Il Glamping è una delle più amate nuove frontiere del mondo dei viaggi all’insegna dell’outdoor.
La parola è un neologismo che unisce Glamour e Camping, laddove glamour declina una tendenza non tanto al lusso quanto alla bellezza e al comfort, nonostante l’assetto comunque spartano di un campeggio.
Una delle caratteristiche che più amo del glamping è la ricerca della bellezza semplice ma soprattutto ecosostenibile e con un’attenzione particolare ad alcuni criteri di accessibilità.
Vediamo quindi se e come è possibile trasformare un campeggio in glamping, facendo attenzione a questi criteri di comfort, bellezza e ecosostenibilità.
Piccoli grandi elementi di lusso

Se si parla di Glamping, a quel “glam” bisogna pur dare un senso.
Che cosa rende una accommodation più “glamour”? Ad esempio una minipiscina idromassaggio, da mettere in una delle aree comuni o in più piazzole adibite alle aree relax.
Sempre nella aree comuni, può essere una buona idea alternare divenenti in pallet (che oggi vanno moltissimo) a poltrone a sacco, il tutto illuminato da sistemi di lucine al led, semplici ma di atmosfera.
Dare bellezza e un tocco di classe alle aree comuni è anche e soprattutto un modo per attirare i campeggiatori a vivere queste zone condividendo parole, esperienze e attività.
In questo modo il lato “glam” di un campeggio si ritrova anche nella bellissima pratica della socializzazione tra ospiti, aspetto trascurato negli ultimi decenni in cui lusso è sempre stato associato alla privacy a tutti i costi.
Spartani, ma con gusto

Il Glamping non deve snaturare del tutto l’essenza del campeggio, che si basa anche sulla salubrità dell’essenziale, sul gusto dell’abbandono del superfluo.
I bungalow con l’acqua corrente sono di certo un vantaggio, ad esempio, ma se ci sono sei rubinetti, otto lampade e quattro prese di corrente per ogni casetta, il senso stesso del campeggio si perde.
Tuttavia è bene che l’essenziale possa rispettare un’armonia estetica anche in linea con l’ambiente circostante. I colori sgargianti e le luci troppo forti ad esempio possono spaventare la fauna notturna, per non parlare della musica in filodiffusione che toglie i rumori naturali dall’esperienza dei tuoi ospiti.
Opta per materiali semplici, tinte sobrie e luci essenziali, anche nelle aree comuni e nella reception.
Sostenibilità

Mettiamocelo in testa: green is cool, green is chic, green is glam!
Satana esci da questo corpo e fammi scrivere in italiano corretto: non si può più parlare di bellezza e comfort senza parlare di eco sostenibilità.
Per chi vuol creare un glamping o trasformare il suo campeggio non si può prescindere da scelte anche drastiche che vadano verso la sostenibilità ambientale.
Esempi di scelte gree più economiche ma indispensabili per i gestori di un glamping:
- Hai un’area food, aperitivi, drink? Usa solo piatti e bicchieri compostabili.
Basta cannucce di plastica! Esistono le cannucce lavabili in acciaio inox oppure quelle biodegradabili. Insomma, nel 2019 non è possibile darsi al glamour e al lusso se si usa la plastica! - Regala ai tuoi ospiti e clienti dei porta-mozziconi. Farai bella figura, farai un bel regalo e trasmetterai un messaggio nemmeno tanto subliminale.
- Servi cibo? Organizzi cene e aperitivi? Bene, scegli solo prodotti di stagione e quando possibili a km zero.
Fai sapere a tutti, con cartelli o messaggi, che il cibo non consumato non va buttato ma lo si porta dove ce n’è bisogno (e ovviamente fallo per davvero). - Opziona menu per celiaci, vegani, vegetariani. A mio personale parere, se orienti un po’ tutto verso il veg fai anche meglio.
Investimenti un po’ più importanti:
- Per l’energia elettrica, scegli le rinnovabili, dal solare, dalle biomasse o dai tantissimi sistemi moderni per generare energia non dipendente dal carbone.
- Crea una rete di bungalow in materiali come terra cruda e tadelakt, magari organizzando dei laboratori di autodistruzione tramite associazioni di architetti che si occupano proprio di queste attività.
Accessibilità

Non esiste lusso e bellezza, se non è accessibile. L’universo del glamping vanta il primato di poter finalmente rendere davvero accessibile a varie tipologie di disabilità anche il mondo del campeggio.
Inserire negli spazi un sistema di pedane che rendano facile la fruizione alle sedie a rotelle (ma anche ai passeggini), aggiungere un percorso tattilo plantare per ipovedenti e descrizioni del glamping ma anche del paesaggio in braille sono tutte spese non particolarmente impegnative ma che possono cambiare del tutto l’anima di un posto, aprendo anche ad un segmento di mercato enorme, fronte di fatturazione e successo.

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