Cosa vedere e cosa fare a Zagabria, capitale della Croazia? Tutto quello che devi sapere prima e durante il tuo soggiorno.
A meno di due ore di volo dai principali aeroporti italiani, Zagabria è una capitale che si fa amare per tanti motivi: per i suoi passeggi all’ombra dei palazzi art nouveau, liberty e medievali, per i suoi parchi, per i suoi caffé e i suoi riti sociali, per la sua vivacità.
In questo articolo sarò dettagliata e ti consiglio di tenerlo sempre a portata di mano per tutto il tuo viaggio a Zagabria; ti dirò cosa visitare tra le attrazioni principali ma ti indicherò anche passaggi che molte altre guide online non menzionano.
Se hai domande aggiuntive, fammele pure nello spazio commenti in fondo alla pagina.

Intanto ti racconto una curiosità su Zagabria e il mio tempo trascorso da sola in questa città; diverse persone mi hanno detto che Zagabria è brutta, o non bella, o insignificante…
Può capitare, soprattutto per persone che sono state a Zagabria oltre cinque o sei anni fa;
le città dell’Est, dall’Ex Jogoslavia ai Balcani, hanno un’evoluzione urbanistica e un lavoro di recupero culturale tardivo rispetto ad altre capitali ma negli ultimi anni molto veloce, per via dei processi di avvicinamento ai mercati internazionali e, nel caso delle principali città dell’Ex Jugoslavia, della ripresa da periodi di guerra.
Il mio suggerimento è sempre quello di osservare le città e valutarle con un parametro gentile nei confronti della loro storia.
Se ti piace questo approccio, non perdiamoci più di vista e scopri il mondo e in particolare l’est Europa con me
Detto questo, Zagabria si presenta oggi come una città ricca, acculturata, brulicante, accogliente, amichevole.
Vanta ben 33 parchi (trentatre!!), un piano urbanistico pensato per i pedoni, una linea di trasporti pubblici che in fondo tutti meritiamo.
Zagabria alta, cosa vedere

La città alta di Zagabria, Gornji Grad, è l’area dalle strutture medievali, dalle antiche casette basse, persino dalle antiche lampade a gas ancora accese manualmente ogni sera.
Vediamo quali sono i principali snodi da attraversare.
- Piazza Ban Jelačić
- Mercato del Dolac
- Cattedrale e Piazza Kaptol
- Chiesa di San Marco
- Torre Lotrscak
- Belvedere (a piedi e/o con funicolare)
- Ponte di Sangue e porta di pietra e Farmacia Alighieri
- Tkalčićeva Ulica
- Parco del Vescovo Stephan II
Piazza Ban Jelačić (Trg bana Jelačića)


Luogo ricco di movimento h24, caffé, palazzi e via vai, luogo in cui si trovano gli abitanti per andare in altri luoghi e dove i viaggiatori incontrano le guide, la piazza dedicata al bano eroe nazionale legato alla dominazione austroungarica Jelačić (poi rimossa nel ’46 da Tito e reinserita dopo il crollo della repubblica federale Jugoslava) è il miglior punto partenza per visitare la città alta e poi di ritorno per visitare altre aree.
In realtà questa piazza fu edificata come punto di snodo per via del traffico generato dal mercato alimentare dalla storia antichissima, al quale si arriva proprio da qui.
Se vuoi vedere gli Hotspot di Zagabria e respirare un po’ di vibes di questa piazza e di altre zone,
Mercato del Dolac

Sul lato della piazza, ogni mattina, si tengono il mercato dei fiori e, attraversato questo, su una serie di terrazzamenti urbani, il mercato alimentare (e anche di tanti altri articoli), detto Mercato di Dolac (market Dolac).
Per secoli è stato qui che contadini e contadine venivano con i loro cesti in vimini a portare le primizie di stagione (e infatti la kurmika, la contadina, è celebrata in una statua di bronzo in cima alle scale del mercato). Anche oggi qui trovi un mercato ortofrutticolo davvero fantastico, dove acquistare qualcosa da cucinare nel tuo appartamento e assaporare i gusti locali. In primavera troverai venditori di lavanda, a mazzetti: devi sapere che la Croazia, in particolare l’isola di Hvar, ha la maggiore produzione europea per metro quadrato di lavanda.

