Creare un reddito passivo o guadagno passivo con il blog è davvero e ancora possibile?
Non sarà questo l’ennesimo articolo da “miracolo italiano”, in cui ti si dicono cose astratte e realizzabile solo nello 0,03% dei casi, tipo “guadagnare 10mila euro al mese con il blog mentre dormi”.
Parliamo della reale possibilità, nel 2024, di creare un introito passivo grazie al blog.
Parto da me: io ho parte del mio fatturato come blogger che arriva “passivamente dal blog”, ma è bene destrutturare anche il concetto di “passivo”, prima di spiegare come è possibile.
Sono Sabrina Barbante,
blogger full time, SEO Strategist e divulgatrice delle dinamiche della creator economy.
In questo blog parlo di content economy e di viaggi politici, i due pilastri del mi lavoro.
Passive income, guadagno passivo. Cosa vuol dire?
Si parla di reddito passivo o guadagno passivo con un calco linguistico di passive income.
Con questo termine si indica un guadagno derivante da attività non legate al nostro tempo, inteso nel comune senso di “ore uomo” nel mercato del lavoro.
Per rendere il concetto chiaro, noi lavoratori della content economy parliamo di “soldi che arrivano mentre dormi” per indicare che si tratta di guadagni che ci arrivano mentre facciamo tutt’altro che lavorare.
Come detto in apertura, avere un guadagno passivo come blogger è possibile, i blogger full time hanno guadagni passivi da sempre, ma per quanto la metafora di “far soldi mentre si dorme” sia senza dubbio molto seducente, non è del tutto veritiera.
Questa lascia passare il sogno, molto americano e (quindi) molto aleatorio, di fare molti soldi senza fare assolutamente nulla;
il guadagno passivo nella content economy è spesso una promessa di magia che molti usano più come gancio per vendere un servizio o un prodotto che una tecnica ben illustrata.
Ma noi siamo diversi, vero?
E per dimostrarlo ribadiamo che sì, i denari possono arrivare mentre facciamo altro, ma non si passa il tempo a dormire. Ci sono tecniche che, per portare a risultati, richiedono studio, tempo, abilità acquisite e piccolissima parte di talento naturale.
Quali sono i metodi di guadagno passivo per i blogger?
Ecco i principali metodi usati dal blogger per avere un guadagno passivo.
A quanto ammonta questo guadagno? Dopo quanto inizia ad arrivare? Questo dipende da tanti fattori ma, niente paura, ti spiegherò anche queste variabili.
Affiliazioni
L’affiliate marketing è uno dei primi e ancora principali mezzi di guadagno nella creator economy.
I programmi di affiliazione consentono ai creator di proporre dei prodotti di altri ai propri lettori e guadagnare una commissione da ogni vendita avvenuta attraverso il proprio link univoco.
Le affiliazioni possono essere fatte attraverso i network di affiliazione (es. Amazon Associates, Awin, Trade Doubler, Booking ecc.) o attraverso la creazione di link affiliati delle stesse aziende.
Ad esempio, proporre un’affiliazione ad un brand di tuo interesse può essere un modo per proporre una prima collaborazione al brand stesso.
Requisiti per avere un guadagno passivo come blogger con le affiliazioni:
- la piattaforma deve accettare la tua richiesta di affiliazione
- devi avere un traffico alto oppure, meglio
- devi avere un traffico in target per il bene che stai proponendo tramite affiliazione
- devi scrivere articoli forti su un piano SEO e
- devi scrivere articoli che rispondano ad intenti di ricerca transazionali
Nel mio manuale “Vita da Blogger” ti racconto come creare una strategia di monetizzazione (anche passiva, ma non solo) con il tuo blog.
Faccio esempi, ti dò schede pratiche e ti dico qualcosa sulla mia esperienza di blogger full time.
Prodotti digitali nel tuo e-shop
Molti blogger, che si specializzano e hanno una certa autorevolezza in un determinato settore, creano dei prodotti digitali da inserire nel proprio e-shop, creando così il proprio reddito passivo o parte di esso.
Questi possono essere video corsi, dispense, fotografie, template, persino codici, prompt per l’IA e tanto tanto altro.
