Scegliere le giuste parole chiave è un punto importantissimo nella scrittura SEO dei nostri contenuti sul blog, ma è possibile fare una buona scelta solo utilizzando Tool a pagamento? No, tutt’altro! E ti dirò di più, puoi anche non usare alcun tool, il più delle volte.
Ecco una serie di passaggi utili che puoi seguire per creare una buona rete di parole chiave principale, secondarie e correlate che ti aiutino nel posizionamento di ogni nuovo articolo, consentendoti anche di approfittare delle tante nuove potenzialità del passage ranking. Alcuni di questi consigli ti aiuteranno a che a capire il potenziale di una parola chiave, per consentirti un buon posizionamento: se il potenziale è buono e dunque hai chances di entrare velocemente in SERP o se il potenziale è più complesso, e potresti aver bisogno di compiere qualche sforzo, passaggio e aggiornamenti in più. Oppure, anche se è o meno il caso di scegliere una parola chiave diversa.
(a fine articolo ti lascio anche un reminder sui tool gratuiti che puoi utilizzare per fare la ricerca delle parole chiave a più alto potenziale).
Mi conosci già?
Sono Sabrina, SEO expert e coach di decine di blogger.
La prossima del team puoi essere tu.
Come scegliere la parola chiave per il tuo articolo:
Mettiti nei panni di chi ha bisogno di te
La parola chiave principale o, come sarebbe più corretto dire, la chiave di ricerca (perché ormai non si tratta più di una sola parola ma di una combinazione di parole tra sostantivi, preposizioni e anche verbi), è quella combinazione di parole che, ipoteticamente e plausibilmente, il nostro lettore tipo cerca sul motore di ricerca quando ha bisogno di un contenuto come il nostro.
Dunque, il primo importante passaggio da eseguire quando scegliamo questa combinazione di parole è metterci nei panni NON ancora di chi leggerà il nostro contenuto ma di chi ne ha bisogno. Questo è il primo passaggio di quell’importante pratica che si chiama Studio dell’Intento di Ricerca, senza il quale la SEO, praticamente, non esiste.
Se premi play, puoi ascoltare 15 minuti di podcast sull’Intento di ricerca
Ad esempio, se stai scrivendo un articolo in cui dai delle indicazioni circostanziate su come si prenota un aereo online per la prima volta, ti dovrai chiedere: che cosa cerca su Google chi ha bisogno di questo contenuto?
La risposta sarà la tua chiave di ricerca principale (o main keyword o keyword principale).
Come avrai già intuito e pensato, le domande del lettore con l’intento che stai soddisfacendo potrebbero essere molteplici. Infatti una persona che ha bisogno di questo contenuto potrebbe cercare
“come prenotare un aereo”
“come prenotare un volo”
“come prenotare un aereo per la prima volta”.
Niente paura, non dovrai per forza escludere le chiavi di ricerca che non sceglierai come keyword principale ma le fari diventare parole chiave secondare (nel caso di “come prenotare un volo”) e correlate (“come prenotare un volo per la prima volta”.
Dovrai quindi fare in modo di inserire anche queste locuzioni nel tuo articolo, magari in formato H2 o H3 (cioè i titoli dei paragrafi) e accertarti di rispondere realmente anche a questi intenti di ricerca.
Controlla i tuoi competitor organici
Come detto quando abbiamo parlato del Helpful Content Update, recente aggiornamento di Google che promette di premiare i contenuti che dimostrano di essere più utili nel rispondere alle domande e necessità dei lettori, se nello scrivere il nostro articolo riusciamo ad andare oltre e più a fondo di quello che hanno scritto i nostri competitor organici, abbiamo più possibilità di posizionare il nostro articolo per la parola chiave scelta.
Dunque, ti consiglio di cercare la tua parola chiave scelta sul motore di ricerca e leggere almeno i contenuti dei primi tre risultati.
Ovviamente lo scopo di questa operazione non è copiare (Google non ama i contenuti duplicati, lo sai 😉 ), bensì capire:
- se chi è alle prime posizioni soddisfa l’intento di ricerca che abbiamo in mente di soddisfare
- se i contenuti sono approfonditi e completi o se possiamo aggiungere altro
- se, a tuo avviso, chi legge questi articoli ben posizionati, con l’intento di ricerca che tu vorresti soddisfare, andrebbe o meno avanti nella ricerca (per cui puoi avere possibilità di essere uno degli articoli letti subito dopo).
In questo modo puoi valutare da subito, senza l’ausilio di software e strumenti a pagamento, se la tua parola chiave scelta ha realmente potenziale di posizionarsi bene e in quanto tempo.
Cosa ti suggerisce il motore di ricerca?
Di sicuro ci hai fatto caso: quando facciamo delle ricerche su Google o su un motore di ricerca minore, dopo i primi risultati e/o a fondo della prima pagina della SERP, ci appaiono delle altre ricerche. Lo stesso Google ci dice “gli utenti hanno cercato anche…”.
Non ignoriamo questi suggerimenti, che il motore di ricerca dà sia a chi fa una ricerca che a chi la vuole accontentare: chiediamoci se il nostro articolo contiene o meno anche la risposta a queste domande.
Laddove possibile e non risulti forzato, proviamo a rispondere a una di queste ricerche correlate all’intento, ripetendo la domanda in formato h2 o h3.
Oppure, in alcuni casi, possiamo capire di poter rispondere molto meglio a una di queste domande ulteriori che a quella che avevamo scelto inizialmente.
Come promesso, ti rimando ad un articolo esaustivo sugli strumenti gratuiti che puoi utilizzare per cercare le tue parole chiave, o chiavi di ricerca. Leggilo con attenzione.
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