La cattedrale di Zagabria

Ai piedi della cattedrale, sempre in piazza Kaptol, una fontana dedicata alla Vergine e alle quattro virtù teologali, fede, speranza, forza e carità. Fu edificata ex voto, dopo la peste che dilagò anche qui a cavallo tra diciassettesimo e diciottesimo secolo.

Chiesa di San Marco
Nella parte alta della parte alta, cui si arriva con la funicolare azzurra (che puoi prendere all’indirizzo Tomićeva ul. 8-12 ogni 10 minuti, al costo di meno di un euro), oppure a piedi attraverso una scalinata ripida ma bella che si imbocca da Tkalčićeva Ulica, si arriva in piazza Svetov Markache dove trovi un avamposto iconico della città, la Chiesa di San Marco. Il suo caratteristico tetto fatto di tegole colorate riporta dei mosaici degli stemmi di Croazia e di Zagabria.
La chiesa ha caratteristiche romaniche e tardo gotiche, per via delle rielaborazioni nel corso dei secoli, e l’iconico tetto è di metà diciannovesimo secolo.
A mio avviso, più che il tetto è incredibilmente interessante il portale gotico, che ricorda più le cattedrali di Praga (infatti il progetto è di uno scultore praghese).

In questa stessa piazza, interessante anche il Parlamento, il Palazzo del Governo e la Corte Costituzionale. Questa è anche l’area in cui trovi diversi musei interessanti, come il Museo dell’Arte naïf, la Galleria Klovićevi dvori e il Museo delle relazioni interrotte.
Torre Lotrscak


Se passi di qui di mattina, attiva sul cellulare un reminder, alle 11.45, che ti ricordi che alle 12.00 parte, ogni giorno, un colpo di cannone (a salve, ovviamente). Se ti fai prendere di sorpresa, sei a rischio infarto.
Questo rito avviene dal 1877, con lo scopo pratico di coordinare gli orologi delle chiese e delle torri della città (perché il colpo si sente da tutta la città). Ma la leggenda lega il rito all’esplosione di un colpo in epoca di invasione turca, che avrebbe spaventato i nemici tanto da averli fatti arretrare.
Si tratta di una torre del dodicesimo secolo, visitabile, dalla cui cima si può ammirare un altro fantastico panorama sulla città, ancora più alto del bellissimo belvedere pedonale, alternativa alla funicolare, che parte da una piccola traversa della colorata e vivace via Radiceva (che costeggia il mercato Dolac)
Ponte di Sangue e porta di pietra e Farmacia Alighieri
Percorrendo la via denominata Radiceva Ulica, con botteghe, palazzi e case antiche, alcune di epoca tardo medievale, si arriva ad un tratto che di peculiare ha solo la toponomastica e la storia, cioè il ponte di Sangue.
La parte alta della città di Zagabria è costruita su due colline, Gradec e Kaptol, cattolica una, laica e commerciale l’altra, che in epoca medievale erano divise non solo da un fiume, ma da interessi e faide che spesso terminavano nel sangue. E il luogo dei frequenti scontri era proprio qui; quel che resta di un ponte su un fiume oggi interrato dalla strada che rende le due aree una sola è quel che trovi oggi.
Alla fine di questa strada, altro luogo mistico, la Porta di Pietra, arco con una statua della Madonna che attira fedeli in preghiera, che accendono ceri e lastricano l’arco di placche votive.
Appena fuori dalla porta, un altro luogo dal passato peculiare: la farmacia Alighieri, del 1300, la più antica della città, ha una sua sacralità da quando è stata risparmiata da un incendio devastante nel 1700. E sì, il nome è legato a “quell’Alighieri”, dal momento che il proprietario era bisnipote di Dante (non ti stupire: gli Alighieri come molti fiorentini facoltosi dell’epoca erano mercanti, come tali viaggiavano molto e a volte si stabilivano in luoghi in cui gli affari andavano loro particolarmente bene).
Tkalčićeva Ulica

