Città in cui nomadi digitali e freelance dovrebbero considerare di andare a vivere

Ci sono delle città d’Europa  particolarmente vantaggiose per nomadi digitali e freelance creativi. Vuoi scommettere che non sono quelle cui hai sempre pensato?

Un tempo c’erano la Svizzera e la Germania; i nostri nonni italici migranti andavano a lavorare all’estero per aiutare con le rimesse le famiglie in patria, facendo lavori brutti, sporchi ma che qualcuno doveva pur fare.

Poi facendo lavori difficili hanno creato anche piccoli (o grandi) imperi, ma è un’altra storia.

Oggi le cose sono cambiate solo in parte, anche se emigrare non è più solo e sempre una necessità mossa dalla “fame” ma anche da una consapevole scelta.

Partendo dal presupposto che non ritengo la così detta “fuga di cervelli” (per la rubrica Espressioni Bruttissime) una tragedia nazionale come si vuol far credere, presento a tutte e a tutti una serie di interessanti opzioni di posti europei in cui un nomade digitale e un freelance (soprattutto creativo) potrebbe vivere.

Sono destinazioni che forse non ti aspetti, ma seguimi in tutti i percorsi e i ragionamenti, anche alla luce del fatto che le esigenze di un nomade digitale non sono quasi mai le stesse di chi cerca un posto più o meno fisso, più o meno dipendente.

Timisoara, e navighi come con l’Enterprise  

what to do and what not to do in Timisoara

Tra le cose più belle dell’avere un Travel blog, come ho forse già detto, c’è anche la possibilità di approfondire le proprie conoscenze sui luoghi già visitati grazie all’aiuto di persone curiose e interessanti che commentano i tuoi post.

Tra i post più letti e commentati ultimamente su questo blog c’è quello sulle cose da sapere prima di andare a Sofia e quello sulle cose da fare e da non fare a Timisoara.

Grazie ad un commento di un lettore ho saputo (e poi ho approfondito e posso confermare) che Timisoara è la città che offre internet alla maggiore velocità in tutta Europa e a costi più competitivi.

Infatti, la connessione arriva al GIGABIT al secondo per tariffe di appena 10 euro al mese.

Se lavori molto con la grafica e con l’invio e l’upload/download di file audio, video o grafici di un certo peso, questa città ti darà belle soddisfazioni.

Sofia, città informatica e luogo di incontro
 spazio Puzl a Sofia

I contratti di lavoro o i rapporti professionali a Sofia sono molto fluidi e cambiare spesso lavoro o clienti è cosa abbastanza comune.

C’è molta richiesta di sviluppatori e tecnici informatici e non è difficile trovare collaborazioni locali.

Le tasse però sono altine per i freelance: intorno al 30%. A mio avviso, conviene solo se riesci ad avere diversi clienti non bulgari a tariffe non bulgare, altrimenti non campi.

A favore di Sofia però devo sottolineare la presenza di tantissimi co-working molto belli, come il Puzl, particolarmente consigliato a chi lavora nell’IT (Bul. Cherni Vrah 47A, piano 4 e 5) e Betahous (Krum Popov 56-58 str.) indicato per chi vuole trovare nuove collaborazioni e condividere spunti e idee. Facendo l’abbonamento qui potrai accedere gratis alle Betahous delle principali città d’Europa e oltre, quindi è particolarmente appropriato per chi ha intenzione di viaggiare.

La presenza di tanti spazi di co-working è sintomatica di quanto il fermento lavorativo nazionale e in particolare di Sofia verta e continuerà nei prossimi anni a ruotare intorno ai giovani freelance.

Balcani: Sarajevo

Ho da poco iniziato la mia tanto sognata avanscoperta balcanica.

Per adesso so che Sarajevo conquista per gioventù della popolazione, attitudine al lavoro (forse etica del lavoro persino troppo alta per i nostri standard) e prezzi modici della vita.

città da scegliere se sei un freelance


Budapest

Di Budapest ricordo bene tre cose: ho mangiato dannatamente bene, è di una bellezza imbarazzante, è piena di giovani, che per altro hanno in mano il paese.
La classe politica ha un’età media bassa rispetto al resto d’Europa ed è un paese in cui riesci ad essere credibile e ad avere il tuo spazio anche se non hai i capelli bianchi.

