Alcune curiosità su Bordeaux che non immagini ma che torneranno utili al tuo viaggio nella capitale della nuova Aquitania.
Appena rientrata da Bordeaux, la cosa che più mi preme raccontarti sono fatterelli, aneddoti e curiosità sui posti che vedrai nel tuo viaggio nella capitale della nuova Aquitania.
Tra misteri, le mie solite pippe di geopolitica e luoghi incantevoli.
(NB: puoi vedere il mio viaggio a Bordeaux nelle mie storie in evidenza su Instagram 😉 )
Ora che RyanAir ha ampliato le sue rotte dall’Italia verso Bordeaux, con maggiori scali anche a Sud (scopri ad esempio i nuovi diretti Ryan dalla Puglia) c’è da scommettere che molti viaggiatori si incuriosiranno verso questa destinazione francese.
ça va sans dire, non è solo il vino l’elemento della città degno di un viaggio e di un racconto.
Adesso ti dico alcune sorprese che puoi conoscere a fondo, su Bordeaux, solo andandoci di persona.
Architettura neoclassica, anima rock
L’eleganza di questa città allungata sul fiume Garonne è tutta neoclassica. Ma c’è la sua anima rock che la rende ancora più interessante e la si può comprendere solo venendo di persona.
Provo però a riassumerla in alcuni aneddoti e considerazioni.
Hai presente le foto sparse sul web relative al gioco di acqua antistante piazza della Borsa (qui sotto un esempio)?
Si tratta di un gioco di acqua e luce molto bello da fotografare ma non è sempre attivo. Quando non c’è il filo di acqua, amato da turisti con il pallino della fotografia, quella piattaforma diventa un luogo di cui si impadroniscono adolescenti skater, che si divertono a fare numeri con i propri skate, intervallati da una chiacchiera con gli amici.
Guardarli è bellissimo, più che vedere il gioco di acqua.
Raccontano la parte più giovane e “veloce” della città.
Dettagli insoliti dell’architettura
L’anima della città ha un passato riottoso che si racconta in alcuni dettagli architettonici.
Ad esempio, nella chiesa di Saint Pierre, nell’omonimo quartiere del centro, le volte che reggono le navate laterali hanno dei grossi fori rotondi, che personalmente non avevo mai visto prima in nessun altro arco.
Servivano a… rendere la chiesa non troppo stabile, almeno non abbastanza da reggere il peso di cannoni. Bordeaux è stata per decenni sede di “fronde”, cioè movimenti di rivolta contro il re e la nobiltà, ben prima della rivoluzione francese e il re e i nobili volevano rendere la città meno accessibile possibile al deposito di armi di eventuali movimenti di rivolta, soprattutto sui tetti degli edifici.
Un tempo l’Aquitania, cioè la regione di Bordeaux, era sotto la corona inglese.
Nel Quindicesimo secolo passò sotto la corona francese, accollandosi tutto il pacchetto di tasse spropositate per pagare i privilegi nobiliari che avrebbero di lì a due secoli portato alla Rivoluzione e al Terrore.
E a proposito di “Terrore”, se nel resto di Francia troverete alcuni monumenti dedicati alla rivoluzione Francese, qui ne troverete uno dedicato alle sue vittime. O meglio, dedicato ai Girondini, tra le vittime dell’anno storicamente denominato “il Terrore”.
Una vasca con stele ricca di allegorie che solo un’attento studio o una guida esperta può aiutarti a comprendere.
Io mi sono unita ad un tour guidato a piedi e ho conosciuto gli aneddoti di cui sopra, grazie al Bordeaux City Pass, che dà accesso gratuito a tour a piedi e in bus, visita alla città del vino (della quale ti parlo nel prossimo post, promesso!), ai più bei musei della città (tra cui anche il museo delle belle arti, secondo in Francia solo al Louvre) e a tutti i mezzi pubblici efficientissimi e moderni della città.