Questa strada impronunciabile (si legge più o meno come talcìceva uliza) è un vivace via vai di gente che cerca caffé e luoghi per cenare;
luogo ricco per lo più di pub e ristoranti etnici, le sue casette basse e antiche sono rese ancora più peculiari dalle lampade a gas dell’illuminazione urbana.
Ancora, ogni sera, vengono accesi circa 200 lampioni a gas con il vecchio metodo di inizi Ottocento.
Camminare per queste stradine la sera, praticamente a lume di candela, è un’esperienza che oggi si può fare in pochissimi luoghi al mondo.
Parco del vescovo Stephen II (Perivoj Biskupa Stjepana II)

Questo è uno di quei posti nei quali mi sono imbattuta per caso perché nessuna guida vi dà peso. A questo parchetto si arriva attraversando le antiche mura tagliate da una scalinata, all’imbocco Tkalciceva; da qui puoi vedere uno scorcio molto bello delle case della parte medievale, e alle tue spalle vedrai bellissimi murales.
Uno di quei luoghi che invogliano alla calma, a fermarsi a leggere, a magiare frutta acquistata al mercato, a sentire i bambini che giocano.
Cosa vedere a Zagabria: la città bassa (Donij grad)

Se c’è una città in cui la parte “bassa”, meno antica, meno medievale, mi ha affascinato e trattenuto molto di più della parte antica, quella è proprio Zagabria.
Le cose fondamentali da vedere nella città bassa di Zagabria sono
- Le otto piazze del Ferrro di Cavallo di Lenuci (pianifica almeno un intero pomeriggio)
- Piazza Preradovic
- Galleria dell’Oktagon
- Piazza Britannica e mercatino delle pulci
- Padiglione Mestrovic, Piazza vittime del fascicmo e piazza dei grandi Croati
- Stazione Centrale
Ferro di Cavallo di Lenuci

Tra le esperienze più belle da vivere a Zagabria c’è l’attraversamento del suo mezzo anello verde, una serie di otto piazze e parchi denominati “Ferro di Cavallo di Lenuci”, dal nome del suo progettista, che propose un piano urbanistico che richiamava la Varsavia e la Parigi del diciottesimo secolo.
E infatti, qui si alternano maestosi parchi, teatri, palazzi in art nouveau, tettoie liberty, fontane e café.
Davvero una magia dietro l’altra!
Le tappe/piazze che compongono quest’area verde di diversi chilometri sono
Piazza Nikola Subic Zrinski, Piazza Strossmayer, Piazza Re Tomislav, La stazione centrale, Il Giardino botanico, Piazza Maurlic, Piazza Mazuranic e Piazza della Repubblica di Croazia con il bellissimo palazzo del Teatro nazionale.

Quest’ultimo è un edificio maestoso in pieno stile austro ungarico, edificato a metà Ottocento e inaugurato dallo stesso Francesco Giuseppe d’Austria.
Davanti, una scultura moderna, “la fonte della vita”.
Piazza Petar Preradovic
Anche nota come piazza dei fori, per i suoi chioschi di fiorai sotto la statua del poeta nazionale Preradovic, la piazza è circondata da café “europei”, per lo più, cioè in cui è possibile bere e mangiare come in ogni altro café di una capitale Europea.
Poi ci sono invece, in altre vie e piazze, i cafè tipici locali, in cui non servono da mangiare ma solo da bere (sul motivo di questo, ne parlo a fine articolo dove ti lascio un po’ di curiosità su Zagabria).
Da qui, entra nella…
Cupola e galleria dell'Oktogon

Una galleria commerciale con boutique di pregio, tra cui storici produttori di cravatte (le cravatte sono state inventate in Croazia, lo sapevi?), con una cupola a vetrate e due cancelli di ingresso nelle due estremità nord e sud in puro, purissimo stile liberty. Adorabile!
Piazza Britannica (Britanski trg) e Mercato delle Pulci


