Come deve essere la home page di un blog? Davvero è così importante da dedicarci un intero articolo?
In questo articolo capiremo perché la Home Page del tuo progetto online è importantissima e che cosa non deve mancare per renderla performante ai fini dei tuoi obiettivi.
Io sono Sabrina, blogger di professione da molti anni e da qualche anno anche formatrice e coach per chi vuole imparare come si scrive sul web (e come si costruisce una carriera da questa attività)

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Perché la Home Page di un blog è così importante?
Le persone finiscono sul tuo blog:
Attraverso ricerca organica, quindi grazie alle tue abilità con la scrittura SEO, oppure attraverso fonti alternative come i social.
Che si tratti di SEO o di condivisione di link dei nostri articoli sui social che preferiamo, in più del 90% dei casi avremo un traffico che atterra sul nostro blog passando, come porta di ingresso, dai nostri articoli del blog (o, in alcuni casi, da alcune pagine come le pagine prodotto o collaborazioni).
Se le persone leggono un nostro articolo e, grazie alla nostra strategia narrativa si “innamorano” di noi o si interessano alla nostra attività, il secondo posto dove andranno sarà, con ogni probabilità, la nostra home page.
Ecco perché la homepage del blog non può essere affidata al caso, ma partire dagli obiettivi che abbiamo con il nostro blog (e dei quali si parla in modo approfondito nelle Consulenze One Shot)
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Puoi anche ascoltare i contenuti di questo post, nella puntata del podcast Content-e Noi.
La Home Page del blog deve racchiudere l'unicità del nostro progetto online
Dalla home page, la navigazione può proseguire verso altre pagine strategiche, oppure portare ad una richiesta di contatto oppure ad uscire dal blog.
Tuttavia, una homepage con una buona strategia narrativa anche visual può determinare quante persone si ricorderanno di te e torneranno a trovarti.
Ora che sappiamo perché è importante curare la Home Page del blog, capiamo anche quali cose non possono mancare nella nostra.

1 – Una Short bio d’effetto
Un tempo, i blog avevano una comoda barra laterale in cui il creator proprietario del progetto si presentava, in breve.
Oggi la barra laterale non ha più molto senso, come ben sanno le mie e i miei corsisti, perché quasi tutti navighiamo da mobile e la barra laterale va in una posiziona poco lusinghiera, che non solo non viene visualizzata se non dopo troppi scroll, ma appesantisce il caricamento della pagina stessa, portando la gente ad uscire.
Oggi è possibile, grazie ai site builder sempre più semplici, inserire dei blocchi in cui presentarci, al massimo dopo il primo o secondo scroll.
La short bio deve contenere una foto bella ma soprattutto rappresentativa di te, in cui tu ti vedi davvero “tu”.
Il testo deve essere una sintesi, un condensato massimo della tua identità e della tua mission. E no, la tua identità non può essere “mamma di… moglie di… diplomata in…” Cerca le parole che davvero definiscano la differenza che puoi fare, anche solo per qualche minuto, nella vita delle persone.
Lo so, è difficile, ai miei corsisti lascio anche tre settimane di tempo per lavorarci (e ovviamente do una mano a questo lavoro), perché è tanto difficile quanto importante.
2 - Tutte le cose che fai (online)

Hai un podcast?
Scrivi libri?
Hai un canale YouTube o sei una star di TikTok?
Beh, se impieghi più di un’ora a settimana per creare dei contenuti crossmediali, quei contenuti devono essere indicati e riassunti, con tanto di call to action, nella tua home page.
Ho lavorato molte volte con blogger produttrici, ad esempio, di podcast ascoltatissimi, canali YouTube pazzeschi… dei quali non c’era traccia nella home page del blog.
Non dirmi che fai lo stesso errore?
[scherzo, la zia Sabri non giudica, ma aiuta a riflettere.]
3 - Un menu chiaro

Il menu è un piccolo spazio in cui, attraverso tassonomie, cioè parole o brevissime frasi/locuzioni, indirizziamo il lettore, con facilità, ad approfondire su qualcosa.
Un menu chiaro, con tassonomie chiare, è il primo passo per una buona user experience.
Niente rebus, niente codici nascosti. Sconsiglio voci di menu del tipo “le cose che non sai” dove puoi dire semplicemente “chi sono” o “about”.
Ovviamente, facciamo ordine anche e SOPRATTUTTO nelle categorie.
4 - Sezione blog

Non lasciamo gli articoli del blog solo nelle categorie del menu, o nella voce “blog” dello stesso.
Molte volte sottovalutiamo quanto i nostri ultimi titoli, che appaiono in anteprima dopo tre o quattro scroll in home page, possano invitare le persone a fare click, a leggere e restare molto più a lungo sul nostro blog (e tu sai che cosa vuol dire, in termini di posizionamento in SERP, far restare le persone più a lungo, vero? Se non lo sai, non mi segua ancora abbastanza spesso su Instagram).
5 - I tuoi prodotti

Se hai dei prodotti o delle consulenze in vendita, mi raccomando, trova un posto graficamente armonico per mostrare questi prodotti e servizi in home page.
Basta un’immagine e un breve testo che poi possa rimandare al tuo e-shop o ad un modulo contatto.
Ricorda che chi va in home page è stato colpito da te, dai tuoi contenuti, dalla tua mission.
Potrebbe essere un cliente ideale.
6 - Molte CTA
Ognuno di questi “slot concettuali” appena elencati, devono avere o, addirittura, devono essere delle Call to Action, i.e. inviti all’azione.
Che l’azione sia “conosciamoci meglio” con link alla biografia estesa, oppure “approfitta dell’offerta” per promuovere un prodotto, nessuno dei micro-luoghi della tua home page deve essere fine a sé stesso.
7 - Cookie e Privacy Policy
Non dimentichiamo che da ogni pagina del blog deve essere facilmente rintracciabile, per i nostri lettori, l’informativa che spiega come trattiamo i dati personali di chi ci viene a trovare.
Cookie e Privacy policy possono essere tanto discreti quanto utili nel footer, che non si vede solo nella home page ma in tutte le pagine e categorie del blog, ma qualcuno le inserisce anche nelle voci du menu.

Quanti punti di questa check list hai già nella tua homepage?
2 Comments
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Sabrina - In My Suitcase
Ciao ragazzi! Se il vostro storytelling parla di voi (e della vostra mission) in modo chiaro, dare priorità ai contenuti è a mio avviso e sulla base dell’esperienza , la scelta migliore. Il prodotto-contenuto è un tipo di prodotto particolare, parla di noi anche meglio della bio. ma una presentazione può(leggi “deve”) essere inserita anche negli articoli stessi
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Sofia
Grazie “zia SABRI”, i tuoi articoli sono grande fonte di informazioni e di ispirazione. Ho acquistato il tuo LIBRO oltre la seo che non vedo l’ora di leggere appena tornerò a casa (sono all’estero). Ho tutti gli elementi che hai indicato sulla mia homepage, ma non sono sicura di dare la giusta importanza alle varie parti. In un’altro articolo avevi sottolineato di dare più importanza al nostro prodotto, che ne mio caso sono gli articoli stessi. Perciò è meglio mettere in primo piano gli articoli e poi una breve presentazione o è meglio farsi conoscere SUBITO per dare subito un volto al blog? Grazie ☺️