Novità del blogging nel 2024

Parliamo delle novità del blogging per il nuovo anno, partendo dalle importanti novità che il mondo del content in generale ha vissuto negli ultimi mesi.

Il 2023 è stato uno degli anni con il maggior numero di core update di Google (tre solo da settembre a dicembre), è stato l’anno che ha visto l’ingresso nelle nostre vite e pratiche quotidiane di creazione di contenuti dell’Intelligenza artificiale, è stato l’anno con la nascita o l’esponenziale crescita di nuove piattaforme di infotainment che hanno ovviamente influito anche sulle nostre attività di blogger.

Prima di spostare l’attenzione sulle 10 novità e trend del mondo del blogging da conoscere, per continuare a far crescere bene la nostra casa online anche nel 2024, ci tengo a darti alcuni dati preliminari, da tenere sempre a mente.

  • ancora oggi, il 12% delle vendite degli e-commerce più grandi è influenzato dai blog; La percentuale sale al 32% per gli e-commerce di dimensioni medio piccole;
  • Secondo i dati raccolti da Tech Client, inoltre, avere un blog su un sito web aumenta la possibilità di posizionamento del 434%, trascinando con sé una percentuale maggiore di vendite e/o di autorevolezza del brand o servizio;
  • la saturazione dei social e delle piattaforme di infotainment ha portato ad un aumento del senso di credibilità e autorevolezza di un content creator che possiede e gestisce un blog, soprattutto agli occhi della gen Y (ci sono diverse ricerche a supporto di questo dato, ma la ricerca più circostanziata che ho trovato in merito l’ho letta su Science Direct).

Questo per ribadire che sì, il blogging è ancora uno dei mezzi più forti nel mondo del content, in grado di portare autorevolezza, monetizzazione diretta e indiretta, credibilità.
E, per quel che mi riguarda, una certa dose si soddisfazione e adrenalina positiva.

Veniamo adesso ai trend del blogging nel 2024.

1 – Spazio al Long form

sabrina barbante consigli SEO e strategia narativa online

Tempi positivi per chi ha le dita e i pensieri veloci e per i maniaci delle parole; anche nel 2024, infatti, i contenuti che andranno meglio su Google e potranno ambire a posizioni più lusinghiere sono quelli che oscillano tra le 1200 e le 2200 parole.
Insomma, dobbiamo dimostrare al motore di ricerca e suo tramite ai lettori che siamo davvero ferrati sull’argomento trattato e possiamo dare dei dettagli molto approfonditi, così da dare al lettore tutte le info utili su un dato argomento ed evitare il pogo sticking.

Leggi anche: Come essere l’ultima risorsa letta dai tuoi lettori ed evitare il pogo sticking 

Leggi anche: Fare seo nel 2024; 10 cose che contano oggi

2 – Essere specifici anche nei titoli

Il 50% delle query di ricerca contiene minimo 4 parole; queste arrivano ad 8 per la ricerca vocale (dati hubspot); il che vuol dire che gli utenti che arrivano a noi da ricerca organica, arrivano attraverso ricerche sempre più specifiche.
In effetti resta questo il vantaggio che ancora distingue nettamente il blogging dal micro blogging fatto su Instagram o TikTok, in cui le ricerche per topic sono possibili, ma sono molto ampie e poco circostanziate.

Dunque, per il nuovo anno creiamo titoli molto specifici su argomenti molto specifici, “imbutizzando” il più possibile i nostri topic.
Questo ci permetterà, per altro, di aumentare la nostra topic authority, cioè l’autorevolezza che i MdR ci attribuiscono per uno specifico sotto- argomento.

Leggi anche: Ricerca vocale, come far sì che ti porti traffico 

3 – Spazio agli aggregatori

Dimenticati sul mercato italiano per un po’ di anni, i blogger della vecchia guardia ricorderanno gli aggregatori di un tempo, come StumbleUpon (ormai chiuso), con nostalgia.
Poi è arrivata l’epoca dei social, molto usati da noi blogger anche come fonte di traffico alternativa.
Ma se il mercato americano non ha mai dimenticato gli aggregatori, i quali si sono moltiplicati nel tempo, ora stanno tornando o forse arrivando davvero per la prima volta, anche sul mercato italiano.
Gli aggregatori sono piattaforme web che, appunto, aggregano contenuti provenienti dal web (cioè anche dai blog), raccogliendoli per topic, autore, paese e altre caratteristiche.
In pratica un utente appassionato di blogging, si registra al suo aggregatore preferito e può leggere i blog post di suo interesse.
I contenuti aggregati sono o presi automaticamente dalle piattaforme oppure condivisi direttamente dai blogger.
Ne parlerò meglio e presto in un post e in una nuova puntata del podcast, ok?

4 – Si torna ai commenti e alle interazioni

I Core Update degli ultimi mesi confermano alcuni Core Update importanti degli ultimi due anni, tra cui quello che dà valore e importanza alle interazioni dei lettori con i contenuti.
Ma Google e Core Update a parte, le persone tornano come un tempo a commentare i contenuti dei blog, interagire con i creator, porre domande, dare risposte e opinioni.
Ovviamente tutto questo va spinto e incentivato, la community di lettori va movimentata e alimentata.