Certo, data la media dei salari, conviene lavorare come freelance per clienti non ungheresi, ma molte realtà di micro impresa sono destinate a crescere quindi selezionando bene i propri clienti io, a Budapest, accetterei anche qualche tariffa più bassa.

Occhio ai voli

Le città che ho elencato hanno tutte una cosa in comune, che per un nomade digitale è molto importante: sono ben collegate, anche tramite compagnie low cost, a tutte le principali capitali europee e sono vicine ad hub con scali intercontinentali.

work harder - do you have to leave your full time job to be free?


In genere, capitali dell’Est con clienti dell’ovest

Vivere in una città dell’est Europa o dei Balcani e avere clienti del resto del mondo e dell’Europa Occidentale è un buon affare.
Infatti in questo modo si possono applicare le tariffe standard dei paesi dei clienti ma vivere bene in capitali vivaci e in continua crescita.
Per dirla proprio completa, la cosa ideale è lavorare per un cliente del Liechtenstein o di Monaco (dove i salari sono i più alti rispetto al resto d’Europa) e vivere a Kiev o a Sofia.

Sei un freelance e un nomade digitale? Dove vorresti andare a vivere?

15 Comments

  • Roberto

    “Grazie ad un commento di un lettore ho saputo (e poi ho approfondito e posso confermare) che Timisoara è la città che offre internet alla maggiore velocità in tutta Europa e a costi più competitivi”

    Ahah! Sono io! 😀

    Pensa che per un periodo mi sono fissato con Timisoara già solo per questo motivo, perché purtroppo in Italia abbiamo sofferto a lungo con connessioni internet penose..

    Si, lavoro soprattutto con l’upload di video e quindi i mesi in cui sarò a Timisoara saranno i più soddisfacenti da neo “nomade digitale”.

    Continua a scrivere begli articoli! Ti seguo sempre!

    A presto,
    Roberto

  • Arianna Lenzi

    AAAAAh, Sarajevo del mio <3 Ci penserei anche io, seriamente, ad un periodo lì. Come mi manca!

  • Donatella

    Fichissimo!! Anche se mi blocco al primo passo… diventare nomadi digitali hahahah

  • The Lazy Trotter

    Grandissima scoperta quella su Timisoara. Ci sono stata ultimamente e devo ammettere che il mio account su Netflix volava che era una meraviglia (si, sono quel genere di viaggiatrice che torna in ostello distrutta la sera e non va a sbronzarsi in giro).

    E poi Sarajevo! Fa parte della mia wish list da un po’ e adesso mi incuriosisce ancora di piu’. Quasi quasi…

  • Katia

    Interessante questo articolo! è utile per me che sono una giornalista freelance. Comunque, se dovessi andare a vivere in una città sceglierei Budapest perché mi ha colpito il fatto che da tante possibilità ai giovani cosa che purtroppo in Italia è difficile.

  • Flavia

    Sono appena tornata da kiev… non ci andrei mai a vivere …. mai!!!!

  • Valiziosa

    Una guida utilissima, grazie! Immaginavo che i Balcani fossero un pprto sicuro visto il coato basao della vita, ma non avrei mai detto che città come Sofia, Timisoara e Budapest fossero così freelance-friendly e ricche di giovani. Me le segno! 🙂

  • Eugenia

    Non lo sapevo che Timisoara offrisse Wi-Fi alla maggiore velocità in tutta Europa e a costi più accessibili. Che bella notizia a chi lavora come un freelance! Poi leggendo gli altri tuoi post su Timisoara mi ha fatto venire voglia di visitare questa città splendida!

    • Sabrina - In My Suitcase

      Non c’è da stupirsi: i paesi dell’Ex blocco sovietico sono stati un punto di riferimento per lo sviluppo di tecnologie Voip e tool legati alla navigazione veloce (basti pensare che skype nasce in Estonia..)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *