Aggregatori per blogger: come usare questa fonte di traffico preziosa

Aggregatori per blogger: quali scegliere e quali sono i migliori per aumentare il tuo traffico e la tua authority. 

Come anticipato quando abbiamo parlato delle tendenze del blogging del 2024, tra queste c’è il grande ritorno degli aggregatori, una fonte di traffico alternativa ai motori di ricerca e fonte di autorevolezza davvero preziosa per il tuo blog. 

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Io sono Sabrina Barbante, blogger di professione da molti anni e, da qualche anno, anche la prima Blogging Coach in Italia.  

Puoi seguirmi in questo blog, nel mio podcast o su Instagram per avere tanti consigli su come trasformare il tuo blog in un progetto strutturato. 

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Cosa sono gli aggregatori

Gli aggregatori sono delle piattaforme web che, appunto, aggregano contenuti provenienti da tutto il mondo del web long form (cioè da blog, magazine e riviste online); 

Molto amati e usati sotto forma di App o nelle versioni desktop, i lettori amano fruire di contenuti aggregati perché 

  1.  consentono di restare aggiornati sui loro topic preferiti, ogni giorno 
  2. consentono di restare aggiornati sui contenuti dei loro creator preferiti 
  3.  consentono di approfondire e imparare, senza perdersi tra mille pagine web tra le quali scegliere. 
SGE e Ai Overview

Immagina le persone che amano leggere, approfondire, informarsi su molte cose o anche (e meglio) su alcuni temi specifici. 
Immagina una persona appassionata di geopolitica, scienza, viaggi, tecnologia o sport, che ha piacere a conoscere tutti gli aggiornamenti in merito. 
Il mondo del web è saturo di informazioni, articoli disseminati su blog, riviste online e social… dove trovare le informazioni e gli approfondimenti? 

Ecco che gli aggregatori vengono a supporto di queste persone e la crescita del loro utilizzo non fa che rassicurarci sul fatto che persone che leggono per approfondire esistono ancora (ed è a loro che noi blogger dobbiamo arrivare). 

Perché gli aggregatori sono utili per i blogger

Ora che abbiamo ribadito perché gli aggregatori sono molto apprezzati dagli utenti, dal nostro pubblico di lettori e lettrici, veniamo a capire perché perché gli aggregatori sono da tenere d’occhio soprattutto per noi, blogger, che stiamo dall’altra parte della barricata. 

Gli aggregatori sono, in pratica, una fonte di traffico alternativa ai motori di ricerca e contribuiscono ad aumentare la blog authority.

Aumentano il traffico perché i tuoi articoli possono essere visti in anteprima (titolo, foto e grafica di copertina e primi paragrafi) e poi letti per intero sul tuo blog. 
Aumentano l’authority perché rimandano al tuo blog attraverso dei link do-follow, facilitando così la tua 
strategia di link building

Prima che i social arrivassero nella vita di noi blogger era assolutamente normale, una vera prassi, dopo aver scritto un articolo, condividerlo sui nostri aggregatori preferiti. 

Molti anni fa si usava StumbleUpon, Tumbler, Pinterest; oggi ce ne sono moltissimi altri, che sembrano delle vere “riviste delle riviste”. 

Il mercato internazionale ama molto gli aggregatori e nei prossimi mesi aumenterà moltissimo anche l’affluenza di utenti italiani su queste piattaforme, esistenti da molto ma mai in crescita come ora. 

Quali sono i migliori aggregatori e come usarli se sei un blogger

Vediamo quali sono i migliori aggregatori.
Nota bene: quello degli aggregatori è davvero un universo, se dovessimo elencarli tutti o anche solo i più utilizzati, verrebbe fuori un articolo interminabile. Ce ne sono divisi per tematiche, divisi a seconda del loro utilizzo per lingue e paesi, alcuni aggregano anche contenuti di provenienza social e altri imitano le dinamiche stesse dei social (puoi commentare, rispondere ai commenti, ricondividere…). 
Oggi però mi limito a indicarti i 5 che 

– sono in crescita sul mercato italiano; 

– sono utili ai blogger per avere più traffico; 

– sono utili ai blogger per migliorare l’authority.

  1. Google Discover
    Partiamo subito con uno degli aggregatori più usati sul mercato Italiano e che, soprattutto, possono portarti un boost di traffico pazzesco. 