Nasconde aneddoti di arte, morte e mistero
Come accennavo, l’arte a Bordeaux è un caposaldo! Il Museo delle Belle Arti, con le sue ali classiche e moderne, è secondao in Europa per collezione e allestimento solo al Louvre e al Regio di Torino. Anche solo questo museo val bene un viaggio.
La città, a dirla tutta, è stata accogliente con l’arte e con molti artisti importantissimi; c’è ad esempio un legame speciale che unisce Goya e Bordeaux.
L’artista spagnolo trascorse gli ultimi anni della sua vita proprio qui e a Bordeaux morì e fu sepolto nel 1828.
Cento anni dopo, la Spagna ha chiesto le spoglie e la Francia, cortesemente, le ha concesse.
Ma il feretro era senza testa.
Mai più trovata.
Ancora oggi di tanto in tanto sulla stampa locale girano notizie sulla possibile fine fatta dalla testa di Goya, attualmente sepolto in Spagna, senza cranio(quanto ci piacciono queste storie spooky?! No, dico, quanto?!).
Molto probabilmente la testa fu trafugata e pagata a caro prezzo proprio nel periodo della sua morte, in cui medici e scienziati facevano ricerche clandestine sui cadaveri (era severamente vietato, dunque vi era un fiorente mercato nero di cadaveri o di parti di cadaveri).
La testa di un uomo ritenuto un genio in tutta Europa aveva enorme valore di mercato per gli studi scientifici.
Brocantes, mercatini pazzeschi
Torniamo alla vita e ai Mercatini di Bordeaux.
Bordeaux è ricca di brocante, cioè di mercatini pieni di oggetti di antiquariato e modernariato, usato, vintage e “cazzabubboli”.
Quello della spianata di Quiconce è davvero enorme e bellissimo. Ci sono oggetti di antiquariato e soprattutto mobili di modernariato bellissimi, accanto a tendoni con capi vintage tenuti benissimo e davvero davvero belli! Io su alcune gonne ho lasciato occhi e cuore, avrei comprato tutto!
Questo mercato è stabile, c’è ogni giorno.
Sotto la fontana monumento ai Girondini c’è anche un mercatino di street food dove odore di fritto e cannella fanno uscire fuori il meglio che c’è dentro ognuno di noi.
Altro mercatino vintage molto bello e grande è quello della domenica, che si tiene ai piedi della basilica di Saint Michel. Ideale da visitare per chi si ferma pochi giorni, perchè unisce il fascino del mercatino alla possibilità di visitare uno degli hotspot architettonici della città, il mercato è di antiquariato solo la domenica, mentre tutte le altre mattine è un comune street market, molto grande e interessante.
Qui si incontrano tipologie umane colorate e interessanti ed esuberanti e anche fasce meno abbienti della popolazione (anche barboni), che qui cercano un affare tra le bancarelle “svuotasoffitta”.
Dell’universo di mercatini di Bordeaux ne parlerò, come per tutte le destinazioni, in un post a parte. Tornami a trovare nei prossimi giorni!
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Questo post contiene link derivanti da collaborazioni. Come sempre, condivido solo link che ritengo possano essere utili per i miei lettori e lettrici.
5 Comments
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Elena Valli
Ma che bella scoperta che sei, mi hai fatto venire davvero tanta voglia di visitare Bordeaux, un racconto meraviglioso, io poi amo il gotico e il rock e qui ci sono entrambi gli elementi.
Grazie,
Elena -
Silvia The Food Traveler
Questa è una di quelle città che sono entrate nel mio radar semplicemente perché Ryan Air ha aperto una rotta. Come Sofia, per esempio. E anche nel caso di Bordeaux mi sembra evidente che si tratti di una bellissima scoperta.
Storie spooky, mercatini, street food e vino: decisamente il mio posto!
EVA
Vendono cazzabùbboli??? Un cazzabubbolo è uomo presuntuoso, piccolo di statura, goffo o sciocco. Cosa c’entra?