Leggi anche: Cosa sono e come conoscere tutti i Core Update di Google

5 – Non solo SEO

Grazie alle piattaforme di infotainment e ai social media, le fonti di traffico alternative ai motori di ricerca ci permettono di lavorare anche a contenuti che, pur soprassedendo ad alcune regole SEO, possono portare ottimi risultati in termini di traffico, conversioni, affermazione della tua autorevolezza nel tuo segmento narrativo.

Ecco che, dunque, trovano spazio, soprattutto per i blog con un posizionamento SEO già avviato, e per chi ha discreto o buon seguito sui social, anche gli articoli di opinione e gli approfondimenti che sanno di “editoriali”.

Leggi anche: “Articoli di opinione: come scriverli e far sì che portino traffico”

Alla luce di quest’ultimo punto, mai come oggi, oltre al contenuto, serve dare…

6 – Spazio al blogger

anteprima blog su tablet

usare vecchi articoli

“Content is the queen” (il contenuto è la regina) vale ancora, ma “blogger is the princess”, cioè il blogger è la principessa/principe, il delfino.
Il contenuto è ancora la regina indiscussa, la priorità assoluta, andare incontro a ciò che interessa ai lettori con contenuti approfonditi è sempre il centro del nostro lavoro.
Ma la voce di chi dà le informazioni, la personalità, i valori e la mission del blogger ha una nuova priorità, mai avuta prima. 
Lo sviluppo della tua strategia narrativa, quell’insieme di elementi di scrittura che vanno oltre la SEO e ti rendono riconoscibile e fanno legare a te i tuoi lettori e lettrici, sono il binario da seguire e cui dare sempre maggiore attenzione.

Puoi conoscere meglio la strategia narrativa e costruire la tua

7 – Non più solo dei diari, né solo dei magazine, ma veri progetti narrativi di personal branding

Nel 2024, caro blogger, il tuo obiettivo non sarà più solo portare gente sui tuoi articoli da organico, ma far interessare le persone a quello che scrivi tu, perché lo scrivi tu.
L’obiettivo nascosto (ma neanche tanto) nel tuo piano editoriale strategico sarà quello di farti conoscere come persona, come creator, come punto di riferimento al quale tornare ogni volta che si ha bisogno di un approfondimento sul tuo segmento narrativo.

Dunque, oltre alla crescita del traffico in organico, la tua strategia dovrà vertere anche sul traffico di ritorno e da fonte diretta.
Ecco che dunque sono importanti non solo strategia narrativa e strategia editoriale, ma anche le strategie di e-mail marketing e tattiche per restare impresse il più possibile nella memoria dei lettori.

Niente paura, sono tutte cose che insegno nelle mie coaching, in particolare nel percorso Full Blogger. 

8 – Widget per la ricerca interna

MANUALE SEO

Se uno dei trend in crescita è quello del traffico di ritorno e da fonte diretta, cioè di persone che vogliono affezionarsi ad un blog super esperto in qualcosa, dove tornare per ogni nuovo approfondimento senza passare da Google, e se far aumentare quest’utenza di fedelissimi è il nostro obettivo, tra i widget di tendenza da usare c’è la lente di ingrandimento per fare una ricerca interna al blog.

Ad esempio, se sei un mio lettore o lettrice fedele, probabilmente torni di tanto in tanto per studiare un po’ di SEO, di blogging o per pianificare un viaggio.
E forse hai già usato il simbolo della lente di ingrandimento che ti permette di trovare il topic che ti interessa. Bene, quel widget aiuterà i tuoi lettori, soprattutto i più fedeli, a trovare i tuoi articoli di maggiore interesse.

9 – Meno social, scelti meglio

sabrina guarda in camemra

Un tempo, era fattore di vanto mostrare, già dai simboli in home page, di essere presenti ovunque, su ogni social.
Oggi è l’esatto contrario e, nei prossimi mesi, si affermerà sempre di più la percezione per cui, se sei ovunque, non sei particolarmente presente da nessuna parte. 
Scegli con cura le piattaforme sulle quali declinare crossmedialmente il tuo progetto: scegli in base allo specifico narrativo che ti piace e in cui dai valore aggiunto (preferisci raccontare con immagini o con parole? Con video o con tracce audio?) e in base a dove si trova il tuo pubblico ideale e reale.
Fai capire che ti si può trovare su quei 2-3 canali al massimo, tra reti sociali e piattaforme di infotainment. Dare troppa scelta è come disperdere la scelta stessa di chi ci legge.

10 – L’IA e il blogging: fanne buon uso

La proliferazione dei tool di Intelligenza artificiale generativa ha suggerito a molti blogger che basti dare un’indicazione a chat GPT per creare in pochi minuti i blog post della vita.
Risultato: centinaia di blog (anche belli) penalizzati da Google.
L’Intelligenza artificiale generativa può essere di enorme supporto per la nostra attività di blogger: ci può aiutare a fare ricerche più circostanziate e veloci, ci consente di dare fonti autorevoli (diversi dati in questo articolo li ho trovati con pochi click, da fonti autorevoli, mentre un anno fa ci avrei messo ore per trovare e leggere queste ricerche); l’IA ci aiuta moltissimo anche per la verticalizzazione del piano editoriale e nella SEO avanzata; facciamola entrare saggiamente nella nostra vita di blogger.

Se vuoi sapere come usare l’IA generativa in modo sensato e utile per il tuo blog,
c’è qui un webinar per te.

Quali di questi punti non ti aspettavi e quale, invece, avevi già intravisto all’orizzonte? Credo che il tuo modo di fare blogging sia cambiato nel corso dell’ultimo anno?

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