Calo di traffico sul blog: a cosa è dovuto e come rimediare?

I cali di traffico sul blog sono qualcosa che spaventa noi blogger, perché possono inficiare il potere di trattativa in sede di collaborazioni, i guadagni quando questi passano attraverso le affiliazioni o la vendita di prodotti digitali, o anche “semplicemente” demotivare. 

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E sappiamo tutte e tutti che la motivazione è alla base della nostra attività di blogging, in questa meravigliosa parte del web in cui non influisce la diade appagamento-frustrazione dei like e views immediate che viviamo sui social media. 

Ma è anche vero che i cali di traffico sul blog non sono sempre un elemento da temere, perché ci sono cali e cali e, soprattutto, ci sono diverse cause, e relative azioni che possiamo mettere in atto. 

Proprio quello che capirai e scoprirai leggendo questo articolo fino alla fine: scopriamo a cosa può essere dovuto il tuo calo di traffico, come agire e reagire e come (e se e quando) possiamo evitarne altri in futuro. 

Cause dei cali di traffico sul blog

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Ci sono diverse possibili cause ai cali di traffico di un blog.
Vediamo le principali, per poi analizzarle una per una: 

  • Calo dei volumi di ricerca  che ti portano traffico; 
  • Rilascio di Google Core Update; 
  • Perdita di posizionamento per parole chiave che portano più traffico;
  • Penalizzazioni da parte dei motori di ricerca 
aumentare il traffico blog

Calo dei volumi di ricerca

La maggior parte delle ricerche che gli utenti fanno sui motori di ricerca e che portano sui nostri blog sono legate a dei volumi di ricerca stagionali;
ad esempio, nel segmento “travel” la maggior parte delle ricerche, avvengono da aprile a settembre. 
Il che non vuol dire affatto che anche a gennaio non ci siano ricerche relative al settore, ma i volumi sono molto inferiori e se buona parte del traffico di un blog viene da queste ricerche in organico, un calo di volume di traffico è possibile e probabile. 

Vale lo stesso per molti altri settori, per cui se vivi un calo di traffico, la prima cosa che ti consiglio di fare è confrontare i dati del traffico di questo periodo con i dati dello stesso periodo nei passati due o tre anni. 

Se i numeri sono simili, o più alti ma in calo proporzionalmente alla crescita del tuo blog nell’ultimo anno, non c’è da preoccuparsi. 

Il che non vuol dire che tu non debba o possa fare nulla e aspettare solo un nuovo ritorno di alti volumi di traffico, perché questo corrisponde a lasciare tutto a fattori esterni. 
Puoi, ad esempio, cercare parole chiave relative al tuo settore che hanno volumi più alti e poca concorrenza in organico nei periodi di volumi di traffico più bassi. 
Oppure puoi scrivere titoli adatti ad attirare le tue community social, ovviando a volumi di traffico più bassi da organico attraverso le fonti di traffico alternativa, tra cui i social e gli aggregatori).

Lo sai che possiamo creare insieme il tuo piano editoriale strategico per i tuoi obiettivi per le prossime 20 settimane? 

Rilascio di aggiornamenti Google

Il nostro traffico da organico dipende anche dagli aggiornamenti e implementazioni dei motori di ricerca; il principale motore di ricerca al mondo, Google, rilascia circa due volte l’anno (salvo periodi particolari come quello in corso) dei “Core Update”, cioè degli aggiornamenti importanti e migliorativi che in genere cambiano un po’ i risultati in SERP. 
Cioè, le nostre parole storicamente in posizione 1 sui motori di ricerca potrebbero passare in terza posizione e parole chiave ferme in quinta posizione possono passare in prima. 

Se guadagniamo posizioni per parole chiave con alto volume, aumenterà il nostro traffico. Se perdiamo posizione per parole chiave ad alto volume, possiamo perdere visualizzazioni sul blog. 

Tuttavia, quando Google rilascia degli update, la serp vive qualche settimana (un paio, in genere) di volatilità, quindi prima di piangere o gioire, aspettiamo. 

Come sapere quando Google rilascia i suoi update? 

  • seguimi su Instagram perché ti avviso e te li ri-spiego “facile facile” ogni volta che ne viene rilasciato uno
  • segui il mio podcast
  • segui questo blog
  • segui su X (ex Twitter) l’account ufficiale di Google dove ogni update viene regolarmente annunciato. 
sabrina barbante consigli SEO e strategia narativa online

Perdita di traffico sul blog per perdita di posizionamento

Che sia per un core update di Google o per una normale oscillazione della SERP, può capitare di perdere posizioni per una o più chiavi di ricerca ad alto volume di traffico e, dunque, perdere visite. 
Non si tratta sempre di una penalizzazione, anzi, nella stragrande maggioranza dei casi è un normale reimpasto dei contenuti proposti dalla SERP. 

