnologie mobile e wireless.
Immagina di passeggiare sotto una galleria di luci che cambiano colore e temi, ritmo e persino musica, non appena dai un comando da una app.

Non dimenticare che il Salento è anche un concentrato di Street Art sparsa ovunque. Scopri dove trovare la Street Art e i graffiiti di Lecce.

3 – Guarda l’alba dal faro di Punta Palascia

Le levatacce non sono la cosa che più amo al mondo e che più mi mette di buon umore.

Eppure, alzarsi alle quattro del mattino per attendere l’alba al Faro di Punta Palascia val bene lo sforzo.
Un’area rarefatta e silenziosa, quasi lunare, popolata solo da poche persone che per vedere la prima alba d’Italia (è il punto più ad est del Paese) sono disposte a svegliarsi prima degli altri.

In questo senso, PugliaCreativa non è solo un distretto produttivo, come l’hashtag ufficiale #VisitPugliaCreativa non è solo un invito.
Si tratta anche una sveglia, un monito, un invito a vedere, delle imprese creative, non solo la bellezza ma anche la ricchezza (economica) che portano già e che possono portare in futuro, soprattutto attraverso l’attività di consorzio. 

Appena il sole è un po’ più alto, puoi chiedere un caffè e una colazione nella caffetteria-showroom-vista-mare e contenitore di eventi ideato e curato da Apulia Stories. In questa terrazza affacciata sull’Adriatico puoi fare molte cose, fra cui prenotare una sdraio e leggere, per ore. 
Non si paga, ma si prenota. Perché non tutto ha un prezzo ma il tempo ha valore.

Ringrazio di nuovo Puglia Creativa per avermi inviata a questa esperienza e in particolare a G-Local tour per avermi contattata per primi.

Credo che i tour nei propri luoghi di provenienza possano essere utilissimi per chi si occupa di travel story telling e che, per contro, i travel story teller locali possano dare un enorme contributo a una regione o sotto regione, anche quando si tratta della propria area di appartenenza.
Questa è una vision che spesso i tour operator e gli enti di promozione territoriale non hanno, invitando a press e blog tour solo professionisti di altre regioni.
Puglia Creativa è stata innovativa anche in questo e anche per questo, la ringrazio a nome di tutta la categoria dei Travel Blogger.

Ma di come organizzare un blog tour perfetto, dal punto di vista di una blogger, ne parliamo presto in un prossimo articolo 😉

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