In Britanski trg si tiene ogni giorno, dalle otto fino alle 12.00 circa, un bellissimo mercatino di antiquariato e modernariato.
Avrei comprato tantissime cose che non stavano in valigia… ma almeno degli anellini splendidi con una storia alle spalle, che non conosco ma posso immaginare, sono tornati in Italia con me.
Orto Botanico
Parte del percorso del Ferro di Cavallo di Lenuci, l’Orto botanico di Zagabria merita una menzione a parte. Soprattutto nei mesi primaverili e autunnali, è un luogo che lascia a bocca aperta ad ogni scorcio.
L’ingresso è a pagamento (un’inezia, 3 euro, anche meno per i bambini). Le piante presenti e curatissime provengono da varie parti del mondo, la ricostruzione di micro climi (soprattutto temperati, ma ci sono anche piccole serre per le piante tropicali) sono irreprensibili.
Che dire, les amis, è bello, bellissimo vedere così tanta cura.
Se ami i parchi, per visitare il giardino botanico tieniti libera almeno tre o quattro ore. Non è solo una questione di quello che vedi ma anche di quello che guardi, respiri, osservi.
Ci sono tantissime panchine, vicine a stagni, sotto querce millenarie. Siediti e ascolta.

Padiglione Mestrovic e Piazza dei Grandi Croati

A Zagabria c’è anche un’altra parte bassa, non più austro ungarica come l’area dalla quale veniamo, ma risalente al periodi di Tito e dell’importante storia dell’Ex Jugoslavia, peculiare e controversa, di certo importante per la storia di tutta Europa.
Uno di questi avamposti è Piazza dei Grandi Croati, con due palazzi dedicati all’alta finanza croata e fontane in stile che richiama molto il monumentalismo fascista italiano; da qui si va verso il Padiglione Mestrovic, in Piazza delle vittime del fascismo.
Questo monumento non è bello, come del resto è tipico del monumentalismo fascista e del brutalismo sovietico, di cui queste due piazze e questo monumento sono la crasi, ma il padiglione è oggi un luogo importante perché casa degli artisti croati.
Dunque questo luogo, anche definito “la Moschea”, è galleria d’arte contemporanea.
Stazione (da cui passava l'Orient Express)
In stile Austro Ungarico, la stazione di Zagabria fu tappa dell’Orient Express.
Il treno che univa oriente e occidente, espressione di progresso e ottimismo tipico della Belle Époque ma anche di lusso per pochi, doveva avere anche qui a Zagabria una stazione all’altezza.
Anche grazie a questo treno, la stazione è ancora oggi bellissima.
Quando andare a Zagabria e curiosità sulla capitale Croata
Zagabria è una città senza mare, “protetta” dai venti grazie alle colline circostanti. Nei mesi estivi può essere molto calda ed è per questo che i suoi abitanti, a partire dal primo maggio, quasi ogni week end o appena possibile, vanno verso il mare, a poco più di due ore di auto.
Io consiglio vivamente una visita nei mesi di maggio-giugno, anche aprile se capita un anno climaticamente mite.
Come tutte le città molto verdi a clima temperato, direi di prenderla seriamente in considerazione anche nel periodo che va da fine settembre a inizio novembre, sei settimane magiche su un piano cromatico e climatico.

Altro consiglio: occhio alla scelta del café dove mangiare o bere. Come accennavo in apertura, vanno distinti i café europei, ormai sempre più diffusi, presenti soprattutto nella città alta, e i café bar tradizionali, dove si ordina solo da bere.
Questo perché per i Croati, sedersi di fronte a caffé, tè, birra o vino e chiacchierare è un’attività che può legittimamente durare ore e lasciare gente allo stesso tavolo per tante ore servendo anche cibo per molti gestori non sarebbe sostenibile.
Il lentissimo rito del bere in compagnia chiacchierando a lungo sfocia nel rito social della špica, la pratica del sabato mattina di uscire, fare commissioni lente, sedersi al bar da soli o con amici, lasciare che la vita di dica cosa fare, passo dopo passo.
Il tutto, vestiti benissimo (mi sentivo alla settimana della moda di Milano, e il fatto che i Croati abbiano un livello estetico molto molto alto, rendeva tutto ancora più “chic”).
Ultimo consiglio, che forse dovrebbe essere il primo. Tra le esperienze da fare, meglio se guidati da guide esperte, consiglio fortemente il tour della guerra, un modo per conoscere nel dettaglio non solo i luoghi e la storia delle guerre Serbo-Croate ma la complessa storia di tutta la Ex Jugoslavia, che riguarda anche tutto il resto d’Europa, più di quanto tu possa immaginare.

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