Ogni nicchia e ogni creator può creare il suo prodotto, ma il gioco funziona se dietro c’è una strategia.
Perché alcuni creator vendono tantissimi video corsi e altri no? A volte per differenze nel piano editoriale strategico, altre volte per via della strategia di comunicazione crossmediale, che può essere buona o meno efficace.
Nei percorsi Full Blogger, le mie coaching one-to-one, personalizzate (perché i blogger sono tutti diversi) c’è un intero modulo basato sulle strategie di monetizzazione passive e non.
Ma creare un prodotto e venderlo è soggetto alle stesse regole e strategie della creazione di ogni altri prodotto.
Requisiti per avere un guadagno passivo come blogger con prodotti digitali:
- creare un prodotto digitale per il quale i tuoi lettori siano realmente disposti a pagare (ti do degli esempi pratici e concreti anche nella guida Vita da Blogger)
- devi avere un piano editoriale strategico per portare traffico intenzionato all’acquisto nel tuo e-shop (con articoli transazionali, ad esempio)
- è necessario il documento legale “condizioni di vendita” che chi compie l’acquisto deve flaggare (e leggere)
- deve esserci un metodo di acquisto veloce: se per compiere un acquisto i tuoi lettori devono fare i salti mortali, mandarti e-mail, riempire inutili moduli contatto, la transazione si allontana di molto…
Prodotti senza e-shop
Puoi anche usare il tuo blog per vendere “mentre dormi” i tuoi prodotti, pur non avendo un e-shop sul tuo blog.
Moltissimi creator mettono online i propri prodotti su piattaforme di vendita come Shopify, Amazon, Vinted, Etsy e molte altre.
In questo caso, il vantaggio è, oltre a non dover gestire le transazioni dal proprio sito, anche il poter usufruire degli algoritmi che indicizzano i prodotti mostrandoli alle persone potenzialmente interessate.
La contro partita è il costo di vetrina e, in alcuni casi, la percentuale dalle vendite da lasciare alla piattaforma.
Requisiti per avere un guadagno passivo come blogger con prodotti digitali senza e-shop:
- creare un prodotto da vendere,
- avere un piano editoriale strategico per portare traffico intenzionato all’acquisto dal blog al prodotto
- ponderare il bilancio costo/beneficio della piattaforma cui ti appoggi
Guest post
I guest post sono degli articoli scritti da “ospiti” per il nostro blog.
Vengono inviati a noi blogger da web agency o dagli uffici di web marketing di aziende che stanno facendo campagne di link building.
Dal momento che ci vengono proposti perché il nostro posizionamento può portare beneficio ad altre aziende, i guest post hanno un valore commerciale, che varia a seconda dell’authority e del posizionamento di ogni blog.
Se un blog ha una rete di agenzie che, periodicamente e con regolarità, e con tariffe ragionevoli, inviano guest post, puoi avere una buona entrata “abbastanza passiva”, nel senso che il tuo tempo sarà per lo più legato alla pubblicazione, al controllo SEO e leggibilità e alla pubblicazione.
I post sponsorizzati non rientrano invece nelle tecniche di guadagno passivo perché, a differenza dei Guest Post, sono scritti di nostro pugno (ma hanno anche un costo più alto).
Requisiti per avere un guadagno passivo come blogger con Guest Post:
- avere un buon posizionamento
- avere una buona domain authority / zoom authority.
Si tratta davvero di reddito passivo?
Le più attente avranno capito che per arrivare al privilegio di avere un’entrata passiva dal proprio blog, ci sono una serie di azioni e strategie tutt’altro che passive da mettere in pratica.
Ad esempio, è impossibile guadagnare con le affiliazioni senza un buon traffico, senza un lavoro di SEO e di piano editoriale strategico, senza una strategia di scrittura orientata alla vendita e alla conversione dei lettori in acquirenti.
Altresì è impossibile avere guest post se non si è prima lavorato bene al posizionamento, alle PR online con le web agency;
è impossibile vendere prodotti digitali se sono creati senza strategia e poi, una volta messi online, non “spinti” fino ad arrivare ai lettori, sia da motori di ricerca che da altre fonti di traffico.
Per fortuna, sono tutte cose che insegno anche nelle mie coaching.
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