Cose da fare a Pisa (una volta che hai già visto Piazza dei Miracoli)

Le mie trasferte pisane hanno spesso cause e motivi interessanti, sia dal punto di vista affettivo che lavorativo.

Le persone che conosco e che vivono a Pisa non solo fanno parte della mia stretta sfera affettiva ma sono anche persone la cui vita politica e culturale è molto attiva e mi sanno sempre dare spunti interessantissimi su cose da fare che a voi, lo so, piacciono taaaanto.

Una sola volta mi è capitato di andare in Piazza dei Miracoli, purtroppo, ma il punto è che ogni volta che vado a Pisa, tra mercatini artigianali per le strade del centro, mercatini vintage in Piazza dei Cavalieri e sotto le logge e tante altre cose che adesso ti elencherò, non ho mai il tempo per tornare nella piazza della torre pendente e chiedermi se pende di più della volta precedente.

Quindi, oltre al consiglio di perderti nei mercatini dell’artigianato (sartoria, oggettistica, tintinnini come se non ci fosse un domani), ecco altre cose da fare a Pisa.




Tramonto sul lungarno

lungarno pisa - tramonto - sabrina

Partiamo dalle cose più semplici e più belle, che fanno parte delle locali abitudini almeno da quel che si vede camminando per le vie del centro nelle sezioni che costeggiano il fiume Arno.

Il  mio consiglio è quello di sederti rivolta all’Arno e aspettare eventi unici nel loro genere come il tramonto o il passare delle nuvole.
Certo, fatti una foto, anche due, mettile su instagram o dove lo ritieni opportuno e poi rimani lì a non far nulla come se stessi aspettando qualcuno.
Che poi, in fondo, stiamo sempre tutti aspettando qualcuno, no?




Teatri (soprattutto se accessibili) 

Uno dei motivi “pratici” che mi hanno portata a Pisa nuovamente è stata la campagna Accessibility is cool (dell’associazione Movidabilia con il sostegno della Fondazione CON IL SUD). Dovevo insegnare alle persone nei luoghi di cultura e divertimento a mappare l’accessibilità dei luoghi stessi e inserirli nella mappa italiana dell’accessibilità.

“I miei informatori” del luogo mi hanno portata soprattutto in teatri, interrompendo prove e shooting fotografici, dando il giusto fastidio (in realtà sono stati tutti e tutte tanto simpatici e disponibili).
Al ché ho scoperto qualcosa prima a me ignoto sull’attività teatrale pisana, città in cui persino i teatri occupati e quelli stabilitisi in antiche chiese sconsacrate hanno i requisiti minimi di accessibilità.
Quindi #andateateatro, in particolare al Teatro Rossi Aperto, al Lux e al CSB Cantiere Sanbernardo.

sabrina grass resting magliette Stay different stay cool

Per chi se ne fosse dimenticato o se lo stesse chiedendo, mappare un locale è facile ed è un’azione dal basso:
– ti fai un selfie o una foto in un locale accessibile,
– metti la foto su Facebook usando gli hashtag #accessibilityiscool, #movidabilia (e poi tutti i tag che ti pare),
– attiva la geolocalizzazione.

www.accessibilityiscool.it

Birre artigianali 

Il mio amore per la birra non si ferma davanti al lavoro. Nessuna responsabilità formale placherà mai la mia sete e un mio amico, consapevole, mi ha portata in un birrificio artigianale “storico”.
Se non ci fai caso rischi di non vedere l’entrata, per quanto sia sul lungarno.
Trattasi del Birrificio La Staffetta , piccolino ma con un bellissimo arredo industrial wood e una selezione di My Ale, 22.04, Wilson (se hai dubbi sulla scelta te le fanno assaggiare tutte) e panini componibili con vari ingredienti per lo più di stagione.

Disponibili anche tè e infusi non in bustina: hanno le erbe su un porta spezie accanto al bancone e sono di produzione bio.

Degustare la musica e ascoltare il vino

Lo ammetto, ho avuto sempre serie difficoltà a bere vino buono in Toscana. Prima di partire con gli insulti (meritati) aspettate, posso spiegare.
Non conosco bene il vino toscano perchè nel mio semestre senese non bevevo e non ho maturato le giuste competenze eno-territoriali.
Quindi non so mai bene che cosa scegliere e dove andare. Se hai il mio stesso problema scegli eventi in cui già sai che il vino servito è di un certo livello, tipo eventi enologici, roba legata al bere bene o non bere affatto.
Ad esempio, io mi sono imbattuta grazie ad un amico nel progetto CantinaJazz (è lo stesso amico che mi ha portata al birrificio, quindi invidiatemi pure).

L’idea centrale del progetto è scegliere, arrangiare ed eseguire brani jazz in modo che le armonie e melodie musicali si accordino sulle sensazioni olfattive e gustative del vino. Degustare la musica e ascoltare il vino è quello che accade negli eventi in calendario, da diversi anni. E leggetevi sto calendario, va.

Altri suggerimenti per la prossima volta che ci vado? (che sarà presto)

6 Comments

  • Eugenia

    Io invece ogni volta che sto a Pisa vado a pizza dei miracoli per vedere come sta la torre pendente haha! E ogni volta salgo su! Non so perché ma io adoro questa piazza magica!!! Bellissima foto che hai fatto sulla fiume Arno! Mi hai fatto di far venire voglia di tornarci al più presto! 🙂 Mi piace anche l’iniziativa di Accessibility is cool, i posti devono essere accessibili per tutti e poi dobbiamo sempre aiutare agli altri se ne ha bisogno! Quindi quando torno sicuramente andrò ai teatri da te elencati! Bellissimo post Sabrina!!!

  • rosa

    Be llo il pezzo e belle le foto mi piace .

  • The Lazy Trotter

    Non vado a Pisa dai tempi della gita delle medie e mi hai fatto venire voglia di tornarci presto, specialmente per ascoltare vino e degustare musica! <3 Un besito mia Barbante

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