Cosa fare in questi casi? 
Se la/le parole chiave per le quali hai perso posizioni sono ancora importanti nel tuo posizionamento e dunque ci tieni a recuperare quelle posizioni e quel traffico, puoi:

  • fare aggiornamenti al post che ha perso posizioni,
    (scopri come fare aggiornamenti utili a riguadagnare posizioni) 
  • scrivere nuovi post di approfondimento all’intento di ricerca di quell’articolo che ha perso posizioni;
  •  controllare “cosa ha più di te” l’articolo che ti ha rubato la posizione in organico e cercare di sconfiggere la concorrenza attraverso la qualità dei contenuti; 
  • scrivere nuovi contenuti approfonditi e di valore su parole chiave a volume di traffico medio o medio basso ma con poca competizione,
  • fare una consulenza SEO + PES con me 😉 
 
SGE e Ai Overview

Perdere traffico per una penalizzazione: cosa fare?

A volte però capita di commettere degli errori, usare la SEO in modo manipolativo (qui ti parlo di questo tipo di SEO pericolosissima) o di fare cose che non piacciono ai Motori di Ricerca e/o alle persone che atterrano sul nostro blog. 

In questi casi, possiamo rimediare, oltre che prevenire.
Ma prima può essere utile dirti…

Come capire se siamo stati penalizzati dal motore di ricerca? 

Il calo di traffico derivante da penalizzazione è ampio e repentino.
In genere è un’oscillazione in negativo che arriva dopo un update di Google.   Più che un Core Update, le penalizzazioni arrivano soprattutto nei casi di aggiornamenti “speciali”, come gli spam update, cioè quegli aggiornamenti che vanno proprio a cercare e penalizzare i contenuti con SEO manipolativa o che non rispettano alcuni standard richiesti dai core update. 
Ad esempio, da un paio di anni o poco meno Google sta rilanciando e implementando uno spam update in tandem con l’useful content update, tendendo a penalizzare gli articoli scritti interamente attraverso l’Intelligenza Artificiale generativa a vantaggio degli articoli scritti, cito i vertici di Google, “For Humans by Humans”. 
Quindi, ad esempio, se ultimamente hai pubblicato articoli scritti interamente con Chat GPT e simili, il calo di traffico potrebbe derivare da una penalizzazione. 
Oppure potresti aver partecipato a gruppi facebook per scambio commenti. 
Se lo fai, commenta solo con il tuo nome e non con la tua url; inoltre, meglio non commentare un blog post dal link generato da facebook, perché sarà più facile per i motori di ricerca leggere quell’attività come spammine e seo manipolativa. 

blog multi argomento - sabrina seduta in un parco

Come prevenire le penalizzazioni: 

  • evita la SEO manipolativa
  • evita interstiziali intrusivi, cioè pop up che interrompono la lettura, troppe pubblicità invasive ecc.
  •  usa l’IA generativa in modo saggio (qui ti dico come)

Come rimediare ad una penalizzazione dai motori di ricerca? 

Quando un calo di traffico viene da una penalizzazione, il recupero potrebbe essere più lento o più veloce a seconda del motivo della penalizzazione. 

Se di recente hai cambiato tema, template o hai aggiunto plug in o widget che rallentano la navigabilità o infieriscono sull’esperienza di navigazione, eliminando gli elementi problematici potresti riguadagnare le posizioni perdute in poche settimane o anche giorni. 

Se invece il problema sono contenuti duplicati, contenuti generati interamente con IA, contenuti manipolativi o clickbait, ci può volere più tempo ed è importante: 

  • rimuovere o modificare massicciamente i contenuti soggetti a penalizzazione, 
  • reinviare la site-map attraverso Google Search Console
  • scrivere contenuti nuovi, approfonditi e utili con parole chiave a volume medio e poca competizione in organico (quindi fare un abbonamento ad un tool di studio keyword per uno o due mesi può tornare in questi casi molto utile). 

Controlli spesso l’andamento dei tuoi volumi di traffico? 
Hai mai esperito penalizzazioni o cali improvvisi? 
Condividi esperienze e domande nei commenti, questa è casa tua! 

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