Google Discover è una funzione della App di Google che porta sul tuo cellulare/tablet o desktop, ogni giorno, una serie di notizie basate sui tuoi interessi. 

Si tratta di una sorta di raccoglitore di informazioni personalizzate per ogni singolo utente che il principale motore di ricerca seleziona in base ai tuoi interessi. Questi interessi arrivano al motore di ricerca grazie allo “studio” delle tue abitudini di navigazione e ricerca, fatto grazie ai  sistemi integrati di Intelligenza artificiale. 

In un articolo approfondito ho detto come far sì che i tuoi contenuti entrino nei discover.

2. Flipboard

Uno dei miei preferiti, perché il concept del sito nonché della App è quello di creare delle riviste personalizzate; l’interfaccia è bello proprio come una rivista generalista e a mio avviso la App è una delle più leggibili. 

Come condividere i tuoi contenuti su Flipboard?
Nulla di più semplice: basta creare un profilo come creator, creare una rivista alla voce “crea una rivista” e condividere il link cliccando sull’icona della catena. 

Oltre a condividere i tuoi contenuti puoi anche leggere e interagire con le riviste e i contenuti di altri.
Ogni rivista deve avere un nome e, per ragioni di SEO (ogni piattaforma ha la sua SEO) io ti consiglio di creare dei titoli chiari e semplici e facili da indirizzare alle persone interessate a quegli argomenti. 
Ad esempio, io ho le mie due riviste Flipboard di viaggi e politica e una sul blogging e content marketing

3. Medium

Medium è una via di mezzo tra una piattaforma di blogging/micro blogging aggregato e un aggregatore. Cosa vuol dire? 
Vuol dire che puoi sia scrivere dei contenuti come se fosse un blog che condividere i tuoi articoli già scritti e pubblicati, creando un’anteprima e un link do-follow che rimandi ai tuoi contenuti sul blog. 
Medium ha una grandissima domain authority, per cui i link do follow che inserisci dai tuoi testi scritti verso il tuo blog possono aiutarti moltissimo nel link building

4. Bloglovin 

Usavo molto Bloglovin qualche anno fa, perché mi portava molto traffico da pubblico inglese e tedesco, oltre che americano (ho una sezione del blog con contenuti travel solo in lingua inglese, rivolta ad un’utenza straniera). 

Oggi moltissimi blogger italiani e magazine di successo usano Bloglovin (ad esempio Clio Make Up,  Irenes Closet, Green Me) e ne traggono enorme beneficio in termini di traffico e Domain Authority. 

Per condividere i tuoi articoli su BlogLovin puoi scaricare il plugin e widget per la ricondivisione diretta (come se fosse un social come gli altri), oppure creare direttamente sull’aggregatore l’anteprima dell’articolo per poi rimandare al tuo blog. 

5. Pinterest

Ultima piattaforma che ti suggerisco, che è un po’ un bonus in questo elenco, perché sono certa che molti di voi blogger in ascolto lo conoscete già bene. 
Pinterest è stato a lungo contrabbandato come social, ma di social non ha mai avuto granché. Si tratta di un aggregatore, che ha l’ulteriore vantaggio di funzionare anche come motore di ricerca, anche se molto meno sofisticato nei suoi algoritmi rispetto ai MdR veri e propri. 

Pinterest è ancora un’ottima fonte di traffico alternativa, ma per averne dei vantaggi reali è necessario fare qualche sforzo in più. 
Tanto per cominciare, dal momento che l’anteprima dei tuoi post su Pinterest e le relative bacheche sarà un’immagine, su Pinterest il visual è tutto. Quindi condividi i tuoi articoli condividendo o l’immagine / le immagini più belle dell’articolo, oppure creando una grafica in verticale apposita, usando ad esempio Canva. 

6. Substack

Substack è una piattaforma che consente ai creator di pubblicare newsletter direttamente ai propri iscritti.

Fondata nel 2017, penetrata nel mercato italiano da poco più di un paio di anni, Substack offre un modello di business in cui gli autori possono monetizzare i propri contenuti anche attraverso abbonamenti a pagamento.

Gli utenti si iscrivono e possono o imbattersi nei contenuti (long form) attraverso il sito/app, come accade per i comuni aggregatori, oppure iscriversi alle newsletter di loro interesse e ricevere contenuti direttamente nella propria casella di posta elettronica, eliminando l’intermediazione delle piattaforme social tradizionali.

Sei già presente su qualche aggregatore? Li hai mai ausati? 

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